Possibile depressione e rifiuto di qualunque aiuto: come agire?
Gentili Medici,
vi scrivo in relazione ad una situazione che, ormai da anni, si ritrova mia madre.
Purtroppo, sin da quando ero bambina, ho visto mia madre sempre nervosa e arrabbiata, a causa di vari problemi sia economici ma in particolare modo con la sua famiglia.
Il tutto si è sempre ripercosso su me e mia sorella minore: continui rimproveri, il suo accusare ingiustamente me per timore di litigare con la sua famiglia (quando mia cugina combinava qualcosa, mia zia era pronta ad accusare me e mia madre, pur sapendo la verità, non mi ha mai difesa), mia zia che colpiva me per far soffrire lei, avendo un rapporto di madre/figlia invertito con mia nonna ha sempre lasciato un pò in disparte noi per occuparsi di lei.
Insomma ha sempre scaricato il suo nervosismo soprattutto su me e, spesso in età adulta, mi sono trovata a dover fare i conti con tutto ciò tanto che, data l'attuale situazione, non riesco a lasciarla sola e fare la mia vita tranquillamente.
(io vivo all'estero con il mio ragazzo).
Nonostante ciò, ho sempre cercato di capire e le voglio veramente bene.
Da qualche anno, da quando mia nonna si è ammalata (ma è ancora del tutto autonoma), lei sembra essere proprio sprofondata fino al punto di tralasciare la sua salute, non badare ai propri problemi di salute, per dedicarsi a quelli di mia nonna.
Inoltre, è come se non avesse più voglia di ridere, vivere, uscire, stare in compagnia, sta sempre sul divano, si lamenta sempre e non fa nulla per crede che tutti parlino male di lei e che la odino tutti, ha paura di tutto, parla sempre di malattie e si dispera per ogni cosa, anche per cose che non la riguardano.
Ovviamente la situazione del Covid non ha aiutato.
Ho provato varie volte, a modo mio, ad aiutarla: avrebbe bisogno di muoversi (detto dal medico) ma non vuoi camminare mai, vorrei farla uscire e lei non vuole, vorrei farla aiutare da uno psicologo e si offende.
Insomma, non so più cosa fare! Io ho perso il lavoro e al momento sono qui proprio per aiutarla ma dovrò, prima o poi, trovare un lavoro e sistemarmi, Cosa e come posso fare per darle una mano?
Io ho paura che si tratti di una forma di depressione.
Grazie mille.
Cordialmente
vi scrivo in relazione ad una situazione che, ormai da anni, si ritrova mia madre.
Purtroppo, sin da quando ero bambina, ho visto mia madre sempre nervosa e arrabbiata, a causa di vari problemi sia economici ma in particolare modo con la sua famiglia.
Il tutto si è sempre ripercosso su me e mia sorella minore: continui rimproveri, il suo accusare ingiustamente me per timore di litigare con la sua famiglia (quando mia cugina combinava qualcosa, mia zia era pronta ad accusare me e mia madre, pur sapendo la verità, non mi ha mai difesa), mia zia che colpiva me per far soffrire lei, avendo un rapporto di madre/figlia invertito con mia nonna ha sempre lasciato un pò in disparte noi per occuparsi di lei.
Insomma ha sempre scaricato il suo nervosismo soprattutto su me e, spesso in età adulta, mi sono trovata a dover fare i conti con tutto ciò tanto che, data l'attuale situazione, non riesco a lasciarla sola e fare la mia vita tranquillamente.
(io vivo all'estero con il mio ragazzo).
Nonostante ciò, ho sempre cercato di capire e le voglio veramente bene.
Da qualche anno, da quando mia nonna si è ammalata (ma è ancora del tutto autonoma), lei sembra essere proprio sprofondata fino al punto di tralasciare la sua salute, non badare ai propri problemi di salute, per dedicarsi a quelli di mia nonna.
Inoltre, è come se non avesse più voglia di ridere, vivere, uscire, stare in compagnia, sta sempre sul divano, si lamenta sempre e non fa nulla per crede che tutti parlino male di lei e che la odino tutti, ha paura di tutto, parla sempre di malattie e si dispera per ogni cosa, anche per cose che non la riguardano.
Ovviamente la situazione del Covid non ha aiutato.
Ho provato varie volte, a modo mio, ad aiutarla: avrebbe bisogno di muoversi (detto dal medico) ma non vuoi camminare mai, vorrei farla uscire e lei non vuole, vorrei farla aiutare da uno psicologo e si offende.
Insomma, non so più cosa fare! Io ho perso il lavoro e al momento sono qui proprio per aiutarla ma dovrò, prima o poi, trovare un lavoro e sistemarmi, Cosa e come posso fare per darle una mano?
Io ho paura che si tratti di una forma di depressione.
Grazie mille.
Cordialmente
[#1]
Dovrebbe far visitare sua madre da uno psichiatra per una valutazione generale della situazione e stabilire eventualmente trattamenti qualora si possa effettivamente inquadrare la questione in un disturbo psichiatrico.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#3]
Gentile utente,
è frequente che chi avrebbe veramente bisogno non accetti l'aiuto,
e, se è capace di intendere e volere, abbia il diritto di farlo.
Talvolta è efficace il ricorso al medico di base, se la persona nutre fiducia nei suoi confronti.
Altre volte invece il familiare deve fare i conti con la propria impotenza, considerato che la vita del genitore non gli appartiene.
E' una situazione dolorosa e di non facile soluzione,
a meno che il più forte relazionalmente non decida di usare la violenza psicologica e il ricatto affettivo. Sempre che si voglia ricorrervi... pur di salvaguardare la vita fisica del familiare a prezzo della relazione.
Le consiglio la lettura di
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3768-come-aiutare-chi-non-vuole-essere-aiutato.html .
Ed inoltre questo articolo, che può forse riguardare la mamma nella propria dimensione soggettiva di accudente della propria madre,
ma anche Lei:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1156-il-cargiver-familiare-e-il-burden.html .
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
è frequente che chi avrebbe veramente bisogno non accetti l'aiuto,
e, se è capace di intendere e volere, abbia il diritto di farlo.
Talvolta è efficace il ricorso al medico di base, se la persona nutre fiducia nei suoi confronti.
Altre volte invece il familiare deve fare i conti con la propria impotenza, considerato che la vita del genitore non gli appartiene.
E' una situazione dolorosa e di non facile soluzione,
a meno che il più forte relazionalmente non decida di usare la violenza psicologica e il ricatto affettivo. Sempre che si voglia ricorrervi... pur di salvaguardare la vita fisica del familiare a prezzo della relazione.
Le consiglio la lettura di
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3768-come-aiutare-chi-non-vuole-essere-aiutato.html .
Ed inoltre questo articolo, che può forse riguardare la mamma nella propria dimensione soggettiva di accudente della propria madre,
ma anche Lei:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1156-il-cargiver-familiare-e-il-burden.html .
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 995 visite dal 20/10/2020.
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