Orgasmo maschile mancato?
Salve,
Da circa due mesi, ho un relazione con un ragazzo.
È tutto perfetto, il sesso è fantastico, a volte mi basta sfiorarlo soltanto e lui è già eccitato, scherziamo molto su questa cosa e lui giustamente dice che gli faccio questo effetto...insomma sembrerebbe tutto molto bello se non fosse per un piccolo problemino: non l’ho mai visto avere un orgasmo.
Ovviamente, abbiamo parlato un po’ della cosa, lui dice che è tutto normale, non devo preoccuparmi se non di godere e che la causa della mancata eiaculazione è in realtà il caldo (ci siamo conosciuti a luglio)... adesso l’aria è leggermente più fresca ed effettivamente ho notato dei cambiamenti, l’atto dura di più ma della sua eiaculazione... neanche l’ombra!
La cosa mi preoccupa un po’, anche perché abbiamo entrambi più di trent’anni e non siamo più dei ragazzini.
Vorrei affrontare ancora l’argomento, ma ho paura di metterlo un po’ a disagio e magari creare ansie inutili, perché mi rendo conto di quanto possa essere delicata la cosa, personalmente ho paura che lui si vada a privi dell’orgasmo volutamente perché mi vede come una donna sessualmente più libera.
Da circa due mesi, ho un relazione con un ragazzo.
È tutto perfetto, il sesso è fantastico, a volte mi basta sfiorarlo soltanto e lui è già eccitato, scherziamo molto su questa cosa e lui giustamente dice che gli faccio questo effetto...insomma sembrerebbe tutto molto bello se non fosse per un piccolo problemino: non l’ho mai visto avere un orgasmo.
Ovviamente, abbiamo parlato un po’ della cosa, lui dice che è tutto normale, non devo preoccuparmi se non di godere e che la causa della mancata eiaculazione è in realtà il caldo (ci siamo conosciuti a luglio)... adesso l’aria è leggermente più fresca ed effettivamente ho notato dei cambiamenti, l’atto dura di più ma della sua eiaculazione... neanche l’ombra!
La cosa mi preoccupa un po’, anche perché abbiamo entrambi più di trent’anni e non siamo più dei ragazzini.
Vorrei affrontare ancora l’argomento, ma ho paura di metterlo un po’ a disagio e magari creare ansie inutili, perché mi rendo conto di quanto possa essere delicata la cosa, personalmente ho paura che lui si vada a privi dell’orgasmo volutamente perché mi vede come una donna sessualmente più libera.
[#1]
Gentile utente,
quello che Lei cita ha un nome: Eiaculazione ritardata, che comprende anche l'eiaculazione assente (in coppia).
E non è volontaria, bensì una incapacità.
Qualche informazione al riguardo.
"Eiaculazione ritardata (ER)" è una definizione tecnica specialistica internazionale, come segue; non un modo di dire.
1.
Il DSM-5 (APA, Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorder) definisce l’ER come un "marcato ritardo o incapacità di eiaculare", collocandola nella macro-categoria dei "Disturbi dell'orgasmo maschile".
2.
Secondo le nuove linee guida indicate dall’American Urological Association (AUA) si definisce ER
- l’incapacità a raggiungere l'eiaculazione,
oppure l’eccessivo tempo di latenza ad ottenere un’eiaculazione nonostante un'adeguata stimolazione sessuale e il desiderio di eiaculare;
- e questo
.. o da sempre, cioè dall’inizio dell’attività sessuale (eiaculazione ritardata primaria, lifelong);
.. oppure, nel caso di eiaculazione ritardata secondaria o acquisita, essa insorge dopo un periodo di normali risposte sessuali (Beretta, 15.07.20).
Casa fare?
Se la cosa non si risolve entro qualche tempo
-senza parlargliene ulteriormente, niente pressione-
emerge la necessità di una visita andro-urologica per approfondire i presupposti organici.
Se è tutto OK, lo step successivo è lo Psicoterapeuta perfezionato in sessuologia clinica (ad es. in Albo FISSonline.it).
Il problema non va sottovalutato.
Dott. Brunialti
quello che Lei cita ha un nome: Eiaculazione ritardata, che comprende anche l'eiaculazione assente (in coppia).
E non è volontaria, bensì una incapacità.
Qualche informazione al riguardo.
"Eiaculazione ritardata (ER)" è una definizione tecnica specialistica internazionale, come segue; non un modo di dire.
1.
Il DSM-5 (APA, Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorder) definisce l’ER come un "marcato ritardo o incapacità di eiaculare", collocandola nella macro-categoria dei "Disturbi dell'orgasmo maschile".
2.
Secondo le nuove linee guida indicate dall’American Urological Association (AUA) si definisce ER
- l’incapacità a raggiungere l'eiaculazione,
oppure l’eccessivo tempo di latenza ad ottenere un’eiaculazione nonostante un'adeguata stimolazione sessuale e il desiderio di eiaculare;
- e questo
.. o da sempre, cioè dall’inizio dell’attività sessuale (eiaculazione ritardata primaria, lifelong);
.. oppure, nel caso di eiaculazione ritardata secondaria o acquisita, essa insorge dopo un periodo di normali risposte sessuali (Beretta, 15.07.20).
Casa fare?
Se la cosa non si risolve entro qualche tempo
-senza parlargliene ulteriormente, niente pressione-
emerge la necessità di una visita andro-urologica per approfondire i presupposti organici.
Se è tutto OK, lo step successivo è lo Psicoterapeuta perfezionato in sessuologia clinica (ad es. in Albo FISSonline.it).
Il problema non va sottovalutato.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
E' stato un piacere!
Si tratta di un problema poco diffuso e di cui poco si parla.
Buona l'occasione per approfondire, rispondendoLe;
anche a vantaggio dei molti che leggono nel tempo i consulti.
Se ritiene,
ci tenga aggiornati tra qualche tempo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Si tratta di un problema poco diffuso e di cui poco si parla.
Buona l'occasione per approfondire, rispondendoLe;
anche a vantaggio dei molti che leggono nel tempo i consulti.
Se ritiene,
ci tenga aggiornati tra qualche tempo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.1k visite dal 05/10/2020.
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