Cacciata via da un ragazzo e abbandonata
Gentili Dottori, mi è capitato di conoscere un ragazzo tramite social, di solito non rispondo perché non amo iniziare a conoscere qualcuno con questi metodi, ma questa volta ho voluto tentare.
Ci sentiamo da febbraio in modo scostante, mi ha proposto più volte di andare nella sua città a un'ora di distanza da me e di andare a casa sua, io ovviamente ho detto di no perché non mi sembrava il caso visto che non lo conosco e amo la cavalleria, oltretutto ho esperienza nulla con i fidanzamenti quindi sono molto diffidente.
Arriviamo ad agosto e lui mi propone di venire da me, e ogni volta trova scuse a qualche ora prima dall'appuntamento.
Io decido comunque di perdonarlo e ci continuiamo a sentire, non mi cerca tutti i giorni sparisce per 3-4 giorni come sempre finché non mi trovo con i miei amici ad uscire nella sua città, lo avviso e ci vediamo giusto per conoscerci.
Tutto va bene finché non sparisce di nuovo, lo contatto io per più volte finché non passano due settimane.
Mi ritrovo nuovamente nella sua città e lo avviso che questa volta sarei stata tutta la serata con lui.
Arrivo, invece di venirmi a prendere mi manda la posizione di casa sua, la cosa strana è che ho provato una forte sensazione di pericolo.
completamente irritata gli dico di scendere e di andare in macchina a farci un giro, lui mi risponde che trova tutto questo un atteggiamento da 15enne, mi scansa quando cerco di abbracciarlo, non parla per tutta la sera e mi dice che gli avevo creato un'aspettativa che sarei salita sopra da lui, che lo faccio sentire un maniaco perché rifiuto di salire, ma io in realtà più volte avevo detto che non salgo sopra casa dei ragazzi.
Mi caccia e mi dice che non mi avrebbe accompagnata dai miei amici, infatti mi abbandona, sale sopra casa sua senza preoccuparsi di me, me la sono vista da sola e sono passata per quartieri poco raccomandati, mi sono anche persa ma me la sono cavata.
Ora, temo di aver sbagliato io ancora ho fatto intendere in qualche modo di voler andare oltre nonostante gli abbia detto che non sarei salita sopra casa sua finché non lo avessi conosciuto bene.
Inoltre, non so se è un'ottica sbagliata, ma penso che una ragazza anche poco prima di spingersi oltre possa sempre tirarsi indietro e non dovrebbe sentirsi in colpa per questo.
Vorrei un vostro parere se possibile.
Grazie.
Ci sentiamo da febbraio in modo scostante, mi ha proposto più volte di andare nella sua città a un'ora di distanza da me e di andare a casa sua, io ovviamente ho detto di no perché non mi sembrava il caso visto che non lo conosco e amo la cavalleria, oltretutto ho esperienza nulla con i fidanzamenti quindi sono molto diffidente.
Arriviamo ad agosto e lui mi propone di venire da me, e ogni volta trova scuse a qualche ora prima dall'appuntamento.
Io decido comunque di perdonarlo e ci continuiamo a sentire, non mi cerca tutti i giorni sparisce per 3-4 giorni come sempre finché non mi trovo con i miei amici ad uscire nella sua città, lo avviso e ci vediamo giusto per conoscerci.
Tutto va bene finché non sparisce di nuovo, lo contatto io per più volte finché non passano due settimane.
Mi ritrovo nuovamente nella sua città e lo avviso che questa volta sarei stata tutta la serata con lui.
Arrivo, invece di venirmi a prendere mi manda la posizione di casa sua, la cosa strana è che ho provato una forte sensazione di pericolo.
completamente irritata gli dico di scendere e di andare in macchina a farci un giro, lui mi risponde che trova tutto questo un atteggiamento da 15enne, mi scansa quando cerco di abbracciarlo, non parla per tutta la sera e mi dice che gli avevo creato un'aspettativa che sarei salita sopra da lui, che lo faccio sentire un maniaco perché rifiuto di salire, ma io in realtà più volte avevo detto che non salgo sopra casa dei ragazzi.
Mi caccia e mi dice che non mi avrebbe accompagnata dai miei amici, infatti mi abbandona, sale sopra casa sua senza preoccuparsi di me, me la sono vista da sola e sono passata per quartieri poco raccomandati, mi sono anche persa ma me la sono cavata.
Ora, temo di aver sbagliato io ancora ho fatto intendere in qualche modo di voler andare oltre nonostante gli abbia detto che non sarei salita sopra casa sua finché non lo avessi conosciuto bene.
Inoltre, non so se è un'ottica sbagliata, ma penso che una ragazza anche poco prima di spingersi oltre possa sempre tirarsi indietro e non dovrebbe sentirsi in colpa per questo.
Vorrei un vostro parere se possibile.
Grazie.
[#1]
Gentile utente,
perchè salire in casa di un ragazzo che nemmeno conosce se non dai social
e che Le ha fatto capire le proprie intenzioni?
Se Lei ha le stesse intenzioni sale, altrimenti no; ma senza timore di "aver sbagliato".
Il ragazzo sparisce e ricompare,
Le dà buca all'ultimo negli accordi presi,
si dimostra poco gentile e poco sollecito.
Cos'ha perchè Lei lo debba cercare ancora?
Non è poi l'unico al mondo.
In realtà la situazione ed il Suo personale punto di vista risultano scarsamente comprensibili dal Suo racconto.
Se può aggiungere dell'altro ...
Dott. Brunialti
perchè salire in casa di un ragazzo che nemmeno conosce se non dai social
e che Le ha fatto capire le proprie intenzioni?
Se Lei ha le stesse intenzioni sale, altrimenti no; ma senza timore di "aver sbagliato".
Il ragazzo sparisce e ricompare,
Le dà buca all'ultimo negli accordi presi,
si dimostra poco gentile e poco sollecito.
Cos'ha perchè Lei lo debba cercare ancora?
Non è poi l'unico al mondo.
In realtà la situazione ed il Suo personale punto di vista risultano scarsamente comprensibili dal Suo racconto.
Se può aggiungere dell'altro ...
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Gentile Dottoressa la ringrazio per avermi risposto. Non vi erano state allusioni, a parte pizzicarsi ogni tanto tramite messaggi io ero stata chiara sul non voler andare sopra casa sua e che sono una che preferisce aspettare prima di andare oltre. L'ho abbracciato più volte per poi essere respinta perché per lui l'unica cosa che avremmo dovuto fare era salire sopra casa sua. Anche in passato gli avevo detto di uscire semplicemente fuori a bere qualcosa, glielo avrò ripetuto dieci volte ma lui probabilmente non mi ha ascoltata. Anche lui ha ammesso quella sera che ero stata abbastanza chiara sul fatto che non volessi fare nulla, eppure voleva che salissi sopra casa sua lo stesso. Rifiutando il suo invito dice che lo faccio sentire un maniaco (ragionamento assurdo visto che non salirei mai in macchina e neanche ci scambierei una parola se lo reputassi tale) ho riferito che non era un suo limite, ma un mio perché sono diffidente e sinceramente ero in una città che non conoscevo, a un'ora dal mio paese da sola, ho commesso un errore a non voler rischiare? Sarei dovuta salire e nel caso in cui ci avesse provato avrei dovuto allontanarlo? Questi sono i dubbi che mi assillano. Riguardo al non accompagnarmi almeno per sapermi al sicuro è la cosa che più mi ha turbata dei suoi modi, non penso che una ragazza meriti un trattamento del genere a prescindere dall'esito di una serata.
[#5]
Gentile utente,
qui non si trattava affatto di un fidanzamento,
situazione di cui si dichiara inesperta.
Si trattava in realtà
- sulla base di quanto Lei ci dice -
di una conoscenza unicamente online che dava adito a differenti "uscite" per ciascuno di Voi due:
lui per portarLa a casa propria,
Lei per conoscerlo meglio.
Questa discrepanza ha prodotto frutti differenti:
- Lei è ancora qui a pensarci, nonostante lui non sia venuto ad accoglieLa, né a riaccompagnarLa dai Sui amici,
- e lui? si ricorda ancora il Suo nome?
Dalla lettura di tutto ciò si nota una certa Sua ingenuità in rapporto alla Sua età anagrafica
rispetto alle situazioni affettive,
ingenuità che forse può metterLa anche in situazioni di pericolo o poco raccomandabili.
Le consiglio qualche collequio presso una Psicologa, magari quella del Consultorio (gratuito).
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
qui non si trattava affatto di un fidanzamento,
situazione di cui si dichiara inesperta.
Si trattava in realtà
- sulla base di quanto Lei ci dice -
di una conoscenza unicamente online che dava adito a differenti "uscite" per ciascuno di Voi due:
lui per portarLa a casa propria,
Lei per conoscerlo meglio.
Questa discrepanza ha prodotto frutti differenti:
- Lei è ancora qui a pensarci, nonostante lui non sia venuto ad accoglieLa, né a riaccompagnarLa dai Sui amici,
- e lui? si ricorda ancora il Suo nome?
Dalla lettura di tutto ciò si nota una certa Sua ingenuità in rapporto alla Sua età anagrafica
rispetto alle situazioni affettive,
ingenuità che forse può metterLa anche in situazioni di pericolo o poco raccomandabili.
Le consiglio qualche collequio presso una Psicologa, magari quella del Consultorio (gratuito).
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
[#6]
Utente
Dottoressa, amo la sua schiettezza, davvero! Devo smettere di credere di essere io quella sbagliata, penso di meritare una persona che tenga a me, che mi lasci emozioni positive,non di certo una persona che mi devasti. Sicuramente mi rivolgerò alla psicologa della mia università perché a differenza delle altre frequentazioni avute, questa non sto riuscendo a superarla. La ringrazio di cuore.
[#7]
Gentile utente,
In effetti la schiettezza che Lei ha evidenziato
o viene apprezzata in quanto non gira attorno alla questione,
oppure, per il fatto di illuminare certi oscuri meccanismi, impaurisce.
Le Sue conclusioni mi sembrano molto pertinenti.
La Psicologa dell'Università può sicuramente rappresentare una buona ipotesi di approfondimento della questione posta qui.
Ho avuto l'impressione infatti che la Sua autostima nei confronti delle situazioni affettivo-sessuali non sia proprio alle stelle ... e che dunque si senta responsabile anche di taluni eventi che dipendono da altri.
E che quindi non riesca a "lasciarli andare".
Le auguro un percorso psy produttivo.
Gradito l'apprezzamento.
Saluti cari.
Dott. Brunialti
In effetti la schiettezza che Lei ha evidenziato
o viene apprezzata in quanto non gira attorno alla questione,
oppure, per il fatto di illuminare certi oscuri meccanismi, impaurisce.
Le Sue conclusioni mi sembrano molto pertinenti.
La Psicologa dell'Università può sicuramente rappresentare una buona ipotesi di approfondimento della questione posta qui.
Ho avuto l'impressione infatti che la Sua autostima nei confronti delle situazioni affettivo-sessuali non sia proprio alle stelle ... e che dunque si senta responsabile anche di taluni eventi che dipendono da altri.
E che quindi non riesca a "lasciarli andare".
Le auguro un percorso psy produttivo.
Gradito l'apprezzamento.
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.3k visite dal 20/09/2020.
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