L'ansia o il doc possono essere così trasformisti?

Salve a tutti, ho richiesto i precedenti consulti per un altro dubbio che ora si sta affievolendo in favore di nuove domande.
Per mesi (da maggio e luglio/fine luglio ho avuto l'ossessione della depressione (cercavo sintomi su Google fino a 200 volte al giorno e li sentivo tutti) avevo paura di essere depressa e non saperlo ecc ora da qualche settimana ecco che sento questi dubbi rimpiazzati da domande esistenziali che mi mettono ansia.
Mi chiedo " che senso hanno le cose che facciamo se poi moriamo?
" " Che senso ha la vita?
" " Che senso ha il tempo?
" " Perché cerchiamo di occupare tutte le nostre giornate?
" "Che senso ha dormire?
" questo mi mette un angoscia terribile che mi blocca.
la mia vita scorre tranquilla perché non voglio permettere a questi pensieri di fermarla quindi ho fatto vacanze, esperienze nuove, sono propositiva e attiva durante le mie giornate ma sento che questi pensieri mi spaventano.
Per esempio ieri guardavo foto di case e interni carini con la mia ragazza (cosa che facciamo spesso anche solo scherzando) e pensavo " che senso ha che ci occupiamo di queste cose se poi moriamo?
" Il fatto è che io voglio fare cose, vedere posti, immaginare e progettare e non voglio che questo pensiero esista e mi blocchi.
Vorrei insomma dimenticarmi di questo pensiero.
Ho attraversato tante fasi di pensieri "ossessivi" in questi anni se così si possono chiamare...come quello sulla relazione, quello sull'aver subito un abuso e non ricordarlo, ho pensato di avere la sclerosi multipla perché mi faceva male un braccio, ho pensato di avere la depressione (quella è una paura ricorrente) e probabilmente ho già attraversato anche quello esistenziale ma ogni volta sembrano le paure peggiori del mondo e mi sembra che debbano durare per sempre.
Come ci si scorda di un pensiero?
Una volta che viene è destinato a durare per sempre?
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

Ci scrive: "..un altro dubbio che ora si sta affievolendo in favore di nuove domande.."

Come Lei stessa ha potuto constatare
anche dai numerosi consulti qui,
certi pensieri intrusivi fanno il loro corso e poi .. scompaiono.
O almeno apparentemente.

No, non scompaiono,
vengono semplicemente sostituiti da altri contenuti
sempre ugualmente ingombranti.
E dunque la domanda posta nel titolo
"L'ansia o il doc possono essere così trasformisti?"
riceve questa risposta: SI'.

Quello che NON cambia è il *meccanismo mentale* che produce i pensieri ossessivi
e che va curato dallo Specialista, Psicologo Psicoterapeuta.
Un consulto online non può certo risolvere il problema.



Tenga conto che la ripetitività delle domande qui
non lavora a favore della loro accettazione da parte del sistema;
probabilmente a questo sono dovuti i "Consulti respinti" che noto sulla Sua pagina.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Ha ragione lo so perfettamente... cercherò un percorso adatto ad affrontare questi dubbi ossessivi . Purtroppo fosse per me farei il doppio delle domande mi frena il fatto che sono conscia della mia ricerca di rassicurazioni. Posso chiedere se c'è una terapia d'elezione per questa cosa? Emdr?cognitivo comportamentale ? O altro?
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Sì, oggi va molto la t. cognitivo-comportamentale,
ma personalmente ritengo - anche dalla esperienza clinica - che molte terapie "brevi focali", anche *integrate*,
siano adatte.
E' assai importante infatti anche l'alleanza terapeutica che si crea con il/la curante, che deve essere Psicologo/a ma anche Psicoterapeuta.
Unicamente attraverso una forte alleanza, il pz trova la forza di *lavorare* sui meccanismi, assai radicati, che stanno alla base dei pensieri ossessivi
portando in seduta i successi ma anche - senza vergogna - i fallimenti:
tutto materiale di lavoro.

Se ritiene,
ci tenga al corrente una volta iniziato il percorso.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
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