Possibile stress post traumatico?
Buonasera, a 28 anni, in seguito ad una brutta rottura sentimentale, ho frequentato brutte compagnie per un paio d’anni, finché fumando una canna non ho avuto probabilmente un attacco di panico (sensazione di freddo alla nuca, non riuscivo a tenere la testa dritta, tachicardia e poi sensazione che il cuore si fermasse, sensazione di morte imminente).
La cosa mi è successa altre due volte in tempi successivi prima che capissi di evitarla.
In seguito sono rinsavito, ho trovato una nuova compagna, poi moglie (ed una figlia).
Dopo circa 3 mesi dal nostro fidanzamento una sera ho avvertito un senso di morte imminente mentre guardavo la tv (probabilmente una banale indigestione che mi ha fatto forse rivivere l’evento).
Da lì pronto soccorso e convinzione di avere qualcosa al cuore, poi nel giro di poche settimane ipocondria generale sulle malattie potenzialmente mortali, tachicardie improvvise, tremori come di freddo a tutto il corpo, incapacità di stare seduto al cinema o in spazi stretti.
Poi grazie al training autogeno insegnatomi da una psicologa i sintomi forti sono progressivamente spariti.
Ho comunque smesso di fare sport intenso per paura, ma lentamente sono tornato alla vita di prima verso i 36 anni anche se con qualche alto e basso.
L’unica cosa che rimane sono delle fastidiose extrasistoli che vanno e vengono ed anche se asintomatiche mi innervosiscono.
Ho fatto tutte le visite cardiologiche del caso coi vari test (da sforzo, elettrocardiogramma, ecocardiografia, holter) con responso che sono benigne dovute al tono simpatico e me le tengo.
L’ultima a febbraio di quest’anno.
Ora mi chiedo a sto punto può essere una specie di disturbo successivo ad un stress che non ho superato del tutto?
Certi giorni non ne sento altri mi sembra di essere pieno.
Magari il lockdown ed una figlia piccola possono averle peggiorate, ma il pensiero che ci sia qualcosa al cuore che non hanno trovato c’è sempre.
Grazie.
La cosa mi è successa altre due volte in tempi successivi prima che capissi di evitarla.
In seguito sono rinsavito, ho trovato una nuova compagna, poi moglie (ed una figlia).
Dopo circa 3 mesi dal nostro fidanzamento una sera ho avvertito un senso di morte imminente mentre guardavo la tv (probabilmente una banale indigestione che mi ha fatto forse rivivere l’evento).
Da lì pronto soccorso e convinzione di avere qualcosa al cuore, poi nel giro di poche settimane ipocondria generale sulle malattie potenzialmente mortali, tachicardie improvvise, tremori come di freddo a tutto il corpo, incapacità di stare seduto al cinema o in spazi stretti.
Poi grazie al training autogeno insegnatomi da una psicologa i sintomi forti sono progressivamente spariti.
Ho comunque smesso di fare sport intenso per paura, ma lentamente sono tornato alla vita di prima verso i 36 anni anche se con qualche alto e basso.
L’unica cosa che rimane sono delle fastidiose extrasistoli che vanno e vengono ed anche se asintomatiche mi innervosiscono.
Ho fatto tutte le visite cardiologiche del caso coi vari test (da sforzo, elettrocardiogramma, ecocardiografia, holter) con responso che sono benigne dovute al tono simpatico e me le tengo.
L’ultima a febbraio di quest’anno.
Ora mi chiedo a sto punto può essere una specie di disturbo successivo ad un stress che non ho superato del tutto?
Certi giorni non ne sento altri mi sembra di essere pieno.
Magari il lockdown ed una figlia piccola possono averle peggiorate, ma il pensiero che ci sia qualcosa al cuore che non hanno trovato c’è sempre.
Grazie.
[#1]
Gentile utente,
da quanto ci racconta, l'ipotesi del disturbo post-traumatico da stress è poco credibile, poichè non è questo il modo che ha di manifestarsi.
Le ipotesi più gettonate a questo punto potrebbero essere di un disturbo da attacchi di panico e da un disturbo da sintomi somatici.
Gli evitamenti che descrive (smettere sport) e i comportamenti protettivi (visite mediche frequenti) vanno a supportare queste due ipotesi.
da quanto ci racconta, l'ipotesi del disturbo post-traumatico da stress è poco credibile, poichè non è questo il modo che ha di manifestarsi.
Le ipotesi più gettonate a questo punto potrebbero essere di un disturbo da attacchi di panico e da un disturbo da sintomi somatici.
Gli evitamenti che descrive (smettere sport) e i comportamenti protettivi (visite mediche frequenti) vanno a supportare queste due ipotesi.
Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it
[#2]
Ex utente
Grazie molte per la veloce risposta. Sicuramente mi vedo di più nella seconda possibilità, visto che non ho più avuto attacchi di panico da molti anni. Anche il mio focalizzarmi sui sintomi è migliorato, però come dice lei lo sport intenso mi mette a disagio (preferisco passeggiate o giri in bici) inoltre ho completamente eliminato alcolici e caffè da anni ormai. Vedo anche che una vita scandita da una certa routine mi aiuta. Per cui secondo lei dopo tutti i controlli fatti è abbastanza plausibile pensare che queste extrasistoli che avverto siano da ricondursi ad un’ansia di base che mi porto dietro dagli avvenimenti passati? Ripeto che se non le sentissi non me ne accorgerei neppure per cui penso sia il mio cervello che trova un pericolo mortale dove probabilmente non c’è.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.1k visite dal 16/08/2020.
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