Sindrome vasovagale, ansia, bradicardia
Salve,
sono un ragazzo di 31 anni e da qualche mese soffro di disturbi che, secondo diagnosi del medico curante e del mio cardiologo, sarebbero dovuti a reazioni vasovagali o a disturbi di ansia.
Il tutto è nato da un senso di malessere avuto durante l'orario di lavoro nel novembre 2019.
Qualche disagio (sensazione di svenimento, sudore freddo e sensazione di nausea e vomito), soprattutto prima della defecazione oppure nei casi di difficoltà di digestione mi è capitato anche prima ma in questo caso queste sensazioni non sono andate via come al solito ma sono restate e forse sono state alimentate da uno stato di stress e di ansia.
Mi sono recato (dopo qualche ora) al pronto soccorso per sicurezza e dopo le analisi di routine, visita cardiologica, tac addominale e controllo alle vene del collo sono stato dimesso con la prognosi di reazione vasovagale.
Dopo questo fatto ho avuto una settimana di pressione alta (il mio medico mi ha detto dovuta forse all'ansia e alla paura derivante da tali sensazioni) che mi hanno indotto a fare una visita specialistica cardiologica e una risonanza celebrale (visto che avevo anche mal di testa e senso di vertigine).
Per fortuna tutto nella norma.
Tali episodi sono tuttavia rimasti anche se sempre circoscritti o dipendenti da "disturbi" intestinali o prima della defecazione.
Il cardiologo mi ha detto che il cuore non ha problemi e che, a parte la pressione leggermente alta durante la prova sotto sforzo, è tutto normale.
Nelle misurazioni pressorie ho notato un battito a riposo di circa 50/55 al minuto.
Ultimamente gli episodi sono riapparsi con più frequenza.
Il mio medico mi ha detto di stare tranquillo e che gli stessi sono verosimilmente dovuti ad ansia e stress.
Mi ha consigliato, in ogni caso, per una tranqullità maggiore, un holter cardiaco per scongiurare aritmie particolari.
Possono esserci altre cause o altri disturbi che generano questa sensazione?
Può dipendere da cause intestinali visto che le sensazioni sembrano apparire sempre in concomitanza con difficolta di digestione o defecazione?
Potrebbe trattarsi di bradicardia visto i battiti leggermente più bassi della norma?
O il tutto è da attribuire ad ansia e stress?
Nel caso esistono dei rimedi per gestire le crisi e conviverci meglio?
Spero di essere stato chiaro - anche se è molto difficile descrivere le sensazioni che provo durante queste crisi.
Grazie per l'aiuto.
sono un ragazzo di 31 anni e da qualche mese soffro di disturbi che, secondo diagnosi del medico curante e del mio cardiologo, sarebbero dovuti a reazioni vasovagali o a disturbi di ansia.
Il tutto è nato da un senso di malessere avuto durante l'orario di lavoro nel novembre 2019.
Qualche disagio (sensazione di svenimento, sudore freddo e sensazione di nausea e vomito), soprattutto prima della defecazione oppure nei casi di difficoltà di digestione mi è capitato anche prima ma in questo caso queste sensazioni non sono andate via come al solito ma sono restate e forse sono state alimentate da uno stato di stress e di ansia.
Mi sono recato (dopo qualche ora) al pronto soccorso per sicurezza e dopo le analisi di routine, visita cardiologica, tac addominale e controllo alle vene del collo sono stato dimesso con la prognosi di reazione vasovagale.
Dopo questo fatto ho avuto una settimana di pressione alta (il mio medico mi ha detto dovuta forse all'ansia e alla paura derivante da tali sensazioni) che mi hanno indotto a fare una visita specialistica cardiologica e una risonanza celebrale (visto che avevo anche mal di testa e senso di vertigine).
Per fortuna tutto nella norma.
Tali episodi sono tuttavia rimasti anche se sempre circoscritti o dipendenti da "disturbi" intestinali o prima della defecazione.
Il cardiologo mi ha detto che il cuore non ha problemi e che, a parte la pressione leggermente alta durante la prova sotto sforzo, è tutto normale.
Nelle misurazioni pressorie ho notato un battito a riposo di circa 50/55 al minuto.
Ultimamente gli episodi sono riapparsi con più frequenza.
Il mio medico mi ha detto di stare tranquillo e che gli stessi sono verosimilmente dovuti ad ansia e stress.
Mi ha consigliato, in ogni caso, per una tranqullità maggiore, un holter cardiaco per scongiurare aritmie particolari.
Possono esserci altre cause o altri disturbi che generano questa sensazione?
Può dipendere da cause intestinali visto che le sensazioni sembrano apparire sempre in concomitanza con difficolta di digestione o defecazione?
Potrebbe trattarsi di bradicardia visto i battiti leggermente più bassi della norma?
O il tutto è da attribuire ad ansia e stress?
Nel caso esistono dei rimedi per gestire le crisi e conviverci meglio?
Spero di essere stato chiaro - anche se è molto difficile descrivere le sensazioni che provo durante queste crisi.
Grazie per l'aiuto.
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Ha fatto l'unico consulto sensato dopo che tutti i responsi medici sono stati negativi? Cioè quello psicologico/psicoterapeutico?
Perché continuare a cercare le "cause" del suo malessere non la condurrà a nulla. Le serve qualcuno che le insegni a smettere di dare importanza a ciò che sente. Cioè un bravo psicoterapeuta.
Perché continuare a cercare le "cause" del suo malessere non la condurrà a nulla. Le serve qualcuno che le insegni a smettere di dare importanza a ciò che sente. Cioè un bravo psicoterapeuta.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.4k visite dal 02/08/2020.
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