Improvvisa paura di dormire al buio e incubi nell'adulto
Buongiorno Dottori
Avrei bisogno di parere/consiglio su un problema che si è presentato circa 3 mesi fa e che non riesco a risolvere, il terrore di dormire al buio e gli incubi terribili che faccio solo di notte
Ho verificato anche con mio padre e mi ha confermato che da piccola non ne ho mai avuto paura, e il buio e la notte sono sempre stati la mia parte preferita della giornata, per la pace e il silenzio che mi danno, e lo sono ancora, perché non ho nessun problema a stare al buio da sveglia, anzi... Ma quando si tratta di addormentarmi, allora inizio a sentire il terrore che mi striscia sotto la pelle e tutti i miei sensi scattano sull'attenti
Anche con una luce accesa, a volte il problema rimane presente, e molto spesso faccio incubi terrificanti su cose poco reali...
Non ho mai avuto problemi di ansia, anzi, sono una insegnante di meditazione e ho aiutato diverse persone a gestire proprio ansia e attacchi di panico, per cui non riesco a capire cosa stia succedendo
O meglio, ho pensato che fosse legato al fatto 2 anni fa mi sono ammalata (artrite psoriasica, dolore cronico e fibromialgia), che magari inconsciamente mi sento più vulnerabile, e che il problema sia stato scatenato da un forte dolore emotivo avvenuto poco prima dell'inizio di questo problema, ma comunque non riesco a risolverlo
Spesso medito per ore per calmare la mente e rilassare il corpo, ma non basta
Non posso andare avanti così, perché dormo già poco per via del dolore fisico che mi sveglia ogni 2/3 ore, se poi aggiungo anche il terrore di dormire al buio e gli incubi...diventa insostenibile
Ma non so cosa fare
Ho già provato tutto quello che mi è venuto in mente e che mi avevano insegnato (in passato ho fatto terapia psicologica e mi avevano insegnato a gestire situazioni di disagio e paura), ma non funziona...
Secondo voi cosa posso fare?
A cosa può essere dovuto?
Vi ringrazio in anticipo per la disponibilità, e l'aiuto che potrete darmi
Cordialmente
Ale
Avrei bisogno di parere/consiglio su un problema che si è presentato circa 3 mesi fa e che non riesco a risolvere, il terrore di dormire al buio e gli incubi terribili che faccio solo di notte
Ho verificato anche con mio padre e mi ha confermato che da piccola non ne ho mai avuto paura, e il buio e la notte sono sempre stati la mia parte preferita della giornata, per la pace e il silenzio che mi danno, e lo sono ancora, perché non ho nessun problema a stare al buio da sveglia, anzi... Ma quando si tratta di addormentarmi, allora inizio a sentire il terrore che mi striscia sotto la pelle e tutti i miei sensi scattano sull'attenti
Anche con una luce accesa, a volte il problema rimane presente, e molto spesso faccio incubi terrificanti su cose poco reali...
Non ho mai avuto problemi di ansia, anzi, sono una insegnante di meditazione e ho aiutato diverse persone a gestire proprio ansia e attacchi di panico, per cui non riesco a capire cosa stia succedendo
O meglio, ho pensato che fosse legato al fatto 2 anni fa mi sono ammalata (artrite psoriasica, dolore cronico e fibromialgia), che magari inconsciamente mi sento più vulnerabile, e che il problema sia stato scatenato da un forte dolore emotivo avvenuto poco prima dell'inizio di questo problema, ma comunque non riesco a risolverlo
Spesso medito per ore per calmare la mente e rilassare il corpo, ma non basta
Non posso andare avanti così, perché dormo già poco per via del dolore fisico che mi sveglia ogni 2/3 ore, se poi aggiungo anche il terrore di dormire al buio e gli incubi...diventa insostenibile
Ma non so cosa fare
Ho già provato tutto quello che mi è venuto in mente e che mi avevano insegnato (in passato ho fatto terapia psicologica e mi avevano insegnato a gestire situazioni di disagio e paura), ma non funziona...
Secondo voi cosa posso fare?
A cosa può essere dovuto?
Vi ringrazio in anticipo per la disponibilità, e l'aiuto che potrete darmi
Cordialmente
Ale
[#1]
Buon giorno, da quello che descrive sembra che il suo inconscio urli aiuto, per che cosa bisognerebbe indagare.
Ha detto di essere una insegnante di meditazione, molto bene, ma : "pazzo è quell'avvocato che si difende da solo".....ed io aggiungo anche medici, psicologi, e tutti gli operatori del benessere.
Faccia la cosa più semplice, diretta e giusta: chieda aiuto a uno psicoterapeuta e risolva il problema.
Non c'é vergogna nel chiedere aiuto, anche se molto spesso siamo stati noi ad aiutare, anzi é segno di maggiore sicurezza anche per i suoi clienti sapere che lei stessa é disposta a chiedere aiuto quando se ne ha bisogno.
Si aiuta non solo "insegnando" ma facendo anche da modello.
Quindi, c'è un problema, vada dal professionista piú opportuno per risolverlo, e ne verrá fuori ancora più forte.
Ha detto di essere una insegnante di meditazione, molto bene, ma : "pazzo è quell'avvocato che si difende da solo".....ed io aggiungo anche medici, psicologi, e tutti gli operatori del benessere.
Faccia la cosa più semplice, diretta e giusta: chieda aiuto a uno psicoterapeuta e risolva il problema.
Non c'é vergogna nel chiedere aiuto, anche se molto spesso siamo stati noi ad aiutare, anzi é segno di maggiore sicurezza anche per i suoi clienti sapere che lei stessa é disposta a chiedere aiuto quando se ne ha bisogno.
Si aiuta non solo "insegnando" ma facendo anche da modello.
Quindi, c'è un problema, vada dal professionista piú opportuno per risolverlo, e ne verrá fuori ancora più forte.
Dr.ssa bernadetta cucinotta
[#2]
Utente
Gentile Dottoressa, la ringrazio per la risposta
Purtroppo il problema non è certo la vergogna, ma la possibilità economica
La malattia mi impedisce di avere una vita normale e anche il lato economico è finito ai rovi
Quindi privatamente è assolutamente escluso, perché non posso, e attraverso l'ASL ho già intrapreso un percorso psicologico per il dolore cronico, ma finito quello non si può ricominciare
Il Terapeuta che mi segue è una persona meravigliosa, e per continuare ad aiutarmi mi ha inserita in un percorso di follow up, che però prevede una seduta ogni due mesi, nella quale si fa giusto in tempo a fare il punto della situazione e niente di più
Che è il motivo per cui cerco di fare da sola, perché non ho l'arroganza di saperne quanto un Professionista che ha studiato almeno 10 anni e ha esperienza e formazione
In ogni caso alla prossima seduta lascerò da parte tutto il resto nonostante sia anche più importante, e cercherò di parlare di questo
Grazie mille per la sua disponibilità
Cordiali saluti
Purtroppo il problema non è certo la vergogna, ma la possibilità economica
La malattia mi impedisce di avere una vita normale e anche il lato economico è finito ai rovi
Quindi privatamente è assolutamente escluso, perché non posso, e attraverso l'ASL ho già intrapreso un percorso psicologico per il dolore cronico, ma finito quello non si può ricominciare
Il Terapeuta che mi segue è una persona meravigliosa, e per continuare ad aiutarmi mi ha inserita in un percorso di follow up, che però prevede una seduta ogni due mesi, nella quale si fa giusto in tempo a fare il punto della situazione e niente di più
Che è il motivo per cui cerco di fare da sola, perché non ho l'arroganza di saperne quanto un Professionista che ha studiato almeno 10 anni e ha esperienza e formazione
In ogni caso alla prossima seduta lascerò da parte tutto il resto nonostante sia anche più importante, e cercherò di parlare di questo
Grazie mille per la sua disponibilità
Cordiali saluti
[#3]
Chiedo scusa se in qualche modo si è sentita offesa dalla mia risposta, non era mia intenzione.
So bene che la terapia da privato è costoso e di sicuro non entro in merito della situazione economica di nessuno; però alcune volte si possono trovare modalitá di terapia più dilazionate nel tempo, una seduta ogni 15 o 20 giorni, ma molto molto mirate.
Per esempio usando strategie potenti come l'ipnosi si puó dare un buon lavoro anche con sedute distanti l'una dall'altra.
Ma ripeto, ognuno deve decidere in base alla propria situazione, io mi limito a dirle che ci sono anche altre modalità.
Le auguro di risolvere!
So bene che la terapia da privato è costoso e di sicuro non entro in merito della situazione economica di nessuno; però alcune volte si possono trovare modalitá di terapia più dilazionate nel tempo, una seduta ogni 15 o 20 giorni, ma molto molto mirate.
Per esempio usando strategie potenti come l'ipnosi si puó dare un buon lavoro anche con sedute distanti l'una dall'altra.
Ma ripeto, ognuno deve decidere in base alla propria situazione, io mi limito a dirle che ci sono anche altre modalità.
Le auguro di risolvere!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 29/07/2020.
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