Come far passare l'inquietudine da stalking?
Buonasera a tutti, innanzitutto ringrazio voi medici per il servizio gratuito che offrite rispondendo qui sul sito.
Veniamo a me: come lascia intendere la mia domanda, ritengo di aver subito qualcosa di simile allo stalking: una persona legata a me da un vincolo lavorativo ha iniziato a interessarsi alla mia vita privata (mea culpa, sono una persona aperta) per poi voler arrivare a controllarla.
Quando la cosa è diventata pesante mi sono allontanata, allora questa persona ha iniziato a rendersi più pesante non sulla quantità di contatti, bensi con comportamenti eccessivi e un atteggiamento passivo aggressivo.
Ha anche detto delle frasi che mi hanno fatto paura ("tra me e te c'e un legame profondo", "devi dirmi tutto di te e fare ciò che ti dico") fino ad arrivare a offese passivo aggressive quando mi sottraevo a questa "cosa".
Non so se sono io che percepivo il suo modo di essere come "psicopatico e folle" perché impressionata o se lo era veramente, fatto sta che mi sembrava di essere un personaggio di un film del terrore soggiogato dell'antagonista.
Impressionante è stato quando, alla mia volontà di chiudere con questa persona il rapporto lavorativo, ha fatto cadere la maschera (gentile, disponibile e paziente) diventando aggressiva e minacciosa.
Durante i nostri contatti sembrava avere due personalità: una gentile, dolce, attenta e l'altra folle, ossessiva e rancorosa.
Inquietante.
Talmente inquietante che sono diverse notti che faccio incubi... le mie domande sono: si può definire stalking?
Che tipo di problema può avere questa persona?
E io come posso fare per "guarire"?
Anche quando sono sola mi sento spiata o perseguitata... la cosa folle è che questa persona era inquietante anche nella gentilezza: troppo esagerata... regali, aiuti non richiesti...
Veniamo a me: come lascia intendere la mia domanda, ritengo di aver subito qualcosa di simile allo stalking: una persona legata a me da un vincolo lavorativo ha iniziato a interessarsi alla mia vita privata (mea culpa, sono una persona aperta) per poi voler arrivare a controllarla.
Quando la cosa è diventata pesante mi sono allontanata, allora questa persona ha iniziato a rendersi più pesante non sulla quantità di contatti, bensi con comportamenti eccessivi e un atteggiamento passivo aggressivo.
Ha anche detto delle frasi che mi hanno fatto paura ("tra me e te c'e un legame profondo", "devi dirmi tutto di te e fare ciò che ti dico") fino ad arrivare a offese passivo aggressive quando mi sottraevo a questa "cosa".
Non so se sono io che percepivo il suo modo di essere come "psicopatico e folle" perché impressionata o se lo era veramente, fatto sta che mi sembrava di essere un personaggio di un film del terrore soggiogato dell'antagonista.
Impressionante è stato quando, alla mia volontà di chiudere con questa persona il rapporto lavorativo, ha fatto cadere la maschera (gentile, disponibile e paziente) diventando aggressiva e minacciosa.
Durante i nostri contatti sembrava avere due personalità: una gentile, dolce, attenta e l'altra folle, ossessiva e rancorosa.
Inquietante.
Talmente inquietante che sono diverse notti che faccio incubi... le mie domande sono: si può definire stalking?
Che tipo di problema può avere questa persona?
E io come posso fare per "guarire"?
Anche quando sono sola mi sento spiata o perseguitata... la cosa folle è che questa persona era inquietante anche nella gentilezza: troppo esagerata... regali, aiuti non richiesti...
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Salve, se avesse continuato ad importunarla contro la sua volontà si sarebbe potuto definire stalking, ma se ho capito bene, parlandone al passato, la relazione è terminata.
Sicuramente le ha lasciato delle tracce, quello di cui però si dovrebbe interessare non è tanto l'eventuale problematica della persona, quanto i segnali che lei ha inviato a questa persona (e quelli che l'hanno attratta di lui) tali da farla avvicinare in questo modo, per lei inquietante appunto.
Vale la pena rifletterci sopra solo per non incorrere di nuovo in una relazione di questo tipo, dove il rischio è appunto quello del sentirsi "soggiogata" anche se, tutto sommato, sembra esserne uscita.
Cordialmente
Sicuramente le ha lasciato delle tracce, quello di cui però si dovrebbe interessare non è tanto l'eventuale problematica della persona, quanto i segnali che lei ha inviato a questa persona (e quelli che l'hanno attratta di lui) tali da farla avvicinare in questo modo, per lei inquietante appunto.
Vale la pena rifletterci sopra solo per non incorrere di nuovo in una relazione di questo tipo, dove il rischio è appunto quello del sentirsi "soggiogata" anche se, tutto sommato, sembra esserne uscita.
Cordialmente
Dr. Cristina Finocchiaro
Dottore in Psicologia Clinica, Specializzata in Psicoterapia sistemica e relazionale e psicodiagnostica - Roma
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1k visite dal 07/10/2020.
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