è morta sua nonna e non so cosa fare

Buongiorno.
Ho una relazione da circa un anno con una un ragazzo.
Il rapporto ha subito una battuta d’arresto durante l’isolamento quando lui mi ha lasciata per motivazione ancora piuttosto inconsistenti.
(Diciamo che le difficoltà di quel momento l’hanno mandato un po’ fuori di testa).

Dopo circa tre mesi torniamo insieme, apparentemente più innamorati di prima (cosa che non significa che i problemi che c’erano prima non ci sono più adesso).
Infatti, quando ha un problema o qualcosa che lo turba la prima cosa che mi chiede è di non sentirci o vederci.
I problemi sono altri ma la prima persona che deve togliersi dalle scatole in quei frangenti sono io.
Lui mi ribadisce che il problema non sono io e non devo prenderla sul personale ma come si fa a non prenderla sul personale?
Stanotte è morta sua nonna.
Ieri sera mi dice che non aveva voglia di sentirmi e l’ho rispettato.
Poi stamane alla mia richiesta dei funerali mi ha detto che per come sente lui preferirebbe che io non andassi alle esequie.
Si scusava ma preferiva dirmelo.
Ora come dovrei reagire a fronte di una cosa simile?
Siamo adulti, non conosco la sua famiglia ma una stretta di mano di circostanza non impressionerebbe nessuno.
Mi sento per l’ennesima volta esclusa, tagliata fuori.
Ancora una volta quando sta male io, che dovrei essere un supporto, vengo tagliata fuori.
Non so come comportarmi perché se dovessi assecondare i miei sentimenti alzerei il telefono per dirgli esattamente come mi sento e quanto trovo sbagliato questo atteggiamento.
Perché se per le cose importanti io non ci devo essere non ci voglio essere nemmeno nei frangenti piacevoli.
Cosa sono io?
La fidanzata per cene vacanze o telefonate spensierate?
Per il funerale della nonna invece devo togliermi dalle scatole... d’altra parte non voglio commettere un errore dicendogli cosa sento in questo momento, presa dalla mia emotività, sapendo bene che anche lui sarà preso dalla sua visto il frangente.
Temo possano volare parole grosse a causa dei nostri caratteri non certo mansueti, ma non so cosa fare.
Questa cosa mi fa male e non riesco a passarci su ma al contempo anche se andassi al funerale senza il suo volere non mi piacerebbe affatto.
Se sono un ospite poco gradito non ho alcuna intenzione di essere un incomodo.
Spero possiate darmi una mano aiutandomi a mettere a fuoco la situazione.
Grazie a chiunque mi dedicherà un po’ del suo tempo.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
dalle notizie che lei ci dà, per la verità molto poche, si può ricavare quello che elenco di seguito.
Da circa un anno lei si vede con una persona (qualcosa -un lapsus?- ha fatto sì che scrivesse "una un ragazzo", quindi non sappiamo con certezza nemmeno il sesso).
In questo breve anno, nel lockdown già vi siete lasciati per tre mesi, per volontà del suo partner, il quale "quando ha un problema o qualcosa che lo turba la prima cosa che mi chiede è di non sentirci o vederci".
Pare che abbiate seri problemi di incompatibilità, forse ci sono state anche liti, ma lei a questo allude senza chiarire.
Quello che è chiaro è che lei non conosce la sua famiglia, e tuttavia vuole andare al funerale della nonna, con la considerazione: "una stretta di mano di circostanza non impressionerebbe nessuno".
Davvero? E in che veste lei si avvicinerebbe alla madre o al padre di lui per stringere loro la mano? Chi dovrebbe presentarvi, e dicendo cosa?
E se tra le persone a cui stringere la mano ci fosse la fidanzata ufficiale di lui, o addirittura la moglie?
Ma non le è venuto in mente che il fatto di lasciarvi durante il lockdown poteva essere proprio un modo per non rivelare la sua esistenza alla famiglia?
Inoltre in questi pochi mesi di frequentazione avete mostrato dei caratteri non proprio amabili, tanto che lei, mentre lui è stato appena colpito da un lutto, è tentata di afferrare il telefono e insultarlo.
Non mi sembra la base su cui si può creare un attaccamento e costruire un futuro insieme. Ci rifletta.
Le faccio molti auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
In primis la ringrazio per la risposta.
Ci sono stati dei refusi che correggerò. Inoltre gli elementi che ho fornito sono pochi ma il limite di 3000 caratteri non mi consente di essere troppo precisa.
Sono una ragazza e sto con un ragazzo.
Non c’è alcuna storia di fidanzamento o matrimonio alla quale sono tenuta all’oscuro. Siamo due persone libere, fuor di ogni dubbio.
Durante l’isolamento eravamo tesi ognuno per alcune vicende personali e il fatto di vivere a distanza la quarantena (forse) ha fatto il resto. Ci tengo a sottolineare però che le dico questa cosa non come giustificazione a quanto ha fatto. Io, pur tesa non ho messo in discussione il nostro rapporto, lui l’ha fatto e questo è un dato oggettivo. Tuttavia questa cosa l’abbiamo superata, o meglio la stiamo superando.
La questione della stretta di mano sarebbe una cosa che mi sarei permessa perché le nostre famiglie si conoscono da anni. I nostri padri si sentono e vedono frequentemente al punto tale che mio padre andrà al funerale. Addirittura i miei nonni ci andranno perché sono legati da un rapporto amicale da svariati decenni. Lui stesso conosce mio padre e del resto attraverso lui è arrivato a conoscere me.
Nel corso di questo anno lui ha insistito a presentarmi i suoi fratelli e per un imprevisto non mi ha presentato anche i suoi genitori.
Dottoressa, quelle che a lei possono sembrare pretese campate per aria sono in verità , a mio avviso delle naturali conseguenze di un rapporto che prima lui ha impostato in certo modo. Perché di certo non ho insistito io a conoscere i fratelli e nemmeno io gli ho chiesto di partecipare ad una cena di compleanno alla quale mi avrebbe presentato i genitori. (Cena che non si è fatta per degli imprevisti come dicevo). Insomma presentazioni familiari si, funerale no?
Alla luce di tutti questi fatti la richiesta che mi ha fatto non riesce a non stridere alle mie orecchie .
Le premetto anche che io passerei per una stretta di mano al termine della funzione. Non certo per altro, non sono una persona invadente. Sarebbe una manifestazione di solidarietà e vicinanza in un momento difficile, null’altro , al termine del quale torneremmo a condurre le vite che abbiamo condotto fino ad ora.
Il problema di tutto ciò non è il fatto in se ma il pensiero che questa richiesta nasconda una volontà di estromettermi. Di lasciarmi fuori dai suoi problemi .
A parole sono la persona che vuole al suo fianco, mi ama ,mi rispetta , vuole solo me ( tutte parole sue) ma nei momenti di difficoltà si chiude e io mi sento un incomodo. Quando le ho detto che avrei afferrato il telefono non credo di aver detto che volevo urlargli contro. L’avrei preso per dirgli come mi sento, come reputo brutta questa cosa che mi chiede, come mi sembra L ennesima estromissione dalla sua vita interiore. Ma visto il momento temo possa reagire male e infatti non l’ho fatto. A questo alludevo con possono volare parole grosse . Non certo avevo intenzione di mandarlo a quel paese.
Però so comè fatto e io nemmeno reputo di avere un carattere mansueto. Spero che questi appunti le possano fornire qualche elemento in più. Grazie ancora per la sua risposta e il suo tempo. E grazie per i suoi auguri.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
mi pare adesso di capire che le vostre famiglie si conoscono, ma lei non conosce i genitori del ragazzo. Scrive: "Lui stesso conosce mio padre e del resto attraverso lui è arrivato a conoscere me".
Questa frequentazione è forse legata al lavoro delle due famiglie? Ma i nonni sono addirittura "legati da un rapporto amicale da svariati decenni"...
In ogni caso, se lei si recasse al funerale, qualcuno dovrebbe pur presentarla, e forse il suo partner desidera un'occasione migliore per dire ai genitori: "Questa è la mia ragazza".
Capisco che le precedenti chiusure di lui l'abbiano irritata, ma questa volta forse ha ragione nel sentirsi poco propenso a fare di un funerale una lieta sorpresa: "Mamma, papà, mi sono fidanzato con x, ed eccola qui a farvi le condoglianze".
Se lei vuol verificare la tenuta del vostro rapporto, cominci con l'andargli incontro in questa circostanza e valuti le prossime mosse con molta attenzione: se la cerca, se desidera il conforto del suo affetto.
La cosa migliore sarebbe lasciar passare questo periodo di lutto e al momento opportuno chiedergli con calma quello che ha chiesto su queste pagine: "Cosa sono io? La fidanzata per cene vacanze o telefonate spensierate?".
La risposta a queste domande, se lei saprà porle senza aver l'aria di rimproverarlo, sarà più illuminante di qualsiasi cosa che noi, senza conoscerlo, possiamo dirle da qui.
Ancora auguri. Se sente che le fa bene, ci tenga al corrente.