Somatizzazione dell'ansia?

Buongiorno, in passato ho sofferto di problemi di ansia ma grazie all'aiuto di uno psicoterapeuta la mia situazione è decisamente migliorata tant'è che, fino a qualche mese fa, questi problemi erano solo un ricordo e negli ultimi due anni posso dire di essere stata bene o male sempre serena.
Ultimamente sto però attraversando un periodo molto stressante, sia dal punto di vista lavorativo sia da quello personale.
Da qualche settimana sto accusando una serie di disturbi che penso possano essere legati appunto a questa ansia/stress che avverto.
Dapprima ho iniziato ad avvertire una specie di nodo in gola, con difficoltà a deglutire e fastidio retro-sternale, accompagnato da una sporadica tosse, come se ogni tanto qualcosa raschiasse nella zona della faringe.
Mi sento come se il cibo faticasse ad arrivare allo stomaco.
Nell'ultima settimana avverto quasi sempre una grandissima tensione muscolare in particolare nella zona cervicale, in più ho brividi di freddo e una sensazione generale di freddo e debolezza.
Per il problema del nodo in gola ho assunto un antiacido per circa una settimana, che forse ha attenuato i fastidi anche se non sono scomparsi.
Non so come comportarmi perchè, per quanto in passato abbia avuto problemi di ansia, questa si manifestava in modo diverso, avevo dei veri e propri attacchi e si trattava di un'ansia più che altro di tipo sociale, non ho mai avvertito dei disturbi fisici così diversificati e costanti.
Poi, in passato la mia ansia era connessa a situazioni che riuscivo più facilmente ad individuare, adesso invece mi sento costantemente angosciata.
Questi sintomi che avverto mi causano inoltre una paura enorme, anche il minimo sintomo mi fa pensare di avere qualche malattia seria, però non riesco a recarmi da un medico per approfondire la situazione nel timore che le analisi possano davvero confermare le mie paure.
La mia domanda, a questo punto, è: mi consigliate di approfondire la mia situazione fisica recandomi dal mio medico curante o da un gastroenterogolo oppure si può ritenere che si tratti effettivamente di somatizzazione dell'ansia, nel qual caso potrebbe essermi utile nuovamente ricorrere alla psicoterapia?
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

Lei ci chiede nientemeno che ... una diagnosi differenziale!
Inutile dire che già è complessa di persona,
impossibile online.

La Sua storia indirizzerebbe verso l’ipotesi psy,
ma nessuna ipotesi vale quanto una visita de visu, partendo dall’aspetto organico.
Successivamente potrebbe esserci la ripresa della psicoterapia, nel caso che gli approfondimenti medici siano tutti a posto come Le auguro.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Grazie per la risposta. Mi rendo assolutamente conto che un consulto online abbia dei grossi limiti, volevo semplicemente capire quale fosse il tipo di approccio da seguire, se appunto approfondire prima i sintomi fisici e poi indagare l'aspetto psicologico o viceversa, ma mi sembra appunto di capire che vada in primis escluso un problema fisico. Cercherò di superare la paura che mi impedisce al momento di fare esami medici
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Auspico di cuore che Lei possa superare preliminarmente la paura n. 1,
quella di una visita medica.

Cordiali saluti.
Dott. Brunialti
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