Attacchi di rabbia che non so gestire
Buongiorno,
Sono una ragazza di 24 anni.
Fin da piccola ho avuto degli attacchi di ira invontrollati.
I primi attacchi sono iniziati quando avevo 6 anni e ho iniziato ad andare a scuola.
Quando non riuscivo a fare dei compiti o a ripetere una lezione mi arrabbiavo e iniziavo a urlare contro mio padre o mia madre, a picchiarli o a picchiarmi.
A volte questi attacchi d'ira avvenivano anche per altri motivi e in qualche caso ho urlato anche contro altri bambini che mi prendevano in giro.
Con gli anni ho continuato ad avere degli episodi in cui mi arrabbiavo e urlavo, magari in alcuni casi picchiavo mia mamma, ma sempre per motivi legati allo studio o in situazioni in cui mi offendevo.
In questo momento sto vivendo un periodo per me emotivamente non semplice: ho dei problemi alla schiena, non gravi, ma che mi causano un mal di schiena cronico da alcuni mesi, avevo un lavoro, ma non mi hanno rinnovato e sono delusa.
Ieri sera ho avuto uno dei miei scatti d'ira di fronte ai miei amici.
Mi sono offesa con il mio fidanzato e gli ho urlato dietro di fronte ai nostri amici.
Mi vergogno della sceneggiata che ho fatto, ma non riesco a controllare la mia ira.
Ho paura di rovinarmi la vita a causa dell'ira
Dovrei seguire un percorso con uno psicologo?
Sono una ragazza di 24 anni.
Fin da piccola ho avuto degli attacchi di ira invontrollati.
I primi attacchi sono iniziati quando avevo 6 anni e ho iniziato ad andare a scuola.
Quando non riuscivo a fare dei compiti o a ripetere una lezione mi arrabbiavo e iniziavo a urlare contro mio padre o mia madre, a picchiarli o a picchiarmi.
A volte questi attacchi d'ira avvenivano anche per altri motivi e in qualche caso ho urlato anche contro altri bambini che mi prendevano in giro.
Con gli anni ho continuato ad avere degli episodi in cui mi arrabbiavo e urlavo, magari in alcuni casi picchiavo mia mamma, ma sempre per motivi legati allo studio o in situazioni in cui mi offendevo.
In questo momento sto vivendo un periodo per me emotivamente non semplice: ho dei problemi alla schiena, non gravi, ma che mi causano un mal di schiena cronico da alcuni mesi, avevo un lavoro, ma non mi hanno rinnovato e sono delusa.
Ieri sera ho avuto uno dei miei scatti d'ira di fronte ai miei amici.
Mi sono offesa con il mio fidanzato e gli ho urlato dietro di fronte ai nostri amici.
Mi vergogno della sceneggiata che ho fatto, ma non riesco a controllare la mia ira.
Ho paura di rovinarmi la vita a causa dell'ira
Dovrei seguire un percorso con uno psicologo?
[#1]
Chiedere a specialisti di psicoterapia se è il caso di seguire una psicoterapia a seguito di disagi psichici non può che portare ad una risposta affermativa. Certo sarebbe il caso che Lei impari a controllare i suoi attacchi di ira e risolverli positivamente e la psicoterapia è un ottima strada per raggiungere questo obiettivo. Vorrei però prospettarle una ragione più ampia per rivolgersi ad un terapeuta: consideri i suoi attacchi di ira come un epifenomeno, una punta di iceberg che può nascondere una difficoltà a sentirsi compresa e a farsi comprendere, aspettative non e in generale una insoddisfazione di vita destinata ad aumentare nel tempo se non risolta. Quindi psicoterapia non solo per evitare attacchi imbarazzanti e fuori luogo ma per recuperare una serenità di vita nell'affrontare le difficoltà e le frustrazioni, una fiducia in sè stessa e un autostima che non potranno che farle bene.
Dr. gino aldi
[#2]
Utente
La ringrazio per la riflessione.
Nel consulto mi sono soffermata sull'episodio che mi aveva scosso nell'ultimo periodo.
Sono consapevole della presenza di altri fattori legati alle difficoltà che provo nell'essere accettata dalle altre persone e nell'avere fiducia in me stessa e negli altri. Sensazioni che ho sempre vissuto e che nel corso dell'adolescenza sono peggiorate a causa di un grave problema familiare, ad oggi risolto, che però mi ha condizionato molto e ancora mi condiziona.
Grazie ancora.
Nel consulto mi sono soffermata sull'episodio che mi aveva scosso nell'ultimo periodo.
Sono consapevole della presenza di altri fattori legati alle difficoltà che provo nell'essere accettata dalle altre persone e nell'avere fiducia in me stessa e negli altri. Sensazioni che ho sempre vissuto e che nel corso dell'adolescenza sono peggiorate a causa di un grave problema familiare, ad oggi risolto, che però mi ha condizionato molto e ancora mi condiziona.
Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.4k visite dal 06/09/2020.
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