Un soggetto geloso, ma negli ultimi anni la sua gelosia ha assunto i sintomi
Vorrei esporre il caso di mia zia, una donna che ha da qualche anno superato i 50 anni. Lei è sempre stata un soggetto geloso, ma negli ultimi anni la sua gelosia ha assunto i sintomi di quella che sembra pazzia. Mi spiego.
Lei è gelosa di mio zio, ma in un modo 'malato'. Crede che lui abbia l'amante e interpreta ogni suo piccolo gesto come un indizio. Faccio solo un esempio: se mio zio ripone uno strofinaccio in un posto diverso, lei dice: "ecco la prova! Lo ha messo lì perché così ha visto fare a casa dell'amante". Lo bracca, lo perseguita, lo tormenta e vuole a tutti i costi che confessi. E' inutile cercare di farle capire che, PALESEMENTE, zio non ha un'amante e le prove che lei adduce sono solo frutto della sua immaginazione. Lei è ostinata e ossessionata e peggiora sempre di più. Se ad una festa mio zio e mio padre escono a fumare una sigaretta, mia zia dice: "Ma vedete? Va a chiamare l'amante... come fate a non vedere". A me sembra si sia creata una sua realtà parallela ed è impossibile farla ragionare, il dubbio non la sfiora minimamente la sua vita è votata a dimostrare agli altri che zio ha l'amante e a farlo confessare.
L'abbiamo portata da uno psicoterapeuta, ma la situazione dopo le sedute è peggiorata in modo sensibile. All'ultima seduta, zia è tornata soddisfatta dicendo: "Lo psicoterapeuta mi ha ringraziato perché gli ho insegnato cos'è il vero amore... è rimasto ammirato dal mio amore per mio marito e mi ha detto che devo continuare a lottare per dimostrare che lui mi tradisce".
Mi domando se sia possibile peggiorare in modo così netto dopo delle sedute con uno specialista e in più vorrei sapere cosa consigliate di fare. Mi piacerebbe sapere come noi parenti dobbiamo comportarci e come dovrebbe comportarsi mio zio.
Grazie.
Lei è gelosa di mio zio, ma in un modo 'malato'. Crede che lui abbia l'amante e interpreta ogni suo piccolo gesto come un indizio. Faccio solo un esempio: se mio zio ripone uno strofinaccio in un posto diverso, lei dice: "ecco la prova! Lo ha messo lì perché così ha visto fare a casa dell'amante". Lo bracca, lo perseguita, lo tormenta e vuole a tutti i costi che confessi. E' inutile cercare di farle capire che, PALESEMENTE, zio non ha un'amante e le prove che lei adduce sono solo frutto della sua immaginazione. Lei è ostinata e ossessionata e peggiora sempre di più. Se ad una festa mio zio e mio padre escono a fumare una sigaretta, mia zia dice: "Ma vedete? Va a chiamare l'amante... come fate a non vedere". A me sembra si sia creata una sua realtà parallela ed è impossibile farla ragionare, il dubbio non la sfiora minimamente la sua vita è votata a dimostrare agli altri che zio ha l'amante e a farlo confessare.
L'abbiamo portata da uno psicoterapeuta, ma la situazione dopo le sedute è peggiorata in modo sensibile. All'ultima seduta, zia è tornata soddisfatta dicendo: "Lo psicoterapeuta mi ha ringraziato perché gli ho insegnato cos'è il vero amore... è rimasto ammirato dal mio amore per mio marito e mi ha detto che devo continuare a lottare per dimostrare che lui mi tradisce".
Mi domando se sia possibile peggiorare in modo così netto dopo delle sedute con uno specialista e in più vorrei sapere cosa consigliate di fare. Mi piacerebbe sapere come noi parenti dobbiamo comportarci e come dovrebbe comportarsi mio zio.
Grazie.
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Gentile ragazzo, dalla sua descrizione sembrerebbe che sua zia abbia sviluppato una forma di delirio di gelosia. È possibile uscirne, ma nessuno potrà dargliene mai la certezza in anticipo, dato che si tratta di casi di massima difficili. La manovra della collega potrebbe essere plausibile, ma bisogna vedere che effetti sortisce nella pratica. Se sua zia sta continuando a peggiorare anche dopo la prescrizione di "continuare a lottare" da parte della terapeuta, allora credo che sia giusto farglielo presente, per valutare bene i pro e i contro del proseguire in questa direzione.
Se entro un certo tempo la psicoterapia non dovesse ottenere risultati, potreste rivolgervi anche a uno psichiatra.
Cordiali saluti
Se entro un certo tempo la psicoterapia non dovesse ottenere risultati, potreste rivolgervi anche a uno psichiatra.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
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gentile ragazzo, credo che la situazione di sua zia debba essere affrontata nell'ambito della relazione di coppia. Il terapeuta avrà sicuramente prescritto qualche manovra per destabilizzare la convinzione di sua zia per poterne poi saggiare gli effetti. Probabilmente in una prossima seduta tali effetti saranno oggetto di discussione. Tuttavia è mia opinione che l'intervento più adeguato possa essere effettuato nel sistema coppia.
cordialmente
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.7k visite dal 10/04/2009.
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