Menzogna cronica

Salve a tutti. Sono un ragazzo di 23 anni che, praticamente da quando ho imparato a parlare, ho sempre mentito a tutti, indistintamente, immotivatamente e su qualsiasi argomento. Non ho mai avuto il coraggio di parlarne apertamente con qualcuno trattandosi di un qualcosa sicuramente non piacevole da confessare ma ora sono arrivato ad un punto di rottura, non ce la faccio più. Il lato più ironico della situazione è che non ho alcun motivo di mentire. Conosco molti che lo fanno per rendersi più interessanti al prossimo o più affascinanti con le ragazze o ancora per giustificare comportamenti scorretti e non è il mio caso. Difatti mi so rapportare molto bene con le persone, sono ambientalista convinto, non ho mai picchiato nessuno, ho un discreto livello culturale, sono divertente e spiritoso e, tanto per gradire ho anche un bell' aspetto, una buona sistemazione economica ed un ottimo background famigliare. Quindi mi chiedo il perchè di questo mio comportamento. Ne sono perfettamente consapevole, il problema è che non ne posso fare a meno, è come se prima di parlare la mia mente abbia già pronta una nuova menzogna da propinare al malcapitato ascoltatore, non importa se sconosciuto, amico o perfino fidanzata o genitore; in seguito subentrano rimorsi e sensi di colpa. Ciò è aggravato dal fatto che, con la raggiunta maturità, il mio livello intellettivo e culturale si è notevolmente accresciuto ed è diventato ancor più difficile riconoscere le mie bugie tant'è che allo stato attuale ho raggiunto una tale perizia nel mentire che arrivo quasi ad autoconvincermi e a faticare io stesso a distinguere realtà e finzione. Io sinceramente sono stanco di questa situazione ed ho paura a costruire una relazione stabile con una ragazza infatti sono single da più di tre anni, ossia da quando questo mio problema ha fatto penosamente naufragare la mia ultima relazione. Da allora mi sono limitato volutamente a incontri occasionali pur desiderando ardentemente poter condividere qualcosa in più del semplice sesso. Ora voglio porre fine a questa situazione solo che si è talmente protratta in avanti che non so nemmeno da che parte cominciare, ho bisogno di aiuto e non so a chi rivolgermi e spero vivamente che voi possiate darmi delle risposte o perlomeno indirizzarmi verso una possibile soluzione. Un sentito ringraziamento, distinti saluti.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile ragazzo, il meccanismo della bugia spesso si impara fin da piccoli per motivi innanzitutto di necessità e/o di sopravvivenza. Una volta appreso quel processo grazie al quale esprimendo una bugia si ottengono determinati benefici, questo comincia a radicarsi fortemente nel comportamento fino a diventare automatico. Non è possibile ovviamente capire come e quando un meccanismo del genere si sia impiantato senza un aiuto esterno, magari di uno psicoterapeuta. Ciò che è importante tuttavia è che lei abbia comunque una presa di coscienza della sua situazione che potrebbe essere l'espressioni di problematiche più ampie e che andrebbero indagate e approfondite.
Si rivolga ad uno specialista psicologo-psicoterapeuta che dopo una diagnosi psicologica potrebbe decidere come intervenire per il meglio.

cordialmente

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazzo, leggendo il suo racconto la prima cosa che mi è venuta in mente è: "Allora, è probabile che stia mentendo anche adesso". Ad ogni modo io non ne farei una questione morale, ma pratica. Certo, personalmente se dovessi scoprire di conoscere qualcuno che mente su tutto (in realtà mi è già successo) smetterei subito di frequentarlo. È fastidiosissimo sentirsi raccontare bugie.

La cosa più immediata che può fare è consultare un collega psicologo o psicoterapeuta, sia privatamente che rivolgendosi alla sua ASL. Prima però dovrebbe farsi un piccolo "esame di coscienza" e chiedere a se stesso se è davvero motivato a smettere. Evitando, se possibile, di mentire anche a se stesso. Altrimenti è probabile che perderà tempo e soldi.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Laura Micciche Psicologo, Psicoterapeuta 19
gentile ragazzo,
una persona che dice di mentire sempre sta in questo momento dicendo la verità o sta dicendo una bugia?
mi sembra che con questa sua richiesta di consulto abbia deciso di mettere fine a questa intellegibilità della sua condizione. se è davvero così può cercare un professionista psicologo o psicoteraputa col quale esplorare insieme la sua particolare posizione verso la menzogna (e la verità)

cordiali saluti

Dr. Laura MICCICHE
psicologo-psicoterapeuta

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Utente
Utente
Inanzitutto un ringraziamento sentito per la rapidità e la professionalità delle risposte. In effetti mi aspettavo delle riserve su quanto ho scritto ed i dubbi che avete espresso mi paiono più che fondati. So che è molto fastidioso sentirsi raccontare bugie (irrita anche me quando succede) ed è per questo che ho richiesto questo consulto visto che ciò che mi sta accadendo sta andando pesantemente ad inficiare tutti i miei rapporti interpersonali a qualsiasi livello. In effetti la mia situazione era già stata analizzata una decina di anni fa da una vostra collega ma non avevo preso la questione seriamente e non ero stato del tutto sincero nemmmeno con lei. Ora ho veramente deciso di porre fine a tutto questo (già,ma come dimostrarlo...) ed il solo fatto di essere riuscito a parlarne apertamente con qualcuno ritengo sia già un notevole passo avanti. Appena possibile proverò a prendere appuntamento con un psicoterapeuta e da lì cercare seriamente di sistemare la mia situazione. Mi rimane solo una grande paura, anche se un domani tutto ciò si riuscirà ad aggiustare come la metterò con amici e conoscenti? Visto che ho intenzione di confessare tutto a chi mi sta vicino (qualcuno mi ha già smascherato, altri sospettano, altri ancora ne sono del tutto ignari) rischio paradossalmente di perdere la mia "credibilità" e di ritrovarmi così isolato...non so proprio come comportarmi...Il fatto è che non mento mai al 100% ma mi baso su fatti realmente accaduti e da lì rielaboro fino a giungere ad una "mia" realtà ed una volta smascherato mi riesce difficile dimostrare che il 50% di ciò che ho detto corrisponde a verità; la mia vita va già bene così com'è, non mi serve a nulla infarcirla di menzogne, non ne ho un ricavo ne personale ne economico, al contrario rischio solo di perdere quanto di bello sono riuscito ad accumulare in questi anni...
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazzo, ferme restando tutte le riserve sulla veridicità di quanto afferma, credo che sarebbe opportuno distinguere quanto si tratti di menzogne e quanto di preoccupazione ossessiva sul contenuto dei suoi pensieri, perché i due casi dovrebbero essere trattati in modo differente. Ad ogni modo questa valutazione può essere fatta solo attraverso consulti di persona, quindi rimane la raccomandazione di ricercare un professionista in grado di aiutarla.

Anche riguardo al comportamento da tenere con i suoi amici, le opportune considerazioni dovrebbero essere fatte all'interno di un percorso conoscitivo specialistico: non sarebbe professionale suggerirle online cose così delicate.

Può leggere quest'articolo per farsi un'idea:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentile Dr. Santonocito, ho letto attentamente il suo articolo e mi rimane solo un' ultima domanda da porle: come fa lo psicoterapeuta ad instaurare un rapporto di fiducia con un paziente che presenta problematiche come le mie?Mi spiego, se io mi confido con uno psicoterapeuta, come fa costui a stabilire se sto mentendo o dicendo la verità non avendo di fatto prove che attestino l'una o l'altra cosa?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
A parte il fatto che, come vede, è possibile interagire con lei persino online, e di persona si è semmai più avvantaggiati. A parte questo, il successo di una terapia non dipende strettamente dalla sincerità al 100% del paziente verso il terapeuta. Ognuno di noi ha delle aree di sé che non condivide con gli altri, e altre delle quali non è consapevole nemmeno lui stesso. Ciascuno di noi "si racconta" la propria versione della "realtà", ciò è normale e succede continuamente anche in terapia, eppure le persone continuano a fare terapia e quelle che la fanno stanno meglio dell'80% di coloro che non la fanno.

E non è nemmeno necessario raccontare tutto di sé, anzi molte cose il terapeuta nemmeno vorrà saperle.

Come fare per sapere se una terapia con lei può essere efficace? Non esiste garanzia anticipata in questo, l'unica alternativa è iniziarne una e poi basarsi sui risultati per decidere se ha avuto successo oppure no.

Però ha ragione a continuare ad avere i suoi dubbi: dopo aver gridato al lupo per una vita, come fare ora per farsi credere davvero?

Cordiali saluti