Termine della psicoterapia-ritorno ansia
Buongiorno,
sono una donna di 31 anni, convivo serena da 5 anni e ho terminato la mia psicoterapia da circa un anno,in accordo con la mia doctor, dopo 7 anni di percorso, durante il quale ho trovato la consapevolezza di soffrire di sindrome di abbandono, sono riuscita a riconoscerla in tutta quella ansia che mi scatenava durante le mie relazioni amorose. Al termine della psicoterapia, nei miei alti e bassi, dove ho sentito davvero la mancanza della sicurezza che mi dava la mia seduta, sono comunque andata avanti da sola, facendo leva sulla mia forza e sul mio orgoglio. Più e passato il tempo però, più certe ansie sono tornate a bussare alla porta della mmia testolina, e nonostante non cada nel panico però mi creano insicurezza...non ho mai creduto che le mie paure svanissero ma credevo di aver imparato a gestirle talmente bene da non dover temerle più. Ora invece mi ritrovo a mettere in discussione 7 anni di percorso, vista la mia poca capacità do gestione....e mi chiedo: non è che ti manca così tanto la tua psicoterapia e psicoterapeuta da reinventarti tutti i tuoi bei sintomi e paranoie che ti permetterebbero di tornare nell'isola felice? E' possibile una dipendenza da psicoterapia o ho sbagliato tipo di percorso?
grazie
sono una donna di 31 anni, convivo serena da 5 anni e ho terminato la mia psicoterapia da circa un anno,in accordo con la mia doctor, dopo 7 anni di percorso, durante il quale ho trovato la consapevolezza di soffrire di sindrome di abbandono, sono riuscita a riconoscerla in tutta quella ansia che mi scatenava durante le mie relazioni amorose. Al termine della psicoterapia, nei miei alti e bassi, dove ho sentito davvero la mancanza della sicurezza che mi dava la mia seduta, sono comunque andata avanti da sola, facendo leva sulla mia forza e sul mio orgoglio. Più e passato il tempo però, più certe ansie sono tornate a bussare alla porta della mmia testolina, e nonostante non cada nel panico però mi creano insicurezza...non ho mai creduto che le mie paure svanissero ma credevo di aver imparato a gestirle talmente bene da non dover temerle più. Ora invece mi ritrovo a mettere in discussione 7 anni di percorso, vista la mia poca capacità do gestione....e mi chiedo: non è che ti manca così tanto la tua psicoterapia e psicoterapeuta da reinventarti tutti i tuoi bei sintomi e paranoie che ti permetterebbero di tornare nell'isola felice? E' possibile una dipendenza da psicoterapia o ho sbagliato tipo di percorso?
grazie
[#1]
Gentile ragazza, 7 anni di terapia (presumo analitica)le hanno dato sicuramente una maggiore consapevolezza delle sue dinamiche profonde. Tuttavia forse è il momento di affrontare le sue ansie sotto l'aspetto prettamente comportamentale, ossia attraverso l'apprendimento di teterminate strategie atte a controllarle ed eliminarle. Capita che nonostante una presa di consapevolezza del loro significato, la loro origine ecc, si continui a metter in atto una serie di comportmenti, seppur superficiali, in grado di reiterarle ed esse si ripresentano indipendentemente dal loro significato profondo. Una terapia breve orientata su questo aspetto potrebbe essere di aiuto.
cordialmente
cordialmente
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile ragazza, anche se non posso sapere se nel suo caso si tratti davvero di questo, la dipendenza da psicoterapia è una cosa che a volte si verifica effettivamente. Dovrebbe essere responsabilità del terapeuta evitare che ciò avvenga, ma purtroppo non sempre è così.
Se il suo è un problema legato all'ansia le suggerisco di rivolgersi a un collega specializzato in un approccio terapeutico breve. Può leggere quest'articolo per informarsi:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
Cordiali saluti
Se il suo è un problema legato all'ansia le suggerisco di rivolgersi a un collega specializzato in un approccio terapeutico breve. Può leggere quest'articolo per informarsi:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Gentile signora, a volte capita che poco prima di chiudere un percorso terapeutico, tutti i sintomi per cui si ha intrapreso una terapia, ritornino con tutta la loro carica di ansie e angosce. Cosi' come capita spesso che i sintomi scompaiano rapidamente dopo i primi mesi di psicoterapia. Quando succede alla fine, è una modo per dire a se stessi che da soli non si puo',che si ha ancora bisogno della terapia, ma anche un modo per manifestare affetto e attamento al/alla terapeuta.
Se il percorso ha funzionato, se si sono elaborati i desideri di dipendenza, la paura dell'abbandono,l'impossibilità di amare per paura di essere dipendenti, in genere i sintomi scompaiono rapidamente, e la persona ne sorride. Certo non si riesce e non si vuole valutare la sua psicoterapia, nella sua richiesta mi pare pero'di intravedere una contraddizione: avere sperimentato la terapia come "un'isola felice" (per cui si capirebbe il ritorno sintomatico) ma averla percepita a volte come un luogo che non offre sicurezza ed ha dovuto imparare a farcela da sola...se ritiene che il suo percorso le abbia dato buoni risultati, forse è il caso di prolungare di qualche seduta; se viceversa ritiene di aver preso molto poco, credo che sia il caso di cambiare. Sette anni sono tantissimi e sono sufficienti nella maggior parte dei casi,non solo per il superamento dei sintomi ma per ritrovarsi, alla fine del percorso, molto diversi da come si è iniziato.
Cordiali saluti.
Dott.ssa M.Caruso
www.mirellacaruso.it
Se il percorso ha funzionato, se si sono elaborati i desideri di dipendenza, la paura dell'abbandono,l'impossibilità di amare per paura di essere dipendenti, in genere i sintomi scompaiono rapidamente, e la persona ne sorride. Certo non si riesce e non si vuole valutare la sua psicoterapia, nella sua richiesta mi pare pero'di intravedere una contraddizione: avere sperimentato la terapia come "un'isola felice" (per cui si capirebbe il ritorno sintomatico) ma averla percepita a volte come un luogo che non offre sicurezza ed ha dovuto imparare a farcela da sola...se ritiene che il suo percorso le abbia dato buoni risultati, forse è il caso di prolungare di qualche seduta; se viceversa ritiene di aver preso molto poco, credo che sia il caso di cambiare. Sette anni sono tantissimi e sono sufficienti nella maggior parte dei casi,non solo per il superamento dei sintomi ma per ritrovarsi, alla fine del percorso, molto diversi da come si è iniziato.
Cordiali saluti.
Dott.ssa M.Caruso
www.mirellacaruso.it
Dr.ssa Mirella Caruso www.mirellacaruso.it
Milano: via A. Stradivari, 6.
Bologna: via Malvolta, 3.
[#4]
Gentile Utente,
probabilmente il lungo percorso di cui ci ha parlato le è servito per molto, ma non per tutto. Infatti questi approcci difficilmente ottengono risultati definitivi nel trattamento dell'ansia, cosa che invece succede attraverso una psicoterapia di tipo cognitivo comportamentale.
Personalmente non so se consigliarle di iniziare questo tipo di lavoro adesso, dopo tutti questi anni di terapia. Forse aspetterei qualche mese, non è detto che i sintomi non possano scomparire e tornare da dove sono venuti.
Nel frattempo le posso consigliare di leggere questo articolo sull'ansia, per capire almeno di cosa si tratta
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
probabilmente il lungo percorso di cui ci ha parlato le è servito per molto, ma non per tutto. Infatti questi approcci difficilmente ottengono risultati definitivi nel trattamento dell'ansia, cosa che invece succede attraverso una psicoterapia di tipo cognitivo comportamentale.
Personalmente non so se consigliarle di iniziare questo tipo di lavoro adesso, dopo tutti questi anni di terapia. Forse aspetterei qualche mese, non è detto che i sintomi non possano scomparire e tornare da dove sono venuti.
Nel frattempo le posso consigliare di leggere questo articolo sull'ansia, per capire almeno di cosa si tratta
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#5]
Utente
Vi ringrazio per i vostri consigli,
in 7 anni sono cambiata molto, da piccola e spaesata sono diventata adulta e più sicura. Ma il trovarmi a fare i conti con le mie ansie passate, a un anno dal termine di 7 anni di lavoro mi ha demotivato molto. Per ora mi maca la voglia di cominciare un altro e nuovo genere di psicoterapia breve o lunga che sia...attenderò..e quando ne avro la forza ne riparlerò con la mia terapista.
Le vostre opinioni e i vostri link mi hanno dato modo di vedere che ci sono altre strade da percorrere se rimanessi soddifatta...grazie mille
in 7 anni sono cambiata molto, da piccola e spaesata sono diventata adulta e più sicura. Ma il trovarmi a fare i conti con le mie ansie passate, a un anno dal termine di 7 anni di lavoro mi ha demotivato molto. Per ora mi maca la voglia di cominciare un altro e nuovo genere di psicoterapia breve o lunga che sia...attenderò..e quando ne avro la forza ne riparlerò con la mia terapista.
Le vostre opinioni e i vostri link mi hanno dato modo di vedere che ci sono altre strade da percorrere se rimanessi soddifatta...grazie mille
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 6.6k visite dal 16/04/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.