Gambe deboli
Gentili dottori.
Ho gia scritto in 2 occasioni chiedendo un consiglio in ambito neurologico.
Ora provo a chiedere un parere in ambito psicologico.
A gennaio ho avuto una forte stanchezza che ho subito scambiato per corona virus andando in ansia (livello 1-2).
Una volta scongiurato il corona tramite test vedevo che la stanchezza non diminuiva e ho pensato di avere la leucemia.
L'ansia è salita
a livelli (3-4-5).
scongiurata anche quell'ipotesi tramite esami specifici ho cominciato a temere una patologia degenerativa (SLA) perchè è cominciata una forte debolezza agli arti inferiori.
L'ansia è salita a livello 10.
A quel punto ho chiesto a fine febbraio il consulto di un neurologo che mi ha sottoposto ad alcuni esami.
Emg, valori cpk del sangue e visita generica.
Secondo lui non c'erano i presupposti per temere questa patologia ma mi disse di fare anche una rachide lombo sacrale che però non sono ancora riuscito a fare per la chiusura degli ospedali.
forse adesso potrei riprovare.
Disse che si trattava di debolezza soggettiva e non oggettiva.
Ho passato i mesi da marzo ad oggi 1 ottobre nella speranza che questa forte debolezza agli arti inferiore rientrasse.
Ma le cose non sono migliorate e sono in una situazione depressiva molto forte e non mi vergogno a dire che piu volte al giorno penso al suicidio per via dell'ansia sottostante che permane costante.
Ho ancora paura di avere una patologia degenerativa.
Magari una sclerosi multipla.
Non so piu cosa fare ne pensare.
Sono nel pallone piu totale.
Non rientrando la sintomatologia i miei pensieri sono molto pessimistici.
E' un periodo molto difficile.
Chiedo un consiglio su come muovermi.
Cordiali saluti
Syd
Ho gia scritto in 2 occasioni chiedendo un consiglio in ambito neurologico.
Ora provo a chiedere un parere in ambito psicologico.
A gennaio ho avuto una forte stanchezza che ho subito scambiato per corona virus andando in ansia (livello 1-2).
Una volta scongiurato il corona tramite test vedevo che la stanchezza non diminuiva e ho pensato di avere la leucemia.
L'ansia è salita
a livelli (3-4-5).
scongiurata anche quell'ipotesi tramite esami specifici ho cominciato a temere una patologia degenerativa (SLA) perchè è cominciata una forte debolezza agli arti inferiori.
L'ansia è salita a livello 10.
A quel punto ho chiesto a fine febbraio il consulto di un neurologo che mi ha sottoposto ad alcuni esami.
Emg, valori cpk del sangue e visita generica.
Secondo lui non c'erano i presupposti per temere questa patologia ma mi disse di fare anche una rachide lombo sacrale che però non sono ancora riuscito a fare per la chiusura degli ospedali.
forse adesso potrei riprovare.
Disse che si trattava di debolezza soggettiva e non oggettiva.
Ho passato i mesi da marzo ad oggi 1 ottobre nella speranza che questa forte debolezza agli arti inferiore rientrasse.
Ma le cose non sono migliorate e sono in una situazione depressiva molto forte e non mi vergogno a dire che piu volte al giorno penso al suicidio per via dell'ansia sottostante che permane costante.
Ho ancora paura di avere una patologia degenerativa.
Magari una sclerosi multipla.
Non so piu cosa fare ne pensare.
Sono nel pallone piu totale.
Non rientrando la sintomatologia i miei pensieri sono molto pessimistici.
E' un periodo molto difficile.
Chiedo un consiglio su come muovermi.
Cordiali saluti
Syd
[#1]
Gentile utente,
da quello che dice sembrerebbe affetto da ipocondria.
Immagino che abbia già fatto un semplice esame del sangue per vedere la situazione dell'emoglobina, e una ricerca del sangue occulto nelle feci.
Ci faccia sapere e prenda in considerazione di cominciare comunque la psicoterapia.
Auguri.
da quello che dice sembrerebbe affetto da ipocondria.
Immagino che abbia già fatto un semplice esame del sangue per vedere la situazione dell'emoglobina, e una ricerca del sangue occulto nelle feci.
Ci faccia sapere e prenda in considerazione di cominciare comunque la psicoterapia.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Gentile dottoressa la ringrazio per la risposta. ho fatto gli esami del sangue normali sempre a febbraio e non è stato riscontrato nulla. non ho sangue occulto nelle feci. il mio problema sono queste gambe deboli da 8 mesi senza miglioramenti. mi può dire se nella sua esperienza un momento prolungato di stress e depressione può causare un tale scompenso muscolare? e se si quanto può durare?
[#3]
Gentile utente,
ho esitato molto a risponderle perché faccio mia la risposta che le diede tempo fa lo specialista dottor Ferraloro, e che riporto: "la sintomatologia che riferisce è del tutto aspecifica ed in comune con molte condizioni, nella maggioranza dei casi fortunatamente non importanti. Considerato che l’ultima visita neurologica è stata effettuata a febbraio, per Sua tranquillità, potrebbe fare un controllo, senza preoccupazioni però".
Aggiungo che se il neurologo le disse di fare una RX (o altra indagine, lei non lo chiarisce) del rachide lombo sacrale, questo esame va fatto, eventualmente per poi approfondire le ricerche, con pazienza sistematica, anche in altre direzioni. Trovo anche di rilievo il fatto che lei faccia risalire ad una data precisa l'inizio del suo disturbo.
Questo è il motivo per cui non rispondo alla sua domanda diretta ("nella sua esperienza un momento prolungato di stress e depressione può causare un tale scompenso muscolare?"), frutto del desiderio ipocondriaco di sentirsi dire che il suo disturbo non ha cause organiche: dal momento che la sua sintomatologia è COMUNE CON MOLTE CONDIZIONI, che senso avrebbe riferirle la mia esperienza professionale in presenza di sintomi analoghi?
Per farle qualche esempio, la fibromialgia presenta sintomi simili a quelli che lamenta, come pure certe nevrosi che oggi si chiamano somatoformi ma un tempo erano definite "paralisi isteriche", queste addirittura con effetti più severi di quelli da lei lamentati, e tuttavia senza alcun riscontro organico, risolvibili con la sola psicoterapia.
Per contro, una volta mi fu inviata una paziente che un medico aveva liquidato come "isterica" perché presentava grave sonnolenza "senza causa apparente".
Ma questa paziente aveva alle spalle un soggiorno in Africa, e tornata in Europa, in Francia, le avevano diagnosticato una sintomatologia indotta dalla puntura di un dittero della famiglia della mosca tzé-tzé. Purtroppo partì per l'Italia prima di intraprendere la cura, e qui il medico a cui si rivolse non conosceva il francese, per cui non capì la diagnosi.
A questo si era unita la paura parossistica della paziente, che preferiva credere di non avere "nulla", come l'ignoranza popolare definisce i sintomi di origine psicologica.
In quel caso bastò inviare la paziente al Centro per le Malattie Tropicali del policlinico perché venisse guarita. A lei prescrissi, come tutta cura psicologica, di guardare il film "Caro diario" di Nanni Moretti.
Lo guardi anche lei, caro utente, e poi vada a fondo con le ricerche, senza complicare un disturbo che le auguro curabile peggiorando il suo umore, cosa che nuoce sempre alla salute, o peggio, coltivando pensieri di suicidio, che se tradotti in pratica sono forse una cura, ma drastica, e soprattutto in contraddizione con le reali aspettative del paziente.
Al fine di superare queste complicanze poco desiderabili, perché non prende in considerazione l'idea di partecipare a qualche gruppo, anche online, di Psicologia Positiva?
Le faccio molti auguri. Ci scriva ancora e ci tenga al corrente.
ho esitato molto a risponderle perché faccio mia la risposta che le diede tempo fa lo specialista dottor Ferraloro, e che riporto: "la sintomatologia che riferisce è del tutto aspecifica ed in comune con molte condizioni, nella maggioranza dei casi fortunatamente non importanti. Considerato che l’ultima visita neurologica è stata effettuata a febbraio, per Sua tranquillità, potrebbe fare un controllo, senza preoccupazioni però".
Aggiungo che se il neurologo le disse di fare una RX (o altra indagine, lei non lo chiarisce) del rachide lombo sacrale, questo esame va fatto, eventualmente per poi approfondire le ricerche, con pazienza sistematica, anche in altre direzioni. Trovo anche di rilievo il fatto che lei faccia risalire ad una data precisa l'inizio del suo disturbo.
Questo è il motivo per cui non rispondo alla sua domanda diretta ("nella sua esperienza un momento prolungato di stress e depressione può causare un tale scompenso muscolare?"), frutto del desiderio ipocondriaco di sentirsi dire che il suo disturbo non ha cause organiche: dal momento che la sua sintomatologia è COMUNE CON MOLTE CONDIZIONI, che senso avrebbe riferirle la mia esperienza professionale in presenza di sintomi analoghi?
Per farle qualche esempio, la fibromialgia presenta sintomi simili a quelli che lamenta, come pure certe nevrosi che oggi si chiamano somatoformi ma un tempo erano definite "paralisi isteriche", queste addirittura con effetti più severi di quelli da lei lamentati, e tuttavia senza alcun riscontro organico, risolvibili con la sola psicoterapia.
Per contro, una volta mi fu inviata una paziente che un medico aveva liquidato come "isterica" perché presentava grave sonnolenza "senza causa apparente".
Ma questa paziente aveva alle spalle un soggiorno in Africa, e tornata in Europa, in Francia, le avevano diagnosticato una sintomatologia indotta dalla puntura di un dittero della famiglia della mosca tzé-tzé. Purtroppo partì per l'Italia prima di intraprendere la cura, e qui il medico a cui si rivolse non conosceva il francese, per cui non capì la diagnosi.
A questo si era unita la paura parossistica della paziente, che preferiva credere di non avere "nulla", come l'ignoranza popolare definisce i sintomi di origine psicologica.
In quel caso bastò inviare la paziente al Centro per le Malattie Tropicali del policlinico perché venisse guarita. A lei prescrissi, come tutta cura psicologica, di guardare il film "Caro diario" di Nanni Moretti.
Lo guardi anche lei, caro utente, e poi vada a fondo con le ricerche, senza complicare un disturbo che le auguro curabile peggiorando il suo umore, cosa che nuoce sempre alla salute, o peggio, coltivando pensieri di suicidio, che se tradotti in pratica sono forse una cura, ma drastica, e soprattutto in contraddizione con le reali aspettative del paziente.
Al fine di superare queste complicanze poco desiderabili, perché non prende in considerazione l'idea di partecipare a qualche gruppo, anche online, di Psicologia Positiva?
Le faccio molti auguri. Ci scriva ancora e ci tenga al corrente.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.9k visite dal 01/10/2020.
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