Come accettare una gravidanza che non arriva

Gentilissimi, scrivo dall’account di mio marito, ho 37 anni ed una bimba di 3.
Son sposata da 5 anni e da un anno ormai io e mio marito cerchiamo il secondo figlio.
I motivi sono tanti, una parola sola li sintetizza e ricomprende tutti ed è amore.
Entrambi amiamo le famiglie numerose e sentiamo il desiderio di un altro o più figli.
Il primo è arrivato dopo 9 mesi di tentativi mirati, e già da un po’ ci chiede espressamente un fratello/sorella...Lo spermiogramma di mio marito non è eccelso ma i medici dicono che non è pessimo specie considerando che abbiamo già una bimba, sta facendo una cura della quale non conosciamo ancora in risultati... Molte persone che conosco cercano la loro realizzazione nel lavoro o in altri ambiti di vita.
Io ho tanto, tutto, un bellissimo lavoro, un brav’uomo accanto ma il mio sogno più grande è stato sempre quello di una famiglia numerosa.
Vedo questo sogno allontanarsi quindi mi assale la tristezza e questo condiziona le mie giornate, mi ferisce, inoltre da un anno, per via dei rapporti programmati, anche la sfera della libido da parte mia ha perso quel bello smalto che aveva.
Tutto questo non mi va.
Vorrei riuscire ad accettare la possibilità di essere come milioni e milioni di persone genitore con un solo bambino, essere felice per quello che ho e vivere tutto serenamente, pur senza rinunciare ai rapporti mirati e alla speranza.
A volte mi sembra di riuscirci poi la mia piccola mi chiede un fratello/sorella o vedo amiche col pancione e siamo punto e a capo.
Cosa posso fare?
Ogni mese all’arrivo del ciclo sto male emotivamente per due settimane...
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.4k 597 67
Gentile utente,

giusto un anno fa Lei ci scriveva della Sua crisi di coppia,
dei rapporti sessuali insoddisfacenti,
della mancata eccitazione sessuale nei confronti di Suo marito.
Che fine ha fatto tutto ciò?
è stato forse *coperto* dalle varie ideazioni e azioni per concepire un figlio?

Così sembrerebbe,
come se, subito dopo la presa d'atto della crisi, il concepimento fosse diventato un chiodo fisso,
non un desiderio.
Lei ci ha scritto per riflettere su ciò.

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Ho risposto in via eccezionale al Suo consulto,
dato che ogni richiesta va fatta dal proprio account personale
e Lei invece utilizza quello del Suo congiunto,
come del resto già un anno fa.

E' necessario che formuli le prossime richieste da un Suo proprio account.

Per questo motivo dobbiamo chiudere il Consulto.

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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