Come affrontare gli ultimi sforzi universitari
Buongiorno,
sono una studentessa di 25 anni e sono in piena crisi.
Ad aprile 2018 mi sono laureata alla triennale in lingue ed ero davvero felice e soddisfatta del risultato.
A ottobre 2017 avevo già iniziato a frequentare i corsi della magistrale, per non perdere troppo tempo, ma quando è arrivato il momento di dare gli esami nella sessione estiva sono andata nel panico: mi sentivo stanca, demotivata, non volevo affrontare di nuovo l'ansia degli esami.
Oltre a ciò, in quel periodo mi sono lasciata col mio ragazzo e questo ha contribuito a stravolgere la mia tranquillità emotiva.
I miei genitori hanno capito la situazione e mi hanno detto di prendermi una pausa, cosa che ho fatto.
In seguito ho ripreso a dare esami, ma non sono stata più la stessa.
Ho dato alcuni esami con buoni risultati, ma a un certo punto ho cominciato a rimandare perchè nonostante mi mettessi di impegno non riuscivo ad essere preparata, e così non mi presentavo, convinta di poter fare meglio la volta dopo (cosa che non accadeva).
A maggio di quest'anno mi mancavano 4 esami e mi sono imposta di finirli, ma di nuovo ogni volta che tentavo di studiare mi bloccavo: non era questione di pigrizia, mi sentivo indietro rispetto agli altri, stanca, era come se il mio cervello non riuscisse a memorizzare.
Ho stretto i denti e mi sono imposta di provare a farli anche se non mi sentivo troppo preparata.
Sono così riuscita a terminarli, ma non tutti con risultati soddisfacenti.
E così al momento di fare la tesi mi sono sentita stravolta, infelice e demotivata.
Ho cominciato a scriverla, perchè vorrei riuscire a laurearmi a novembre.
Ora però sono nel panico perchè non sono sicura di essere in grado di terminare il tutto, temo di fare un lavoro frettoloso: la mia media si è abbassata con gli ultimi esami, ho paura che il giorno della mia laurea, a differenza della triennale, non sarà un giorno di gioia, perchè so di non aver dato il massimo.
Ho cercato di finire per inerzia, non ne potevo più, e non con reale impegno e passione.
Il fatto è che ho sempre affrontato lo studio con grande serietà, e questo per me rappresenta un fallimento.
So che ora come ora non c'è molto da fare se non impegnarmi con la tesi, vorrei solo riuscire a mettere ordine nei miei pensieri.
Ormai è da due anni che vivo malissimo, dormo male, ci penso continuamente e piango.
Vorrei ritrovare la serenità, ma mi sembra impossibile.
sono una studentessa di 25 anni e sono in piena crisi.
Ad aprile 2018 mi sono laureata alla triennale in lingue ed ero davvero felice e soddisfatta del risultato.
A ottobre 2017 avevo già iniziato a frequentare i corsi della magistrale, per non perdere troppo tempo, ma quando è arrivato il momento di dare gli esami nella sessione estiva sono andata nel panico: mi sentivo stanca, demotivata, non volevo affrontare di nuovo l'ansia degli esami.
Oltre a ciò, in quel periodo mi sono lasciata col mio ragazzo e questo ha contribuito a stravolgere la mia tranquillità emotiva.
I miei genitori hanno capito la situazione e mi hanno detto di prendermi una pausa, cosa che ho fatto.
In seguito ho ripreso a dare esami, ma non sono stata più la stessa.
Ho dato alcuni esami con buoni risultati, ma a un certo punto ho cominciato a rimandare perchè nonostante mi mettessi di impegno non riuscivo ad essere preparata, e così non mi presentavo, convinta di poter fare meglio la volta dopo (cosa che non accadeva).
A maggio di quest'anno mi mancavano 4 esami e mi sono imposta di finirli, ma di nuovo ogni volta che tentavo di studiare mi bloccavo: non era questione di pigrizia, mi sentivo indietro rispetto agli altri, stanca, era come se il mio cervello non riuscisse a memorizzare.
Ho stretto i denti e mi sono imposta di provare a farli anche se non mi sentivo troppo preparata.
Sono così riuscita a terminarli, ma non tutti con risultati soddisfacenti.
E così al momento di fare la tesi mi sono sentita stravolta, infelice e demotivata.
Ho cominciato a scriverla, perchè vorrei riuscire a laurearmi a novembre.
Ora però sono nel panico perchè non sono sicura di essere in grado di terminare il tutto, temo di fare un lavoro frettoloso: la mia media si è abbassata con gli ultimi esami, ho paura che il giorno della mia laurea, a differenza della triennale, non sarà un giorno di gioia, perchè so di non aver dato il massimo.
Ho cercato di finire per inerzia, non ne potevo più, e non con reale impegno e passione.
Il fatto è che ho sempre affrontato lo studio con grande serietà, e questo per me rappresenta un fallimento.
So che ora come ora non c'è molto da fare se non impegnarmi con la tesi, vorrei solo riuscire a mettere ordine nei miei pensieri.
Ormai è da due anni che vivo malissimo, dormo male, ci penso continuamente e piango.
Vorrei ritrovare la serenità, ma mi sembra impossibile.
[#1]
Buongiorno,
il punto che più mi ha colpito nella sua richiesta è quel: "...non sono stata più la stessa".
Per aiutarla, sarebbe meglio valutare la situazione studi nell'ambito più vasto delle preoccupazioni, ambizioni e priorità che danno un senso e una direzione alla sua vita, oggi.
Credo che abbia già dimostrato a se stessa ed agli altri, più di una volta, di saper gestire le proprie difficoltà e di saperle superare. Stavolta l'orizzonte è forse un po' più confuso, perché si trova oltre le mura, ruvide ma in fondo rassicuranti, dell'Università.
Magari non si tratta, dunque, di tornare a essere la persona "di prima", ma di disegnare una donna nuova. Può essere un percorso impegnativo, difficile da immaginare, ma allo stesso tempo molto creativo ed affascinante.
Ho l'impressione che possa riuscire presto a mettere ordine nei suoi pensieri. In fondo, che cosa le impedisce di diventare, giorno per giorno, la persona che vuole essere?
Un cordiale saluto,
EC
il punto che più mi ha colpito nella sua richiesta è quel: "...non sono stata più la stessa".
Per aiutarla, sarebbe meglio valutare la situazione studi nell'ambito più vasto delle preoccupazioni, ambizioni e priorità che danno un senso e una direzione alla sua vita, oggi.
Credo che abbia già dimostrato a se stessa ed agli altri, più di una volta, di saper gestire le proprie difficoltà e di saperle superare. Stavolta l'orizzonte è forse un po' più confuso, perché si trova oltre le mura, ruvide ma in fondo rassicuranti, dell'Università.
Magari non si tratta, dunque, di tornare a essere la persona "di prima", ma di disegnare una donna nuova. Può essere un percorso impegnativo, difficile da immaginare, ma allo stesso tempo molto creativo ed affascinante.
Ho l'impressione che possa riuscire presto a mettere ordine nei suoi pensieri. In fondo, che cosa le impedisce di diventare, giorno per giorno, la persona che vuole essere?
Un cordiale saluto,
EC
Enrico Cazzolino
Psicologo Psicoterapeuta
www.consulentepsicologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 802 visite dal 23/09/2020.
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