é giusto che mi abbia dato fastidio?

Premetto che sono stata "lasciata" da poco dopo tre anni di una pseudo-relazione con un ragazzo molto più grande di me che però non ha mai voluto impegnarsi perché non ama dare etichette ad un rapporto, l'ho conosciuto a 17 anni e forse ero troppo ingenua e presa per porre fine al tutto.

Tra molte colpe che mi sono state addossate, nonostante io l'abbia amato e abbia sacrificato parte della mia vita per lui, sto provando a capire dove ho sbagliato e perché, dopo tutto l'amore che gli ho dato, lui non sia riuscito a provare lo stesso per me.

Una delle cose di cui mi accusa é quando io mi rattristivo delle sue mancanze, o quando gli facevo capire dove sbagliava con me, lui la prendeva come un insulto personale, tanto da lasciarmi ora perché "mi sentivo sempre sbagliato"...
Vi faccio un esempio banale, che mi aveva dato molto fastidio:
Eravamo andati a farci un bagno al lago con due miei amici, la spiaggetta era affollata di tanti ragazzi.
" Per scherzare" a detta sua, mi sfila il reggiseno da dietro, ed io con un colpo fulmineo riesco a sorreggerlo con le mani, altrimenti sarebbe caduto e tutti avrebbero visto il mio seno, ma lui era divertito.

Io me l'ero presa, ho pensato che se davvero fosse innamorato di me non l'avrebbe fatto, con tutti i ragazzi che c'erano e che avrebbero potuto vedermi, non é stato per niente protettivo nei miei confronti.

Potrei raccontare tanti episodi, ma in questo caso, ho avuto ragione a prendermela e a rattristirmi?
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile utente,
a me sembra una violenza esporre a sorpresa la nudità di qualcuno allo sguardo di tutti.
Trattandosi della propria ragazza, poi, mi sembra un comportamento del tutto fuori luogo, peggiore della mancanza di protezione che lei giustamente lamenta.
Piuttosto è una sorta di "esibizione del partner", che se il partner non è d'accordo con questa parafilia (o perversione, come si diceva un tempo) diventa cattiveria, sadismo.
Ricordo che già a maggio ci scrisse. Vedo che sta ancora cercando il recupero di sé stessa, che passa inevitabilmente per una valutazione sempre più realistica di chi sia stato davvero quest'uomo che a venticinque anni ha sedotto una minorenne senza rispettare in nessun modo i suoi sentimenti, la sua sensibilità, nemmeno la sua fede religiosa.
Come già le ha suggerito una mia collega, scrivere un diario potrebbe esserle utile, e più ancora l'aiuto di uno psicologo, per uscire da un certo meccanismo ingenuo che le fa ancora chiedere "perché, dopo tutto l'amore che gli ho dato, lui non sia riuscito a provare lo stesso per me".
Domanda che tormenta molte persone che hanno amato, ma che per trovare risposta va capovolta: "Perché gli ho dato tanto, quando mi manifestava solo indifferenza e chiaramente approfittava del mio amore?".
Auguri, e ci tenga al corrente.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta dottoressa,
Si ci siamo sentite a Maggio,alla fine non l'ho tenuta più al corrente. Ma da Giugno le cose erano cambiate,lui é tornato da me per chiarire,addirittura me lo sono trovato fuori la scuola dopo il mio esame orale!
Voleva vedermi quella sera stessa ma io avevo appuntamento con un altro ragazzo,perché in quel periodo ho conosciuto una persona d'oro che aveva saputo starmi vicino ed ho rifiutato il suo invito.
Non le dico le parole brutte che sono arrivate al mio indirizzo,"facilotta, "hai voltato subito pagina", "non mi sei stata vicino in un momento così buio" (Le ricordo che era stato lui a lasciarmi impedendomi assolutamente di aiutarlo in alcun modo,però mi aveva accusata quasi avessi dovuto farlo comunque anche se mi respingeva)
Insomma,io forse ero ancora innamorata,ho preso le sue parole come se fossero dettate dalla rabbia,ho forse immaginato che ci teneva davvero a me.
Ma l'ho fatto comunque aspettare un mese,ero confusa.. Non sapevo cosa fare,poi ho deciso di dargli un'altra possibilità,ho messo un punto nella frequentazione con quel ragazzo,con cui non era nato nulla di profondo,(Neanche un bacio o un abbraccio,solo uscite di compagnia)
e ci siamo rivisti.
Mi aveva portata a mangiare un gelato,finalmente un gesto carino,però continuava a ribadire il fatto di non credere in una relazione,che non poteva darmela.
La sera poi abbiamo avuto un rapporto e nei giorni successivi lui mi sembrava freddo,mi ha poi detto che durante quel periodo buio era venuta a fargli visita la sua ex per aiutarlo facendomi sentire in colpa perché io non l'avevo fatto.
Insomma litighiamo di nuovo e lui mi lascia per la seconda volta. Però questa volta io ero decisa a dimenticarlo,come se lui l'avesse avvertito. Dopo una settimana arriva il mio compelanno,tramite una mia amica mi fa recapitare un suo regalo,una bella collana devo dire. Ho apprezzato tantissimo quel gesto,e cosí sono "tornata" da lui perché ero stupita.
Ma le condizioni erano sempre le medesime,lui non voleva relazioni perché era importante l'equilibrio con se stesso.
In quel periodo sono venuti a dirmi i miei amici che lo vedevano spesso con una ragazza bionda da soli,sempre nello stesso posto.
Lui mi giustificava che era una persona della sua stessa compagnia,che provava dei sentimenti per me e che non voleva costruire nulla con un'altra. (Ovviamente io rimanevo a casa mentre lui usciva con la sua compagnia)
Settembre,continuiamo ancora così,io decido di prendermi un caffè con quel ragazzo con cui avevo deciso di chiudere,mi andava di ri sentirlo. Lui ovviamente si arrabbia,dice che gli ho mancato di rispetto e altre cose.
Mi accusa in seguito di essersi lasciato andare con questa ragazza a causa mia e di quella scelta,quindi da amica quale era,inizia a dirmi in realtà che é una persona interessante a cui piace passarci del tempo insieme.
Siamo ad Ottobre,settimana scorsa mi ha lasciata di nuovo.. Lui dice che io ho bisogno del mio equilibrio e di rafforzarmi perché le mie reazioni sono esagerate.
Si sta vedendo con questa ragazza,dice di non volersi fidanzare,ma che ci passa del tempo insieme piacevolmente(un po'come ha fatto con me per tre anni)
Mi fa soffrire perché ha continuato a darmi colpe,inizio a pensare che forse ero io quella sbagliata,ho un caos nella testa. Mi sento colpevole di tutto.

PS: ho paura che lui sia tornato da me a Giugno, perché é stato un suo amico a dirgli di avermi vista a cena con un altro,infatti lui mi ha poi detto che é stata un suo amico a riferirgli.
Quindi penso ed ho paura che lui mi sia venuto a cercare solamente per una crisi di possesso.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile utente,
malgrado la sua giovane età mi sembra che lei stia cominciando a comprendere bene l'uomo che ha dominato i suoi ultimi anni da adolescente: un tipo di persona capace solo di dominare, appunto, non di amare.
Quello che ancora la attira verso di lui non è amore, ma il senso di colpa che questo tipo di individuo è in grado di suscitare nelle vittime predestinate: persone che per temperamento e formazione sono abituate a dare, che si sentono a posto solo se offrono la propria vita e i propri sentimenti, che soffrono se temono di non aver dato abbastanza.
Tuttavia, dare amore ad un uomo come quello che descrive è come voler fare la carità gettando il proprio denaro in un pozzo senza fondo.
Le è mai venuto in mente che la possibile guarigione di un egoista, di un narciso, prima di tutto va affidata ad un professionista, e poi passa attraverso una grande fermezza delle persone intorno a lui?
Come non vizierebbe un bambino dandogli il cibo che gli fa male o permettendogli comportamenti scorretti, così può fare davvero il bene di quest'uomo, dicendogli con le parole e coi fatti che le relazioni si curano in modo diverso.
Al momento lui si diverte ancora nel farla soffrire, col dirle che l'altra ha saputo aiutarlo, e lei no. Questo discorso si rivolge alla parte malata che è in lei, quella che le ha fatto accettare una relazione distruttiva e che identifica l'amore col martirio.
Gli faccia un solo discorso chiaro, invitandolo a farsi curare da uno specialista e dicendogli che per il suo bene lei si tira fuori da questo giochetto perverso.
Poi dimostri COI FATTI di essere fedele a questa decisione.
Coraggio.
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Utente
Utente
Come dice lei sono abituata a fare tanto,per lui soprattutto ho avuto questo innato bisogno di dimostrare amore.
Mi ha raccontato dei problemi che ha attraversato nella sua infanzia e nella sua adolescenza a causa della sua famiglia,ho preso a cuore la sua situazione e mi ha sempre fatto molta tenerezza.
Provo un senso di protezione e premura che non ho mai provato per nessun altro,a scuola di sera quasi ogni giorno gli portavo un panino fatto da casa o gli compravo qualcosa nel supermercato vicino perché sapevo che passava tutta la giornata fuori per lavoro ed aveva fame.
Tante altre cose potrei elencare.
Ci sono stati diversi litigi,tentativi di allontanamenti,ma non ce l'ho mai fatta a lasciarlo.
Mi creda.. Per quanto adesso capisco,che lui mi ha fatto inconsapevolmente molto male,gli voglio ancora troppo bene e non riesco ad "odiarlo".
Spero solo di riuscire a dimenticarlo quanto meno.. Perché ho capito che non é la persona che fa per me,vorrei davvero conoscere il vero amore.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile utente,
nessuno è DEL TUTTO inconsapevole.
Perfino la malattia psichiatrica dà barlumi di consapevolezza anche nei casi davvero gravi (demenza, deficit intellettivi).
Come può credere, dunque, che quest'uomo non sappia mai quello che fa, e che lei non lo stia "viziando", conducendolo a fare sempre peggio?
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Utente
Utente
Probabilmente tendo a giustificare troppo i suoi comportamenti,per un attimo mi arrabbio e mi faccio valere.. Ma la mia arrabbiatura con lui non é mai durata più di mezza giornata.. Ho sempre finito per farci pace.
Forse l'ho idealizzato,o semplicemente sono codipendente.
Resta il fatto che questa volta é definitivamente finito il nostro rapporto,anche perché credo proprio ci sia un'altra persona nella sua vita.
La beffa per me sarebbe sapere che lui faccia sul serio,ciò che non ha fatto con me.. Ci rimarrei male,ma sono pronta a tutto,visto che dice di stare bene con lei e che non gli fa notare sempre i suoi errori e non si sente sbagliato,anche senza per forza essere fidanzati a detta sua. Forse ero io ad essere sbagliata..
La ringrazio per i suoi preziosi consigli!