Disturbo ossessivo

salve
scrivo per mio figlio (18 anni) da un paio di mesi sembra soffrire di DOC, su sua richiesta l'ho abbiamo accompagnato da una specialista in psicologia, la quale dopo tre incontri ha riferito a mio figlio che il disturbo non è tanto grave in quanto non ci sono compulsioni e che non è passato molto tempo dalla comparsa del sintomo, il fatto riesce a svolgere normalmente tutte le attivita giornaliere, su questo posso anche io confermarlo, dovrebbe guarire in pochi mesi, inoltre il disturbo si presenta a detta di mio figlio per un 30% della giornata, faccio presente che la psicologa ha spostato gli incontri da settimanale a quindicinale, sarei felice se qualcun altro potrebbe dirmi se un disturbo ossessivo come quello di mio figlio potrebbe essere non grave e di facile guarigione se preso in tempo ma soprattutto con fattiva collaborazione di mio figlio, sono cosciente del fatto che senza visitare il paziente è difficile esprimersi per cui se non potete capisco benissimo, faccio questa richiesta perche cio che gli è stato detto a mio figlio mi solleva tanto e mi farebbe piacere una conferma
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Dr. Gino Aldi Psicoterapeuta, Neurologo 11 2
Dobbiamo riflettere su due diversi problemi: la maggiore o minore gravità sintomatologica e l'incidenza che la personalità ossessiva ha o avrà sulla vita di suo figlio.
Per quanto riguarda il primo punto è evidente che vi sono gradi variabili di invalidità e fortunatamente quello di suo figlio non sembra essere tra i più preoccupanti.
Per quanto riguarda la personalità che si nasconde dietro il sintomo ossessivo dobbiamo considerare molti elementi e pensare che la rigidità, il senso di colpa. la paura di sbagliare, la paura di fare scelte, possono incidere in termini di felicità e serenità anche se il sintomo si riduce,
Quindi si ritenga sollevata se la sintomatologia regredisce ma osservi, e magari discuta, suo figlio nella sua serenità globale. Altrimenti succede che alla prima difficoltà o delusione o frustrazione i sintomi tornano.
Si accerti inoltre, sempre parlando con il ragazzo, che i pensieri siano davvero regrediti. Spesso per non dar peso alla famiglia o per non apparire "problematici" i ragazzi si aggrappano al primo miglioramento nel tentativo di accantonare il problema.
Sicuramente per questo problema soluzioni ci sono ma un eccessiva velocità nel chiudere le questioni espone a ricadute. Questo il senso della mia riflessione.
Ovviamente trattasi di una preoccupazione generica che proviene dalla mia esperienza professionale e dalla mia impostazione metodologica, tesa a lavorare sul profondo e non sui sintomi.
Come giustamente dice Lei senza un visita possiamo solo formulare generiche ipotesi.
Buona fortuna

Dr. gino aldi

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Utente
Utente
in effetti il percorso della sua collega sarà proprio quello di agire sul profondo ,con una terapia cognitiva, anche se non si puo ancora parlare di doc(meno di 6 mesi e meno di un ora al giorno)inoltre ho parlato sia cn la dottssa che con mio figlio e sembra che gia in questi ultimi 20 gg la sintomatologia stia regredendo inoltre lo vediamo abbastanza sereno,esce con gli amici ,va in palestra dorme e mangia normalmente,un po silenzioso ma questo lo è sempre stato,tenga presente che il ragazzo ha una fortissima volontà di voler guarire,collabora moltissimo cnme paziente,anche perche vorrebbe realizzare un suo sogno dal punto di vista lavorativo ,con cio posso dire che sono molto sollevato ma anche molto cauto perche la situazione potrebbe anche cambiare,ovviamente bisognera avere grande fiducia in chi lo seguità in questo percorso ,carissimi saluti