Ossessioni, ipocondria, ansia
Buonasera,
Sono una ragazza di 27 e soffro di disturbi ossessivi e ansia da quando ero bambina.
Ricordo perfettamente che alle elementari ero convinta di aver avuto approcci intimi con una persona che lavorava nella scuola e temevo fortemente che mia madre lo avrebbe scoperto e mi avrebbe colpevolizzata e punita per aver provocato questa persona, come se lo avessi potuto istigare.
Ovviamente tutto accadeva nella mia testa e niente di tutto ciò era accaduto ma avevo questo dubbio e non sapevo distinguere all’epoca se fosse davvero successo o no.
Vivevo nel terrore di fare qualcosa di sbagliato e di essere punita dai miei genitori.
Sono stata portata da uno psicologo ma non ho ricevuto nessuna diagnosi.
Dopo un breve periodo di relativo benessere durante l’adolescenza, adesso, ormai adulta la situazione è diventata incoercibile.
Vivo una vita molto frenetica a causa dei miei impegni lavorativi e di studio che mi occupano tutta la giornata è quindi mi sento gravata dal peso di grandi responsabilità a cui non riesco ad adempiere in maniera ottimale a causa dei miei disagi.
Quando cammino per strada eseguo un rituale girandomi in continuazione per accertarmi di non aver urtato qualcuno involontariamente, con la macchina una tragedia, il dubbio perenne di aver investito qualcuno.
Quando chiudo la porta dell’ufficio ricontrollo mille volte e nonostante ciò resto col dubbio.
Ho paura di contagiarmi con qualche brutta malattia massacrando la mente con elucubrazioni di ogni tipo, oppure prendo mille accorgimenti per evitare di espormi a situazioni potenzialmente dannose (aria condizionata ecc...).
In pratica il nocciolo del discorso è che sento come se stia per succedere sempre qualcosa che mi faccia saltare i miei piani, come se meritassi degli accidenti o delle punizioni.
Ad esempio se organizzo qualcosa di piacevole vivo nel timore che succeda qualcosa per cui io non possa poi parteciparvi (soprattutto che mi ammali improvvisamente) e sto con questa angoscia finché non arriva quel giorno esponendomi il meno possibile a potenziali rischi per la salute.
Faccio una fatica estenuante per mantenere il mio corpo in salute e in forma, sottoponendomi ad allenamenti intensi e mangiando sano il più possibile.
Se per imprevisti o malanni non posso allenarmi oppure si prospetta una cena fuori mi sento male, e comincio ad avere una percezione del mio corpo fastidiosa come se fossi improvvisamente ingrassata 100 chili e fatico ad entrarci in contatto e a prendermene cura, come se non mi sentissi apposto.
Ho un rapporto molto difficile con mia madre, sento sempre il suo giudizio che mi perseguita come un’ombra e mi immagino mentalmente i suoi rimproveri quando ho paura di fare un passo falso (ad es.
Ecco vedi, ti è successo questo perché sei così...).
Infine ho un’ossessione maniacale per i dettagli, non mi sento mai del tutto apposto e mi vedo inaccettabile per un capello fuori posto.
Sono mentalmente molto stanca e non riesco a sfruttare a pieno le mie capacità.
Sono una ragazza di 27 e soffro di disturbi ossessivi e ansia da quando ero bambina.
Ricordo perfettamente che alle elementari ero convinta di aver avuto approcci intimi con una persona che lavorava nella scuola e temevo fortemente che mia madre lo avrebbe scoperto e mi avrebbe colpevolizzata e punita per aver provocato questa persona, come se lo avessi potuto istigare.
Ovviamente tutto accadeva nella mia testa e niente di tutto ciò era accaduto ma avevo questo dubbio e non sapevo distinguere all’epoca se fosse davvero successo o no.
Vivevo nel terrore di fare qualcosa di sbagliato e di essere punita dai miei genitori.
Sono stata portata da uno psicologo ma non ho ricevuto nessuna diagnosi.
Dopo un breve periodo di relativo benessere durante l’adolescenza, adesso, ormai adulta la situazione è diventata incoercibile.
Vivo una vita molto frenetica a causa dei miei impegni lavorativi e di studio che mi occupano tutta la giornata è quindi mi sento gravata dal peso di grandi responsabilità a cui non riesco ad adempiere in maniera ottimale a causa dei miei disagi.
Quando cammino per strada eseguo un rituale girandomi in continuazione per accertarmi di non aver urtato qualcuno involontariamente, con la macchina una tragedia, il dubbio perenne di aver investito qualcuno.
Quando chiudo la porta dell’ufficio ricontrollo mille volte e nonostante ciò resto col dubbio.
Ho paura di contagiarmi con qualche brutta malattia massacrando la mente con elucubrazioni di ogni tipo, oppure prendo mille accorgimenti per evitare di espormi a situazioni potenzialmente dannose (aria condizionata ecc...).
In pratica il nocciolo del discorso è che sento come se stia per succedere sempre qualcosa che mi faccia saltare i miei piani, come se meritassi degli accidenti o delle punizioni.
Ad esempio se organizzo qualcosa di piacevole vivo nel timore che succeda qualcosa per cui io non possa poi parteciparvi (soprattutto che mi ammali improvvisamente) e sto con questa angoscia finché non arriva quel giorno esponendomi il meno possibile a potenziali rischi per la salute.
Faccio una fatica estenuante per mantenere il mio corpo in salute e in forma, sottoponendomi ad allenamenti intensi e mangiando sano il più possibile.
Se per imprevisti o malanni non posso allenarmi oppure si prospetta una cena fuori mi sento male, e comincio ad avere una percezione del mio corpo fastidiosa come se fossi improvvisamente ingrassata 100 chili e fatico ad entrarci in contatto e a prendermene cura, come se non mi sentissi apposto.
Ho un rapporto molto difficile con mia madre, sento sempre il suo giudizio che mi perseguita come un’ombra e mi immagino mentalmente i suoi rimproveri quando ho paura di fare un passo falso (ad es.
Ecco vedi, ti è successo questo perché sei così...).
Infine ho un’ossessione maniacale per i dettagli, non mi sento mai del tutto apposto e mi vedo inaccettabile per un capello fuori posto.
Sono mentalmente molto stanca e non riesco a sfruttare a pieno le mie capacità.
[#1]
Cara scrittrice
La sintomatologia da lei descritta le sta invadendo tutti i campi della vita.
Oltretutto nella sua situazione, un rituale avrà sempre meno un effetto calmante, portandola ad aumentare il numero e la quantità di volte da svolgere rituali di qualsiasi tipo (lei afferma che ha il bisogno di chiudere più volte la porta senza essere sicura di averlo fatto).
Avendo esperienza con questo tipo di patologie l'evoluzione non è di certo delle più rassicuranti.
Detto ciò, questo tipo di difficoltà possono essere affrontate positivamente con un percorso di psicoterapia breve ad approccio strategico, ma le suggerisco di farlo rapidamente, proprio per non aggravare ulteriormente la situazione.
Cordialmente Dottor Fabiano
La sintomatologia da lei descritta le sta invadendo tutti i campi della vita.
Oltretutto nella sua situazione, un rituale avrà sempre meno un effetto calmante, portandola ad aumentare il numero e la quantità di volte da svolgere rituali di qualsiasi tipo (lei afferma che ha il bisogno di chiudere più volte la porta senza essere sicura di averlo fatto).
Avendo esperienza con questo tipo di patologie l'evoluzione non è di certo delle più rassicuranti.
Detto ciò, questo tipo di difficoltà possono essere affrontate positivamente con un percorso di psicoterapia breve ad approccio strategico, ma le suggerisco di farlo rapidamente, proprio per non aggravare ulteriormente la situazione.
Cordialmente Dottor Fabiano
Cordialmente
Dr. Gianfranco Fabiano
Specializzando in Psicoterapia Breve strategica
3407617782
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 21/09/2020.
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