Il mio compagno mi ha lasciata per una donna più grande di 13 anni
Buongiorno, relazione tra coetanei di 5 anni con convivenza, per me era l'uomo perfetto, lo amavo e viceversa.
Nell'ultimo anno lui è riuscito a fare carriera ed affermarsi in un ruolo di comando come da suo desiderio mentre io ero sul momento disoccupata ma ho contribuito ad aiutarlo nello scrivere, nel parlare, nel modo di porsi ed a spronarlo considerato che ha differenza sua ho ricevuto un'ottima istruzione.
Da un po' la sfera sessuale si era raffreddata forse per la stanchezza e stress lavorativo e lui era molto più nervoso nei miei confronti ed anche io, mi diceva che non si sentiva amato come una volta, si sentiva criticato, non benvoluto e che la mia personalità forte creava in lui disagio ed insicurezza.
Io sono una persona aperta al dialogo ed ho sempre chiesto se questo problema avesse potuto intaccare la nostra relazione che non aveva mai attraversato crisi e lui minimizzava dicendomi che non era questo il caso.
Non appena ha ricevuto il ruolo tanto desiderato mi ha chiesto una pausa di riflessione ed io sono rimasta spiazzata e sgomenta ma è rimasto a casa (di mia proprietà) trattandomi come un soprammobile fino a che io, dopo un ennesimo episodio dubbio, l'ho buttato fuori di casa.
In questa sua ascesa lavorativa ha fatto capolino colei che adesso è la sua "CAPA", una donna di 44 anni, bruttina, divorziata con 3 figli della quale lui parlava continuamente con ammirazione.
So per certo che loro hanno una relazione anche se lui nega scaricando tutte le colpe della fine del nostro rapporto su di me, mi ha descritta come una strega coercitiva, un'immatura ecc e perché mi sono ribellata a questo suo attacco accusandolo di avere una tresca allora con cattiveria mi ha detto che io ho troppe aspettative dalle persone, che lui non ha fiducia in me, che mi augura di trovare uno che mi prenda davvero in giro e che il tempo mi porterà a chiedergli scusa per questo affronto poiché lui si sente una persona onesta e colma d'integrità morale.
La cosa che mi addolora tanto è ricevere tutta questa cattiveria gratuita e questo atteggiamento così disonesto tanto da dipingere me come la carnefice e lui la vittima soltanto per uscirne pulito agli occhi di non so chi.
Tutto questo lui lo fa con un candore ed una faccia d'angelo disarmanti degni di un manager-squalo navigato.
Io sono una ragazza a detta di tutti molto bella, brillante, simpatica, coinvolgente ma nonostante tutto sono comunque divorata dai sensi di colpa, non mi sento all'altezza, non mi sento bella e nè donna anche se non capisco cosa mi manchi.
Mi finisco di domande di cosa lui possa aver trovato in quella donna bruttina, frivola e di poco spessore che è in quel ruolo per rappresentanza (non mi dilungo nel spiegare altro perché entriamo in gineprai politici).
Si è dimostrato in ogni atteggiamento l'opposto di ciò che credevo lui fosse, egoista, bugiardo, arrivista, cinico e queste ombre io non le avevo mai notate.
Qualche consiglio per uscire da questo circolo vizioso mentale?
Nell'ultimo anno lui è riuscito a fare carriera ed affermarsi in un ruolo di comando come da suo desiderio mentre io ero sul momento disoccupata ma ho contribuito ad aiutarlo nello scrivere, nel parlare, nel modo di porsi ed a spronarlo considerato che ha differenza sua ho ricevuto un'ottima istruzione.
Da un po' la sfera sessuale si era raffreddata forse per la stanchezza e stress lavorativo e lui era molto più nervoso nei miei confronti ed anche io, mi diceva che non si sentiva amato come una volta, si sentiva criticato, non benvoluto e che la mia personalità forte creava in lui disagio ed insicurezza.
Io sono una persona aperta al dialogo ed ho sempre chiesto se questo problema avesse potuto intaccare la nostra relazione che non aveva mai attraversato crisi e lui minimizzava dicendomi che non era questo il caso.
Non appena ha ricevuto il ruolo tanto desiderato mi ha chiesto una pausa di riflessione ed io sono rimasta spiazzata e sgomenta ma è rimasto a casa (di mia proprietà) trattandomi come un soprammobile fino a che io, dopo un ennesimo episodio dubbio, l'ho buttato fuori di casa.
In questa sua ascesa lavorativa ha fatto capolino colei che adesso è la sua "CAPA", una donna di 44 anni, bruttina, divorziata con 3 figli della quale lui parlava continuamente con ammirazione.
So per certo che loro hanno una relazione anche se lui nega scaricando tutte le colpe della fine del nostro rapporto su di me, mi ha descritta come una strega coercitiva, un'immatura ecc e perché mi sono ribellata a questo suo attacco accusandolo di avere una tresca allora con cattiveria mi ha detto che io ho troppe aspettative dalle persone, che lui non ha fiducia in me, che mi augura di trovare uno che mi prenda davvero in giro e che il tempo mi porterà a chiedergli scusa per questo affronto poiché lui si sente una persona onesta e colma d'integrità morale.
La cosa che mi addolora tanto è ricevere tutta questa cattiveria gratuita e questo atteggiamento così disonesto tanto da dipingere me come la carnefice e lui la vittima soltanto per uscirne pulito agli occhi di non so chi.
Tutto questo lui lo fa con un candore ed una faccia d'angelo disarmanti degni di un manager-squalo navigato.
Io sono una ragazza a detta di tutti molto bella, brillante, simpatica, coinvolgente ma nonostante tutto sono comunque divorata dai sensi di colpa, non mi sento all'altezza, non mi sento bella e nè donna anche se non capisco cosa mi manchi.
Mi finisco di domande di cosa lui possa aver trovato in quella donna bruttina, frivola e di poco spessore che è in quel ruolo per rappresentanza (non mi dilungo nel spiegare altro perché entriamo in gineprai politici).
Si è dimostrato in ogni atteggiamento l'opposto di ciò che credevo lui fosse, egoista, bugiardo, arrivista, cinico e queste ombre io non le avevo mai notate.
Qualche consiglio per uscire da questo circolo vizioso mentale?
[#1]
Gentile utente,
Dalla anagrafica Lei risulta uomo di 38 anni.
I Suoi Consulti precedenti spaziano dalla propria erezione alla pillola contraccettiva da Lei assunta...
Tenga conto che ogni persona deve avere un proprio account
e che dati incerti o confusi rendono impossibile qualsiasi risposta.
Dott. Brunialti
Dalla anagrafica Lei risulta uomo di 38 anni.
I Suoi Consulti precedenti spaziano dalla propria erezione alla pillola contraccettiva da Lei assunta...
Tenga conto che ogni persona deve avere un proprio account
e che dati incerti o confusi rendono impossibile qualsiasi risposta.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Mi dispiace infatti ho cambiato l'account facendolo a mio nome anche se In passato è stato usato da uno dei miei ex per un problema inserendo i suoi dati. L'iscrizione la facemmo insieme usando il mio indirizzo mail poichè il problema riguardava lui ed anche la coppia. Mi dispiace per il disguido ho provveduto a sistemare tutti i dati.
[#3]
Gentile utente,
non si comprende bene quale sia la domanda.
I fatti riportano la conclusione di una relazione di coppia con convivenza
ed una donna - Lei - che cerca di capirne i motivi,
utilizzando però categorie stereotipate:
l'altra: la bruttina, divorziata con 3 figli, frivola e di poco spessore, ecc.
Lei che ci scrive: generosa nell'aiutarlo ma vittima delle cattiverie di lui, ecc.
lui, il Suo ex compagno: "..l'opposto di ciò che credevo lui fosse.." ecc.
Lei ci chiede come "..uscire da questo circolo vizioso mentale..".
Non Le rimane che elaborare il lutto per la morte di un rapporto, peraltro da tempo senza passione a quanto ci scrive;
evitando di costruirci sopra castelli di carte.
Dott. Brunialti
non si comprende bene quale sia la domanda.
I fatti riportano la conclusione di una relazione di coppia con convivenza
ed una donna - Lei - che cerca di capirne i motivi,
utilizzando però categorie stereotipate:
l'altra: la bruttina, divorziata con 3 figli, frivola e di poco spessore, ecc.
Lei che ci scrive: generosa nell'aiutarlo ma vittima delle cattiverie di lui, ecc.
lui, il Suo ex compagno: "..l'opposto di ciò che credevo lui fosse.." ecc.
Lei ci chiede come "..uscire da questo circolo vizioso mentale..".
Non Le rimane che elaborare il lutto per la morte di un rapporto, peraltro da tempo senza passione a quanto ci scrive;
evitando di costruirci sopra castelli di carte.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.7k visite dal 12/09/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.