Ansia nostalgia e malessere immotivato

Buonasera
È da circa tre settimane che in vari momenti della giornata capitano momenti in cui mi assale una sensazione di ansia immensa, come se tutto fosse perduto, malessere improvviso e profondamente nostalgico.
Dura qualche attimo, alle volte pochi secondi, alle volte qualche minuto.
Poi se ne va, per poi ritornare in altri momenti, in media succede dalle cinque/sei volte al giorno.
Ho notato che la frequenza sta lentamente aumentando rispetto alle prime volte che succedeva.
Generalmente tiro qualche sospiro divento un po' cupa, e poi dopo riemergo da questa nuvola di angoscia.
Premetto che sono sempre stata un tipo molto ansioso.
E fra università e lavoro ho sempre soffocato tutto in virtù dell'efficienza nello studio.
Adesso sono arrivata al termine di questi due anni stressanti per concentrarmi unicamente sugli ultimi tre esami rimasti, grazie ai soldi che mi sono messa da parte.
Allo stesso tempo convivo con una persona amo ma che non lavora e nonostante i suoi piccoli contributi mantengo in maggior parte io.
Non ho molto appoggio da parte dei miei per i quali l'università è una perdita di tempo e l'unica cosa che conta è lavorare.
Allo stesso tempo mi strozza l'angoscia del pensiero "e se i soldi non dovessero basarmi?
Come farò a finire gli esami?
" però tutto questo non mi spiega questa profonda angoscia e senso di smarrimento e ansia e profonda tristezza che mi prende!! !
Insomma adesso in confronto a due anni fa la strada è tutta in discesa, inizierò nuovamente ad avere del tempo anche per me e quindi non comprendo le motivazioni di tale malessere sinceramente... Pensavo che sarebbe andato via in breve ma il tempo non sembra darmi ragione...
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
<<<Pensavo che sarebbe andato via in breve ma il tempo non sembra darmi ragione...>>>
Diciamo che il tempo, quando ha a che fare con la salute emotiva di ognuno di noi, da solo non è galantuomo...
Da solo, il tempo, risolve nulla.
Da soli, i dolori emotivi, non li saniamo.

A maggior ragione poi se manca una comprensione/valutazione specialistica del vissuto di sofferenza.

Potrebbe chiedere aiuto ad un/una collega se lo ritenesse necessario.

Cordiali saluti

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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