Mio fratello e mia sorella non accettano il mio fidanzato

Salve, sono una ragazza di 24 anni, da due anni sono fidanzata con un ragazzo mio coetaneo.
Questo ragazzo proviene da una famiglia non proprio per bene ma lui non ha mai condiviso le idee dei suoi familiari e infatti compiuti i 18 anni è andato via di casa e da allora non ha nessun contatto con la sua famiglia.
Fin dal primo momento del nostro fidanzamento mio fratello non lo ha accettato nonostante non lo conoscesse.
Più volte ho provato a parlargli per capire quale fosse il problema ma mio fratello ha sempre risposto sia a me che a chiunque glielo chiedesse che lui non ha niente contro il mio fidanzato, che non lo conosce e non vuole conoscerlo ne tanto meno accettarlo.

I miei genitori invece lo hanno conosciuto e accettato e hanno un buon rapporto con lui.

Mia sorella all'inizio si era mostrata disponibile a conoscerlo ma mio fratello ha deciso di nn voler parlare più con me e nemmeno con mia sorella perché si è sentito tradito da lei.
Cosi dopo 4 mesi mia sorella ha deciso di non rivolgere più la parola al mio fidanzato in modo da poter riallacciare i rapporti con mio fratello, e così è stato, infatti loro sono sempre più uniti, escono insieme mentre io ormai non vengo più considerata.

Anche mia cognata i primi mesi ha cercato di far ragionare mio fratello ma invano e per evitare continui litigi ha preferito fare come mia sorella e mi ha anche detto che se voglio riallacciare i rapporti con mio fratello devo lasciare il mio fidanzato.

I miei genitori quando hanno saputo che c'erano questi problemi hanno tentato di risolvere ma mio fratello si è sempre tirato indietro e hanno finito per lasciar perdere ma pretendono che quando viene a cena mio fratello debba esserci anche il mio fidanzato.
Questa pretesa ha causato un po di litigi tra me e il mio fidanzato perché si sente mancato di rispetto, ma per compiacermi ha ingoiato il rospo più e più volte ed è sempre stato presente.
In conclusione quando il mio fidanzato si incontra per strada con mio fratello mia cognata o mia sorella non lo salutano, ma quando vengono a cena dai miei fanno finta che sia tutto normale.

Io non riesco più a sopportare questa situazione ne tanto meno il mio fidanzato.
Anche lui ha provato a parlare con mio fratello ma invano.
Ho provato a spiegare ai miei che non è tutto come sembra ma non mi credono e pensano che sia io a voler creare litigi senza reali motivi.
Ci sto male anche perché io e mio fratello abbiamo sempre avuto un bel rapporto e non riesco a capire perché si rifiuta così categoricamente anche di avere un rapporto civile dato che continua a ripetere che non ha nulla contro il mio fidanzato.
Mi sento sola.
Quando siamo a cena tutti insieme non sento più di essere parte della famiglia ma mi sento un'estranea, nessuno mi rivolge la parola a parte i miei genitori.
Anche mia sorella parla con me solo quando mio fratello e mia cognata non sono presenti.


Vi chiedo dei consigli su cosa potrei fare per risolvere questa situazione.
Grazie in anticipo
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
non sapendo i veri motivi di questa chiusura di suo fratello, tra l'altro non condivisa dai suoi genitori, le posso solo suggerire di parlarne con una persona di sua fiducia a cui possa dire tutto, non solo accenni che non chiariscono.
Se questa è una persona conosciuta e stimata anche da suo fratello potrà eventualmente fare da piacere: penso ad un sacerdote, al medico di famiglia se siete in confidenza, un parente autorevole.
Se non avete nessuno con queste caratteristiche non le resta che cercare uno psicologo, il quale potrà valutare i fatti e trovare assieme a lei qualche strategia per superare l'attuale disagio, ed è tenuto al più rigoroso segreto professionale su quello che lei gli confiderà.
Noi da qui non sappiamo quale sia il motivo per cui suo fratello riversa anche sul suo ragazzo la disistima che a quanto pare ha investito la famiglia di lui.
Sarebbe stato bene parlarne a fondo con suo fratello, non per convincerlo, ma per capire la sua posizione.
Dal momento che questa spiegazione non c'è stata, o non è stata convincente, da psicologa posso solo dirle che a volte le persone mantengono un atteggiamento assurdo, doloroso per tutti, "per partito preso", come si suol dire.
In altri termini, prendono sul momento una decisione impulsiva a poi non sanno dire: "Scusami, hai ragione, ho sbagliato".
C'è gente che ha buttato il proprio matrimonio, il rapporto coi figli, la propria vita, per questa incapacità di tornare indietro. Del resto il chiedere scusa, come il saper perdonare, sono prerogative degli animi superiori.
Le faccio tanti auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
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La ringrazio molto per la sua tempestiva risposta.
Cordiali saluti.