Depressione e bassa autostima
Sono una ragazza di 27 anni.
Ho conosciuto e frequentato per un mese un ragazzo di 34 anni a Milano.
Questo ragazzo è in cerca di lavoro (perché ha lasciato il suo).
Per via del Covid non riesce a trovarlo.
Così ha lasciato Milano (forse momentaneamente).
Per oltre un mese ci siamo sentiti con regolarità.
Da parte mia non era cambiato assolutamente nulla.
A metà agosto ho cominciato ad avvertire un certo disinteresse da parte sua, sicché gli ho scritto.
E mi ha detto che questa condizione di incertezza sul suo futuro e il fatto di non sapere se e quando ci rivedremo lo "ammazza" un po' e che quindi non vuole prendersi tutte le mie attenzioni.
Dopo una mia richiesta di chiarimenti molto gentile, ci siamo sentiti e mi ha detto che lui ora non ha la testa, nonostante io sia stata "amorosa" nei suoi confronti.
Sicché mi sono messa in discussione io: gli ho chiesto se sono io ad aver fatto qualcosa o se sono io ad avere qualcosa che non va per lui... in altre parole, se non sono all'altezza.
Lui ovviamente ha detto "No" (ma ancora continuo a distruggermi pensando al fatto di non essere abbastanza).
A fine conversazione mi ha detto "io, però, ancora ti voglio un po' bene" e io ho risposto "io ti voglio bene".
La sera mi ha mandato un messaggio in cui mi ha scritto che era stato bello parlare ancora con me e che era dispiaciuto che io ero stata male per colpa mia e che, al di fuori di tutto, siamo sempre stati in sintonia e ci siamo capiti. Se si vuole chiudere con una persona, sinceramente, credo che non si dicano queste cose... o forse mi sbaglio.
Io in questi giorni non riesco a darmi pace.
Penso che la colpa sia mia perché magari non sono abbastanza e non so come togliermi dalla testa il pensiero di lui, delle emozioni vissute con lui e del fatto che ci siamo trovati bene.
Ed inoltre, ho paura che la sua sia una scusa.
Ho conosciuto e frequentato per un mese un ragazzo di 34 anni a Milano.
Questo ragazzo è in cerca di lavoro (perché ha lasciato il suo).
Per via del Covid non riesce a trovarlo.
Così ha lasciato Milano (forse momentaneamente).
Per oltre un mese ci siamo sentiti con regolarità.
Da parte mia non era cambiato assolutamente nulla.
A metà agosto ho cominciato ad avvertire un certo disinteresse da parte sua, sicché gli ho scritto.
E mi ha detto che questa condizione di incertezza sul suo futuro e il fatto di non sapere se e quando ci rivedremo lo "ammazza" un po' e che quindi non vuole prendersi tutte le mie attenzioni.
Dopo una mia richiesta di chiarimenti molto gentile, ci siamo sentiti e mi ha detto che lui ora non ha la testa, nonostante io sia stata "amorosa" nei suoi confronti.
Sicché mi sono messa in discussione io: gli ho chiesto se sono io ad aver fatto qualcosa o se sono io ad avere qualcosa che non va per lui... in altre parole, se non sono all'altezza.
Lui ovviamente ha detto "No" (ma ancora continuo a distruggermi pensando al fatto di non essere abbastanza).
A fine conversazione mi ha detto "io, però, ancora ti voglio un po' bene" e io ho risposto "io ti voglio bene".
La sera mi ha mandato un messaggio in cui mi ha scritto che era stato bello parlare ancora con me e che era dispiaciuto che io ero stata male per colpa mia e che, al di fuori di tutto, siamo sempre stati in sintonia e ci siamo capiti. Se si vuole chiudere con una persona, sinceramente, credo che non si dicano queste cose... o forse mi sbaglio.
Io in questi giorni non riesco a darmi pace.
Penso che la colpa sia mia perché magari non sono abbastanza e non so come togliermi dalla testa il pensiero di lui, delle emozioni vissute con lui e del fatto che ci siamo trovati bene.
Ed inoltre, ho paura che la sua sia una scusa.
[#1]
Buongiorno,
leggendo le sue parole mi viene immediato chiederle come mai si sente in colpa....
Le cose sono andate così per motivi diversi e non completamente conosciuti..
Per qualche motivo al di fuori del suo controllo e delle sue responsabilità, questo ragazzo sembra non essere più sicuro di voler continuare la relazione . Se poi le sue sono scuse o la verità , il concetto non cambia.
A lei rimane il dispiacere di non poter continuare ad aver un affetto a cui teneva e dovrà piano piano, disinvestire affettivamente. Il tempo farà il proprio lavoro
Queste cose accadono al di la delle proprie responsabilità, ripeto: non se ne faccia una colpa
leggendo le sue parole mi viene immediato chiederle come mai si sente in colpa....
Le cose sono andate così per motivi diversi e non completamente conosciuti..
Per qualche motivo al di fuori del suo controllo e delle sue responsabilità, questo ragazzo sembra non essere più sicuro di voler continuare la relazione . Se poi le sue sono scuse o la verità , il concetto non cambia.
A lei rimane il dispiacere di non poter continuare ad aver un affetto a cui teneva e dovrà piano piano, disinvestire affettivamente. Il tempo farà il proprio lavoro
Queste cose accadono al di la delle proprie responsabilità, ripeto: non se ne faccia una colpa
Dr. Monica Zoni, Psicologa clinica, Milano sud e Skype
zoni.monica@gmail.com cell. 3394939556
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 980 visite dal 07/09/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.