Problemi con la fidanzata

Buongiorno.
Vi scrivo in quanto ho dei grandi problemi con la fidanzata.
Siamo fidanzati da 7 anni e mezzo e ciò che é accaduto mi ha spiazzato e distrutto dentro.
Il nostro rapporto ultimamente, e forse non solo ultimamente, era diventato piuttosto monotono, le giornate erano noiose e sempre quelle, l 'ho trascurata e non fatta sentire importante come dovrebbe e lei mi ha detto che al suo fianco vorrebbe un uomo e vorrebbe essere completata.
Io devo ammettere che nonostante i miei 26 anni, sono sempre stato un po' bambino, e lo sono ancora ma pensavo che la mancanza che si era venuta a creare potesse essere solo una cosa momentanea e che ci saremmo prima o poi ritrovati.
Lei ha commesso un errore.
Ha iniziato a lavorare, ha conosciuto un ragazzo e nel giro di 10 giorni si é baciata con questa persona.
Io lo sono venuto a sapere pochi giorni dopo, é stata corretta con me, me lo ha detto quasi subito, ma nonostante questo, immaginate la mia disperazione.
Non mi sono però sentito di giudicarla subito, anche perché mi ha detto che quel bacio probabilmente non troppo voluto da parte sua, l' ha fatta sentire bene.
Ciò che non sentiva con me.
Praticamente credo sia accaduto che a causa del mio non essere sempre presente, di averla trascurata, di non aver avuto un vero lato comunicativo con lei, di essere stato un po' egoista in molte cose, di aver voluto molto spesso che seguisse i miei interessi, tutto questo l' ha portata a ciò.
Io l' ho anche perdonata, si é scusata, la ferita é grande e rimane, ma ora il problema principale é un altro.
Il bacio sinceramente é un problema secondario.
È confusa, vorrebbe capire veramente che sentimento prova per me, se mi ama ancora oppure no.
Questo bacio l' ha destabilizzata parecchio.
Io davvero sono distrutto, non so cosa pensare, non so cosa fare.
Ho provato a prometterle che vorrei farla sentire davvero importante, ci sto provando e probabilmente come mai fino ad adesso mi sto davvero rendendo conto anche io dei miei errori e di ciò che avrei dovuto fare e che non ho fatto.
Per questo dico che le responsabilità non sono solo sue.
Ma di entrambi.
Ora sono qui, a scrivere a voi, col cuore distrutto, ma vorrei che la sua confusione, potesse nascondere ancora dell'amore per me.
Sapreste darmi un consiglio su come potrei comportarmi?
Se c'è qualche margine per poter recuperare il rapporto?
Io la amo e di questo ne sono convinto.
E sono disposto ad assecondare le mie passioni e i miei interessi per lei.
Non ad accantonarli, ma lei deve essere al primo posto, sempre.
E ci credo ancora a noi, nonostante probabilmente potrebbe essersi spezzato tutto irrimediabilmente.
Però davvero, sono a pezzi.
Vi ringrazio per un vostro eventuale aiuto.
[#1]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
praticamente la diagnosi dell'attuale disagio di coppia l'ha fatta da solo, ma forse imperfettamente, pensando che lo smarrimento della sua ragazza si sia prodotto "a causa del mio non essere sempre presente, di averla trascurata, di non aver avuto un vero lato comunicativo con lei, di essere stato un po' egoista in molte cose, di aver voluto molto spesso che seguisse i miei interessi".
A questo aggiunge che il vostro rapporto "era diventato piuttosto monotono, le giornate erano noiose e sempre quelle, l 'ho trascurata e non fatta sentire importante".
Del resto di sé stesso dichiara "sono sempre stato un po' bambino, e lo sono ancora".
Bisognerebbe vedere da cosa nasce e in che cosa si è tradotta la vostra routine: noia, nessun progetto né individuale né comune, adeguamento agli interessi e alle scelte di uno solo dei due, con l'obbligo per l'altro di un'acquiescenza passiva?
Un'analisi si può fare con l'aiuto di un consulente di coppia, senza dimenticare che non è solo l'amore a fare l'accordo di due persone, e nemmeno si può mantenere per sempre l'attitudine del corteggiamento; anzi questo modo di intendere la relazione potrebbe incrementare la noia e non permetterle mai un'evoluzione costruttiva.
Bisogna anche accettare che le relazioni iniziate da giovanissimi passino attraverso certe crisi che possono prevedere anche il lasciarsi, per periodi brevi o lunghi, e talvolta per sempre.
Pensateci con calma e con reciproco affetto.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
Utente
Utente
Dico solamente, che se trovasse in me quella persona adulta che forse non ha quasi mai visto, probabilmente ci potrebbe essere magari un ripensamento da parte sua. Se magari dalle parole si passasse ai fatti, alcune idee potrebbero cambiare. Lo ha detto bene lei, non é solo l'amore che tiene unite le coppie, quindi se si trovasse un intesa sulla vita, su ciò che ci riserva il futuro fatto di scelte vere, si può ancora sperare. Gli errori ci possono essere, ma prima di buttare all'aria 8 anni di fidanzamento, almeno io, le proverò tutte.
[#3]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
tutto quello che dice è quasi giusto, ma anche parzialmente imperfetto.
Mi spiego meglio: la volontà di riconquista nei confronti della sua ragazza sembra un segno di attaccamento, ma allora perché la relazione era diventata routinaria, noiosa, stagnante?
Inoltre la tendenza ad autoaccusarsi può essere uno strumento per correggersi, ma anche un modo per credere di essere l'unico responsabile, e quindi una pretesa di onnipotenza: "se ho sbagliato io, sono anche capace di riprendermi quello che è mio".
Siete in due nella relazione, che certamente non va buttata via al primo scricchiolio (ma gli anni di noia, senza slancio, erano segnali silenziosi ben più forti di un bacetto e di una cottarella).
Cambiare strada e cercare di recuperare è più che giusto, fa parte della dinamica della vita e del consolidarsi del legame; tutti gli organismi cambiano, finché sono vivi: perché non le persone e le relazioni?
Ma ecco che c'è una sorta di resistenza al cambiamento, quando si teme di perdere l'oggetto d'amore, che non è più una manifestazione di affetto adulto, ma di paura cieca e di ostinazione isterica.
Ecco perché le dicevo che a volte anche il distacco, più o meno breve, va considerato funzionale.
Ascolti la bella canzone di John Denver "Perhaps love", e valuti sempre che siete in due a pensare, a sentire, a volere... a volte come entità unica, a volte come individui distinti.