Paura di essere lasciata

Ciao a tutti, ho 28 anni e sono fidanzata da 13 anni.
La nostra storia è bellissima, molto serena e felice, abbiamo in programma di prendere casa e sposarci da qui a poco, non appena mi sistemo con il lavoro.

Il problema è che 7 mesi fa il mio ragazzo mi ha lasciata per neanche 5 giorni per poter riflettere sulla nostra relazione, se si trattasse di solo affetto o ancora amore.

Dopo 5 giorni è tornato da me dicendosi amarmi e volermi sposare perché quel breve periodo senza di me gli ha confermato di amarmi e voler avere un futuro con me.
Da quel momento lui è tornato come era prima, molto sereno e felice.

Io purtroppo da quel momento non riesco più ad essere me stessa, perché l’ho preso come un tradimento essendo una cosa piovuta dal nulla.

La cosa che mi ha fatto più male è che io non pensavo neanche minimamente che lui avesse qualche dubbio e quindi questo mi porta sempre a dubitare di lui perché penso che non avendolo capito allora, non lo capirei ora.

Il problema sta diventando serio perché ci penso ogni giorno, non riesco a fare nulla, non mi concentro e talvolta li vengono quasi attacchi di panico, piango e ho mal di stomaco forte.

Il tutto accade in un periodo delicato della mia vita, perché purtroppo sto affrontando sfide per il lavoro che lasciano la mia vita nell’incertezza totale.

Provo da qualche anno a superare un concorso difficile, e se non dovessi riuscirci dovrò reinventarmi.

Si mette l’incertezza per il futuro, l’ansia per lui, e non riesco ad affrontare le giornate con calma e serenità, anzi sto decisamente molto male, e non mi era mai capitato essendostata sempre una ragazza molto forte.

Ero la parte predominante della coppia, ora sono diventata quella fragile e totalmente dipendente da lui, faccio tutto in funzione del potrebbe scocciarsi di me.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Ero la parte predominante della coppia
>>>

Forse proprio per questo il ragazzo ha avuto bisogno di provare a se stesso che, in fondo, non era poi così svantaggiato.

Non posso sapere come evolverà la relazione fra voi, ma un suggerimento sempre valido è di imparare a essere flessibili.

"Forte" a volte coincide involontariamente con "rigido", mentre dovrebbe più proficuamente significare "adattabile".

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta, effettivamente è come dice lei, fino a quando non mi ha chiesto una pausa ero forte nel senso di rigida. Molto poco flessibile, ora invece sono cambiata totalmente. È stata la scossa che mi ha fatto capire che quell’atteggiamento rigido non è realmente parte di me, ma era una corazza che avevo assunto nel tempo. Però ora vorrei tanto risolvere questo problema, non vivo la mia relazione serenamente, mi chiedo continuamente se mi ami e se la nostra relazione potrà sopravvivere