Masturbazione e porno nella relazione ?
Ho sempre fatto uso della combinazione porno e masturbazione quando ero single.
Da 4 anni ho un compagno e conviviamo da due.
Nonostante ci sia una vita sessuale di coppia attiva, alla mattina quando sono da solo (facciamo orari molto diversi io quello da ufficio e lui da negozio per cui io mi sveglio prima e lui torna dopo) prima di farmi la doccia avevo preso l’abitudine di masturbarmi guardando un porno o delle foto, lo facevo quasi come automatismo ma se volevo smettere smettevo, non ne ero dipendente.
Da un mese a questa parte mi è salito un senso di colpa molto importante rapportando questo mio momento personale come tradimento nei suoi confronti, ne ho provato a parlarne dicendo che appunto mi masturbavo (omettendo la parte dei porno) la sua risposta è stata che al momento non è un problema.
Anche se è parso un po’ infastidito.
Non mi ha fatto nessun tipo domanda e non siamo più rientrati in tema.
Io da un mese a questa parte ho ridotto se non quasi minimizzato questa routine riducendola praticamente del 95%.
Il nostro rapporto di coppia sessualmente è migliorato, devo dire che comunque alla mattina io mi sveglio con delle voglie che sento il bisogno di saziare ma cerco sempre di evitare.
Per me la masturbazione è sempre stato un po’ come una svago, anche guardano le foto e i video mi permettevano di staccare la routine e fantasticare.
Ovviamente non mi permetterei mai di tradire e mai ci riuscirei.
Ad oggi però anche quando vorrei provare a fare tornare la masturbazione nella mia vita mi pervadono sensi di colpa importanti.
Sento quasi il bisogno di confessarmi nuovamente a lui precisando che ho fatto uso di porno.
Vorrei rientrare nel discorso ma ho paura di una sua reazione.
Il nostro rapporto sentimentale non è cambiato anzi è migliorato, l’unico lato negativo di tutto questo è il senso di colpa che mi portò dietro ed il fatto che determinate voglie o bisogni mi senta vincolato a gestirli in coppia senza avere dei momenti per me.
Non so cosa fare.
Da 4 anni ho un compagno e conviviamo da due.
Nonostante ci sia una vita sessuale di coppia attiva, alla mattina quando sono da solo (facciamo orari molto diversi io quello da ufficio e lui da negozio per cui io mi sveglio prima e lui torna dopo) prima di farmi la doccia avevo preso l’abitudine di masturbarmi guardando un porno o delle foto, lo facevo quasi come automatismo ma se volevo smettere smettevo, non ne ero dipendente.
Da un mese a questa parte mi è salito un senso di colpa molto importante rapportando questo mio momento personale come tradimento nei suoi confronti, ne ho provato a parlarne dicendo che appunto mi masturbavo (omettendo la parte dei porno) la sua risposta è stata che al momento non è un problema.
Anche se è parso un po’ infastidito.
Non mi ha fatto nessun tipo domanda e non siamo più rientrati in tema.
Io da un mese a questa parte ho ridotto se non quasi minimizzato questa routine riducendola praticamente del 95%.
Il nostro rapporto di coppia sessualmente è migliorato, devo dire che comunque alla mattina io mi sveglio con delle voglie che sento il bisogno di saziare ma cerco sempre di evitare.
Per me la masturbazione è sempre stato un po’ come una svago, anche guardano le foto e i video mi permettevano di staccare la routine e fantasticare.
Ovviamente non mi permetterei mai di tradire e mai ci riuscirei.
Ad oggi però anche quando vorrei provare a fare tornare la masturbazione nella mia vita mi pervadono sensi di colpa importanti.
Sento quasi il bisogno di confessarmi nuovamente a lui precisando che ho fatto uso di porno.
Vorrei rientrare nel discorso ma ho paura di una sua reazione.
Il nostro rapporto sentimentale non è cambiato anzi è migliorato, l’unico lato negativo di tutto questo è il senso di colpa che mi portò dietro ed il fatto che determinate voglie o bisogni mi senta vincolato a gestirli in coppia senza avere dei momenti per me.
Non so cosa fare.
[#1]
Gentile utente,
mi sembra che il dilemma riguardi la dialettica tra dimensione strettamente personale della sessualità (che comprende ad es. masturbazione e porno ad uso individuale)
e
dimensione di coppia.
Entrambe esistono,
spesso co-esistono.
Quanto la prima - individuale- incide sulla seconda, di coppia?
può essere che la danneggii?
le due sono indipendenti o si influenzano reciprocamente?
E' opportuno che la dialettica tra le due sia oggetto di negoziazione affinchè i due versanti non entrino in collisione:
o nei fatti
oppure nei significati che vengono attribuiti ai fatti stessi.
Non so se sono riuscita ad essere chiara in una tematica tanto sfaccettata.
Sfaccettata non tanto perchè Lei si trova in una coppia gay,
quanto per ogni coppia di qualsiasi tipologia.
Eventualmente chieda pure, ci siamo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunailti
mi sembra che il dilemma riguardi la dialettica tra dimensione strettamente personale della sessualità (che comprende ad es. masturbazione e porno ad uso individuale)
e
dimensione di coppia.
Entrambe esistono,
spesso co-esistono.
Quanto la prima - individuale- incide sulla seconda, di coppia?
può essere che la danneggii?
le due sono indipendenti o si influenzano reciprocamente?
E' opportuno che la dialettica tra le due sia oggetto di negoziazione affinchè i due versanti non entrino in collisione:
o nei fatti
oppure nei significati che vengono attribuiti ai fatti stessi.
Non so se sono riuscita ad essere chiara in una tematica tanto sfaccettata.
Sfaccettata non tanto perchè Lei si trova in una coppia gay,
quanto per ogni coppia di qualsiasi tipologia.
Eventualmente chieda pure, ci siamo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunailti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Gentile Dott.ssa Brunialti,
La ringrazio per la risposta e per la celerità.
Capisco pienamente quello che mi dice, il mio dubbio attualmente è la co-esistenza di entrambe, può essere considerata tradimento o danno nei confronti del partner?
Nel senso pratico, io "adempio" alla mia parte coniugale, poi ci sono dei momenti che sento il bisogno di "autogestirmi" per provare anche un piacere diverso, o semplicemente staccare, ovviamente con l'aiuto di porno.
Non facendo mancare nulla al mio partner, e facendo questa cosa "di nascosto", gli faccio un torto? E' da considerare un tradimento?
E' questo che non mi è chiaro, perchè facendo una cosa di nascosto mi sento come di mentire al mio partner. L'altra parte di me, non vorrebbe comunque aprirsi, in quanto lo reputo una parte molto intima e privata della mia sessualità.
La ringrazio per la risposta e per la celerità.
Capisco pienamente quello che mi dice, il mio dubbio attualmente è la co-esistenza di entrambe, può essere considerata tradimento o danno nei confronti del partner?
Nel senso pratico, io "adempio" alla mia parte coniugale, poi ci sono dei momenti che sento il bisogno di "autogestirmi" per provare anche un piacere diverso, o semplicemente staccare, ovviamente con l'aiuto di porno.
Non facendo mancare nulla al mio partner, e facendo questa cosa "di nascosto", gli faccio un torto? E' da considerare un tradimento?
E' questo che non mi è chiaro, perchè facendo una cosa di nascosto mi sento come di mentire al mio partner. L'altra parte di me, non vorrebbe comunque aprirsi, in quanto lo reputo una parte molto intima e privata della mia sessualità.
[#3]
"..facendo questa cosa "di nascosto", gli faccio un torto? E' da considerare un tradimento? .."
Non c'è una risposta unica.
Dipende dai patti (spesso impliciti) che ha fatto la coppia.
Una cosa Lei fa mancare al Suo partner: la trasparenza.
E di conseguenza si sente "di mentire".
Forse potrebbe parlargliene
e comunicargli che di tanto in tanto Lei lo fa, per i motivi sopra detti.
Valuti Lei però;
io la Vostra coppia e i rispettivi patti non li conosco, come neppure le rispettive sensibilità.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Non c'è una risposta unica.
Dipende dai patti (spesso impliciti) che ha fatto la coppia.
Una cosa Lei fa mancare al Suo partner: la trasparenza.
E di conseguenza si sente "di mentire".
Forse potrebbe parlargliene
e comunicargli che di tanto in tanto Lei lo fa, per i motivi sopra detti.
Valuti Lei però;
io la Vostra coppia e i rispettivi patti non li conosco, come neppure le rispettive sensibilità.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
[#4]
Utente
Capisco, io avevo provato un mese fa a parlarne in senso generale, ammettendo il fatto che mi masturbassi, esplicando le stesse motivazioni che ho scritto.
Non sapendo quanto potesse pesare questo tema nei suoi confronti, non sono andato in profondità ma ho aspettato delle domande specifiche per capire cosa poteva interessargli o infastidirlo.
Ma non ho ottenuto domande, se non solamente "questo al momento non è un problema" .
Poi mi ha detto che lui mi ha dato abbastanza libertà che devo essere io ad avere un po' i piedi per terra.
Ho provato a parlarne più volte nella stessa giornata, ma la risposta è stata sempre la stessa.
Non so se andare in profondità completamente ed aprirmi totalmente (specificando la questione dei porno). Oppure di aspettare a vedere quando ne parleremo.
Nella nostra non è cambiato nulla, dopo la discussione su questa tema. L'unica cosa che è cambiata è il senso di colpa che ho io, per una cosa che ho fatto in maniera "automatica" solo per piacere personale. Ma senza mai fargli mancare nulla.
Non sapendo quanto potesse pesare questo tema nei suoi confronti, non sono andato in profondità ma ho aspettato delle domande specifiche per capire cosa poteva interessargli o infastidirlo.
Ma non ho ottenuto domande, se non solamente "questo al momento non è un problema" .
Poi mi ha detto che lui mi ha dato abbastanza libertà che devo essere io ad avere un po' i piedi per terra.
Ho provato a parlarne più volte nella stessa giornata, ma la risposta è stata sempre la stessa.
Non so se andare in profondità completamente ed aprirmi totalmente (specificando la questione dei porno). Oppure di aspettare a vedere quando ne parleremo.
Nella nostra non è cambiato nulla, dopo la discussione su questa tema. L'unica cosa che è cambiata è il senso di colpa che ho io, per una cosa che ho fatto in maniera "automatica" solo per piacere personale. Ma senza mai fargli mancare nulla.
[#5]
Spesso le cose che si fanno in "automatico" non sono sottoposte a giudizio.
Se ci si ferma, se le si colloca sotto la lente di ingrandimento,
si notano degli aspetti che prima non si erano neppure intravisti.
E a questo punto diventa necessario farci i conti.
In quale modo, se individuale o di coppia, non è possibile dire senza conoscenza diretta.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Se ci si ferma, se le si colloca sotto la lente di ingrandimento,
si notano degli aspetti che prima non si erano neppure intravisti.
E a questo punto diventa necessario farci i conti.
In quale modo, se individuale o di coppia, non è possibile dire senza conoscenza diretta.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 7.4k visite dal 14/10/2020.
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