Non riesco a trovare nuovi amici

Sono sempre stato un ragazzo riservato, ma non per questo senza amici.

Al liceo avevo una bella compagnia, ugualmente all’università.

Dopo la laurea mi sono trasferito in una nuova città, piuttosto piccola, lavoro tutto il giorno in un ambiente in cui i colleghi hanno vent’anni più di me.

Sono passati quattro anni e ancora non sono riuscito a farmi una nuova compagnia...
Nella mia vita passata (scuola-università) è successo in modo normalissimo, ora, da quando lavoro, non è più così...
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Dr. Gianfranco Fabiano Psicologo 99 3
Caro utente

Il suo racconto è molto sintetico, al punto che quasi non si potrebbe dirle nulla a riguardo. Forse proprio questa sua forte brevità nel raccontarsi, potrebbe denotare una sua forte chiusura. Questo è sicuramente un primo punto su cui potrebbe riflettere.
Detto ciò, le suggerisco un percorso di psicoterapia breve ad approccio strategico, dove analizzando i circoli viziosi e le strategie che ha messo in campo per "risolvere" questi aspetti, potrebbe elaborare diverse strade per migliorare la sua qualità della vita.

Cordialmente
Dr. Gianfranco Fabiano
Specializzando in Psicoterapia Breve strategica
3407617782

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Utente
Utente
Gentile Dottore,
sono stato molto sintetico, forse, ma non ho poi altri dettagli da aggiungere. Ma se lei ha qualche domanda, posso rispondere.
Comunque, non mi definirei una persona chiusa...
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 194
Gentile utente,
risposi per esteso ad un suo quesito a marzo, e al termine le suggerii un percorso psicoanalitico.
Non mi sembra che abbia preso in considerazione quanto avevamo detto.
Per la sua nuova domanda, che metto ovviamente in relazione con le problematiche già trattate allora, mi sembra che la risposta del dottor Fabiano sia pertinente.
Il problema della solitudine cresce con l'età e diventa insormontabile in certe condizioni; aver cambiato città per una sede più piccola, quindi non avere attorno ex compagni di scuola e di università, e sul lavoro incontrare solo colleghi della generazione precedente alla sua, preclude di sicuro la costruzione di un'allegra comitiva giovanile.
Inoltre, se lei non frequenta luoghi di aggregazione (palestre, corsi, associazioni di volontariato religiose o laiche, circoli di attività ludico/sportive, sedi politiche etc.) dove vorrebbe incontrare i membri di "una bella compagnia"?
Il muretto della piazza purtroppo può essere luogo d'incontro non oltre i quindici anni.
Un percorso di terapia strategica, come le ha detto il mio collega, le darebbe in tempi brevi suggerimenti e tecniche per intercettare gruppi giovani, per creare lei stesso luoghi di aggregazione, e anche per capire quali ostacoli nel suo modo di porsi finiscono per scoraggiare, anziché favorire, l'incontro con gente della sua età.
Lei scrive "non mi definirei una persona chiusa". Ma il mio collega ha parlato di chiusura nel raccontarsi, che è altra cosa dalla chiusura caratteriale: lei stesso si definisce "riservato".
Se si hanno interessi comuni con altri e li si esprime, si finisce per solidarizzare, fare amicizie, formare gruppi; altrimenti si rimane in un limbo in cui si dà l'impressione di non volersi mischiare con la massa e di non volere condividere le proprie esperienze.
Ciò detto, lascio ancora la parola al collega dr Fabiano.
A lei rinnovo gli auguri che già le feci a suo tempo.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com