Vertigini ansiose?
Buongiorno, sono una ragazza di 29 anni, da un mese soffro di sbandamenti, non sono vere e proprie vertigini, non vedo la stanza girare, bensì un senso mio di movimento, come andassi in barca e non riuscissi a camminare in linea retta.
A volte invece mi da più una sensazione di pesantezza come quando si decolla in aereo che ci si sente schiacciare contro il sedile, stessa sensazione di schiacciamento.
Ho momenti in cui sto un po' meglio e momenti peggiori, ma più o meno c'è sempre (sparisce solo in macchina forse a causa del movimento della macchina che non mi fa notare questa sensazione).
Pochi giorni dopo la comparsa di questi primi sintomi ho anche iniziato ad avvertire debolezza talvolta alle braccia, talvolta alle gambe e schiena quasi come avessi fatto esercizio fisico e avessi la muscolatura stanca.
Ho effettuato un emocromo con ves, risonanza magnetica cranio e cervicale, visita neurologica, visita otorino.
Tutto negativo, sta di fatto che mi trovo ancora con questa sintomatologia.
Il neurologo ha detto che sono sintomi da sindrome ansiosa e perciò non ha voluto prescrivere ulteriori esami, ma sincermente faccio fatica a crederci.
Sono una persona molto ansiosa e stressata (e anche ipocondriaca), in passato ho sofferto di attacchi di panico e tutt'ora soffro di ansia.
Ho avuto diverse somatizzazioni dovute all'ansia, ma nessuna ha avuto una presenza così costante durante tutto il giorno, di solito avevo dei momenti in cui riuscivo a rilassarmi e i vari sintomi andavano via.
Inoltre tale sintomatologia é apparsa da un giorno all'altro per questo non riesco a credere che sia solo dovuto all'ansia.
In passato ho purtroppo anche provato quella sensazione di estraneità dalla realtà dovuta all'ansia, quel senso di vivere in una bolla, senso di svenimento, che però so benissimo che era legato all'ansia e che comunque avevo solo in determinate situazioni.
Questo per dire che la sensazione che avverto ora é però diversa da quella sensazione di estraneità che provavo e che era sicuramente ad origine ansiosa.
Perciò chiedo se questa nuova sintomatologia possa veramente essere attribuita all'ansia oppure ad un problema "reale"?
Ho anche pensato ad un problema posturale/tensione muscolare, considerano che la mia postura non é ottimale e che negli ultimi mesi ho avuto comportamenti scorretti dal punto di vista posturale (es: dormire sul divano).
Grazie
A volte invece mi da più una sensazione di pesantezza come quando si decolla in aereo che ci si sente schiacciare contro il sedile, stessa sensazione di schiacciamento.
Ho momenti in cui sto un po' meglio e momenti peggiori, ma più o meno c'è sempre (sparisce solo in macchina forse a causa del movimento della macchina che non mi fa notare questa sensazione).
Pochi giorni dopo la comparsa di questi primi sintomi ho anche iniziato ad avvertire debolezza talvolta alle braccia, talvolta alle gambe e schiena quasi come avessi fatto esercizio fisico e avessi la muscolatura stanca.
Ho effettuato un emocromo con ves, risonanza magnetica cranio e cervicale, visita neurologica, visita otorino.
Tutto negativo, sta di fatto che mi trovo ancora con questa sintomatologia.
Il neurologo ha detto che sono sintomi da sindrome ansiosa e perciò non ha voluto prescrivere ulteriori esami, ma sincermente faccio fatica a crederci.
Sono una persona molto ansiosa e stressata (e anche ipocondriaca), in passato ho sofferto di attacchi di panico e tutt'ora soffro di ansia.
Ho avuto diverse somatizzazioni dovute all'ansia, ma nessuna ha avuto una presenza così costante durante tutto il giorno, di solito avevo dei momenti in cui riuscivo a rilassarmi e i vari sintomi andavano via.
Inoltre tale sintomatologia é apparsa da un giorno all'altro per questo non riesco a credere che sia solo dovuto all'ansia.
In passato ho purtroppo anche provato quella sensazione di estraneità dalla realtà dovuta all'ansia, quel senso di vivere in una bolla, senso di svenimento, che però so benissimo che era legato all'ansia e che comunque avevo solo in determinate situazioni.
Questo per dire che la sensazione che avverto ora é però diversa da quella sensazione di estraneità che provavo e che era sicuramente ad origine ansiosa.
Perciò chiedo se questa nuova sintomatologia possa veramente essere attribuita all'ansia oppure ad un problema "reale"?
Ho anche pensato ad un problema posturale/tensione muscolare, considerano che la mia postura non é ottimale e che negli ultimi mesi ho avuto comportamenti scorretti dal punto di vista posturale (es: dormire sul divano).
Grazie
[#1]
Gentile utente
Dal suo racconto emerge che lei non crede che le sue vertigini non possano derivare dall'ansia. Quindi secondo lei da cosa deriverebbero?
Attendo sua risposta
Dal suo racconto emerge che lei non crede che le sue vertigini non possano derivare dall'ansia. Quindi secondo lei da cosa deriverebbero?
Attendo sua risposta
Cordialmente
Dr. Gianfranco Fabiano
Specializzando in Psicoterapia Breve strategica
3407617782
[#3]
Cara scrittrice
La prima domanda è se lei ha già fatto tutti i controlli del caso con esito negativo, come mai non è convinta di quanto le hanno detto?
Lei dice di aver sofferto di ansia, in particolare con una sua fissazione sul corpo, così come afferma dicendo di essere ipocondriaca. Il quadro da lei descritto ci induce a pensare che tutti i sintomi possano confermare l'ipotesi, cioè causa ansiosa. Capisco che questo potrebbe significare una sconfitta rispetto alle difficoltà che lei riteneva superate, ma che forse lei teneva semplicemente a bada. Inoltre non le nascondono che se l'ansia così come un mal di gola, se non trattati correttamente posso evolversi in patologie via via sempre più invalidanti. Mal di gola potrebbe diventare bronchite e questa evolversi in polmonite, così come l'ansia possa evolvere in attacchi di panico e queste in ulteriori fobie, agorafobia, claustrofobia, ipocondria eccc...
Questo è derivato dal fatto che il corpo e la mente sono un tutt'uno quindi quello che noi viviamo contribuisce al nostro benessere psicofisico o malessere. Esempio se noi abbiamo l'umore a terra, perché periodi difficili, in quei momenti ci prendiamo raffreddore, influenza ecc... Questo perché il sistema immunitario, come tutto il resto del corpo agisce e reagisce in base a quello che viviamo.
Detto ciò (non basterebbero libri per spiegarle il tutto come funziona) le suggerisco un percorso di psicoterapia breve ad approccio strategico, ideale per le patologie legate all'ansia.
La prima domanda è se lei ha già fatto tutti i controlli del caso con esito negativo, come mai non è convinta di quanto le hanno detto?
Lei dice di aver sofferto di ansia, in particolare con una sua fissazione sul corpo, così come afferma dicendo di essere ipocondriaca. Il quadro da lei descritto ci induce a pensare che tutti i sintomi possano confermare l'ipotesi, cioè causa ansiosa. Capisco che questo potrebbe significare una sconfitta rispetto alle difficoltà che lei riteneva superate, ma che forse lei teneva semplicemente a bada. Inoltre non le nascondono che se l'ansia così come un mal di gola, se non trattati correttamente posso evolversi in patologie via via sempre più invalidanti. Mal di gola potrebbe diventare bronchite e questa evolversi in polmonite, così come l'ansia possa evolvere in attacchi di panico e queste in ulteriori fobie, agorafobia, claustrofobia, ipocondria eccc...
Questo è derivato dal fatto che il corpo e la mente sono un tutt'uno quindi quello che noi viviamo contribuisce al nostro benessere psicofisico o malessere. Esempio se noi abbiamo l'umore a terra, perché periodi difficili, in quei momenti ci prendiamo raffreddore, influenza ecc... Questo perché il sistema immunitario, come tutto il resto del corpo agisce e reagisce in base a quello che viviamo.
Detto ciò (non basterebbero libri per spiegarle il tutto come funziona) le suggerisco un percorso di psicoterapia breve ad approccio strategico, ideale per le patologie legate all'ansia.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10.8k visite dal 15/10/2020.
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