D.o.c, ma non trovo la forza di curarmi
Salve, ho 28 anni.
Ho iniziato ad avere piccoli segni di DOC nella prima infanzia che si sono poi attenuati durante l'adolescenza, accompagnata però da ansia e ipocondria.
All'età di 15 anni mi sono convinto di aver contratto il virus della rabbia e ho vissuto circa un anno con la certezza assoluta che sarei morto a breve.
All'età di 19 anni ho iniziato ad essere ossessionato dalle miodesopsie di cui soffro ad entrambi gli occhi.
Mi toglievano il gusto di uscire di casa e godermi la vita, ma non in modo invalidante.
Negli anni successivi l'ansia e l'ipocondria sono aumentate, insieme eventi paranoici in cui mi convinco che qualcuno (conosciuto o non) voglia farmi del male, stia complottando alle mie spalle, oppure immagino assurde conseguenze di una mia azione che per una serie di circostanze possa portarmi alla morte.
Nel 2016 ero in america con la mia ragazza e stavo bene, ero felice.
Poi ho avuto un pensiero intrusivo: "e se mi dimenticassi di respirare"?
Da quel momento, fino ad oggi, soffro di questa ed altre ruminazioni mentali che sono venute poi.
Dopo il respiro c'è, stato lo sbattere le palpebre.
Poi la deglutizione (che è quello piu persistente), la percezione del battito cardiaco, le sensazioni della pelle, canzoni che non mi escono dalla testa per giorni tutto il giorno, non riuscire a rilassare i muscoli dell'ano e infine l'acufene.
Queste ossessioni si presentano in modo ciclico una dopo l'altra, senza mai sovrapporsi e sono debilitanti, nel senso che da quando sono iniziate ho perso tutto.
Il lavoro, la ragazza, l'autonomia, la vita insomma.
Due mesi fa sono finalmente andato da uno psichiatra che mi ha prescritto sertralina 0, 50 mg e di risentirci dopo due settimane.
L'ho richiamato dopo una settimana per un problema di insonnia e poi piu nulla.
E di fatto è questo il problema piu grave: non riesco a trovare la forza per curarmi.
In realtà non ne vedo neanche lo scopo.
Rimando tutto, anche gli impegni piu banali.
Ogni sera mi dico "domani lo chiamo" oppure "aspetto lunedì e faccio questa cosa".
Quando mi sveglio resto a letto per delle ore senza fare nulla, non riesco a trovare un singolo motivo per cui alzarmi e fare qualcosa.
Rimando persino di andare in bagno, pur di restare a letto.
Senza contare che da circa un mese ho una forte fobia di natura ipocondriaca. Non ho mai pensato direttamente al suicidio, però ultimamente mi attanaglia il pensiero che forse un giorno il DOC mi porterà a questo.
Spesso mi domando se arriverò mai al punto di pensarci sul serio, e questo mi spaventa.
Prima almeno avevo quasi ogni giorno crisi di pianto che mi svuotavano la mente per un po.
Adesso neanche quelle.
Mi sento apatico e mi sembra anche stupido chiedere un aiuto così vago su questo sito.
Ho scritto troppo, scusate.
Ho iniziato ad avere piccoli segni di DOC nella prima infanzia che si sono poi attenuati durante l'adolescenza, accompagnata però da ansia e ipocondria.
All'età di 15 anni mi sono convinto di aver contratto il virus della rabbia e ho vissuto circa un anno con la certezza assoluta che sarei morto a breve.
All'età di 19 anni ho iniziato ad essere ossessionato dalle miodesopsie di cui soffro ad entrambi gli occhi.
Mi toglievano il gusto di uscire di casa e godermi la vita, ma non in modo invalidante.
Negli anni successivi l'ansia e l'ipocondria sono aumentate, insieme eventi paranoici in cui mi convinco che qualcuno (conosciuto o non) voglia farmi del male, stia complottando alle mie spalle, oppure immagino assurde conseguenze di una mia azione che per una serie di circostanze possa portarmi alla morte.
Nel 2016 ero in america con la mia ragazza e stavo bene, ero felice.
Poi ho avuto un pensiero intrusivo: "e se mi dimenticassi di respirare"?
Da quel momento, fino ad oggi, soffro di questa ed altre ruminazioni mentali che sono venute poi.
Dopo il respiro c'è, stato lo sbattere le palpebre.
Poi la deglutizione (che è quello piu persistente), la percezione del battito cardiaco, le sensazioni della pelle, canzoni che non mi escono dalla testa per giorni tutto il giorno, non riuscire a rilassare i muscoli dell'ano e infine l'acufene.
Queste ossessioni si presentano in modo ciclico una dopo l'altra, senza mai sovrapporsi e sono debilitanti, nel senso che da quando sono iniziate ho perso tutto.
Il lavoro, la ragazza, l'autonomia, la vita insomma.
Due mesi fa sono finalmente andato da uno psichiatra che mi ha prescritto sertralina 0, 50 mg e di risentirci dopo due settimane.
L'ho richiamato dopo una settimana per un problema di insonnia e poi piu nulla.
E di fatto è questo il problema piu grave: non riesco a trovare la forza per curarmi.
In realtà non ne vedo neanche lo scopo.
Rimando tutto, anche gli impegni piu banali.
Ogni sera mi dico "domani lo chiamo" oppure "aspetto lunedì e faccio questa cosa".
Quando mi sveglio resto a letto per delle ore senza fare nulla, non riesco a trovare un singolo motivo per cui alzarmi e fare qualcosa.
Rimando persino di andare in bagno, pur di restare a letto.
Senza contare che da circa un mese ho una forte fobia di natura ipocondriaca. Non ho mai pensato direttamente al suicidio, però ultimamente mi attanaglia il pensiero che forse un giorno il DOC mi porterà a questo.
Spesso mi domando se arriverò mai al punto di pensarci sul serio, e questo mi spaventa.
Prima almeno avevo quasi ogni giorno crisi di pianto che mi svuotavano la mente per un po.
Adesso neanche quelle.
Mi sento apatico e mi sembra anche stupido chiedere un aiuto così vago su questo sito.
Ho scritto troppo, scusate.
[#1]
Gentile Utente,
dalle Sue parole arriva direttamente la sofferenza ed è perfettamente comprensibile, perché il DOC è un disturbo molto invalidante, che genera smarrimento e confusione.
Molto spesso i pazienti che ne soffrono non sanno o non riescono ad agire sulle intrusioni mentali ed è pesante e faticoso trascorrere le giornate con questi "uncini" nella mente.
Capisco anche che adesso non è motivato alla terapia, ma credo che ciò che potrebbe realmente incoraggiarLa alla cura stessa è il fatto di sperimentare il cambiamento e liberarsi dalle intrusioni mentali.
Questo è possibile. Non so se lo psichiatra con cui è in cura Le ha prescritto anche come fare per ridurre e poi eliminare le intrusioni mentali. Fa anche una psicoterapia?
Cordiali saluti,
dalle Sue parole arriva direttamente la sofferenza ed è perfettamente comprensibile, perché il DOC è un disturbo molto invalidante, che genera smarrimento e confusione.
Molto spesso i pazienti che ne soffrono non sanno o non riescono ad agire sulle intrusioni mentali ed è pesante e faticoso trascorrere le giornate con questi "uncini" nella mente.
Capisco anche che adesso non è motivato alla terapia, ma credo che ciò che potrebbe realmente incoraggiarLa alla cura stessa è il fatto di sperimentare il cambiamento e liberarsi dalle intrusioni mentali.
Questo è possibile. Non so se lo psichiatra con cui è in cura Le ha prescritto anche come fare per ridurre e poi eliminare le intrusioni mentali. Fa anche una psicoterapia?
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.5k visite dal 21/10/2020.
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