Adolescente vuole vedere il seno della mamma
Buonasera sono una mamma di 2 figli di anni 16 e 11.
Ho 39 anni.
sono un po sconvolta perchè ieri mio figlio di anni 16 mi ha fatto una richiesta per me strana, mi ha chiesto se gli facevo vedere il seno.
Alla mia domanda "perchè" ha risposto" cosi per curiosità".
io ho negato ovviamente la cosa dicendogli che è sbagliato, che non si fa, che sono cosi da fare tra adolescenti ma lui iinsisteva.
Il discorso è nato perchè aveva sentito parlare me e mio figlio di 11 anni di sessualità, perchè il bambino mi aveva chiesto se per farlo nascere io e suo padre avevamo fatto sesso.
Sono un po in crisi perchè non capsico la richiesta di mio figlio.
sono un po sconvolta.
cosa devo fare?
grazie
Ho 39 anni.
sono un po sconvolta perchè ieri mio figlio di anni 16 mi ha fatto una richiesta per me strana, mi ha chiesto se gli facevo vedere il seno.
Alla mia domanda "perchè" ha risposto" cosi per curiosità".
io ho negato ovviamente la cosa dicendogli che è sbagliato, che non si fa, che sono cosi da fare tra adolescenti ma lui iinsisteva.
Il discorso è nato perchè aveva sentito parlare me e mio figlio di 11 anni di sessualità, perchè il bambino mi aveva chiesto se per farlo nascere io e suo padre avevamo fatto sesso.
Sono un po in crisi perchè non capsico la richiesta di mio figlio.
sono un po sconvolta.
cosa devo fare?
grazie
[#1]
Gentile signora,
una richiesta di questo genere a me sembra solo indelicata; ma lei ne viene sconvolta.
Dovrebbe essere suo figlio a scusarsi, se avvertirà il giusto pudore e riconoscerà i confini della relazione genitore/figlio.
Quando l'ha sentita parlare al minore di argomenti sessuali doveva intervenire, se aveva delle curiosità. Presumo che sia stato a sua volta informato, se e quando ha chiesto.
Negli ultimi anni sono sorte notevoli confusioni nei costumi, com'è inevitabile nel prendere contatto con altri popoli, altre culture, ma soprattutto come conseguenza della rivoluzione culturale del '68.
Si disse, in quegli anni, che non andava repressa la sessualità a partire dai bambini e dagli adolescenti, con riferimento alla masturbazione e alla pratica precoce dei rapporti sessuali; e alcuni suggerirono che la naturalezza della vita sessuale dovesse manifestarsi col mostrarsi nudi tra genitori e figli.
Come sempre avviene quando una trasformazione culturale ha caratteri bruschi, non ci fu la capacità di sostituire gli errori del passato con criteri realmente meditati. Sarebbe stato opportuno riservare all'informazione sessuale molto più spazio in famiglia e a scuola, ma questa pratica scientificamente orientata mancò, per non offendere le varie abitudini private e forse per mancanza di criteri realmente condivisi. Pochi anni fa l'Organizzazione Mondiale della Sanità elaborò indicazioni chiare e meditate per attuare nelle scuole un'educazione non sessista: apriti cielo! Molte madri gridarono allo scandalo alla sola idea che al loro figlioletto venisse consentito di indossare abiti di colore rosa.
Ma dove mancò la parola meditata della scienza, come sempre, le mode agirono in luogo del pensiero critico.
Oggi una quantità di giovani ha problemi nella sfera sessuale perché rapporti sessuali continui e indiscriminati vengono prescritti a tutti come un obbligo, non solo senza amore, ma senza rispetto per sé stesso e per l'altro, e perfino senza attrazione.
Ai giovani non si dà il tempo di maturare le varie tappe della crescita, e figuriamoci quelle dei sentimenti.
Però si grida allo scandalo davanti a comportamenti che inevitabilmente derivano da questa mancanza di valori: la pedofilia, il femminicidio, anche il moltiplicarsi di comportamenti narcisisti, della violenza sessuale e degli incesti.
Di fatto, nuove regole definite per i costumi sentimentali e sessuali non sono sorte e il concetto stesso di "regola" contrasta con la prescrizione sessantottina "proibito proibire". Si è preteso, in questo campo, che dall'anarchia nascesse un'ideale perfezione, il che è alquanto inverosimile. Non si capisce dunque più quale debba essere il ruolo degli educatori, in famiglia e a scuola, e forse per questo lei si sente "in crisi" e "sconvolta".
Si aspettava che il pudore e il rispetto si sviluppassero dal nulla? O invece le sembra di avvertire in suo figlio qualcosa di nuovo, che lei non riesce più a gestire?
Ma un adolescente è proprio questo: una continua trasformazione, una serie di richieste azzardate che necessitano della giusta fermezza contenitiva da parte degli adulti.
Rispondendo che queste cose si fanno tra adolescenti, lei ha suggerito a suo figlio di fare la sua richiesta alle amiche e alle compagne di scuola. Le sembra una buona indicazione?
Rifletta sulle mete dell'educazione che vuole dare a suo figlio, e si comporti di conseguenza.
Ci tenga al corrente; noi siamo qui.
una richiesta di questo genere a me sembra solo indelicata; ma lei ne viene sconvolta.
Dovrebbe essere suo figlio a scusarsi, se avvertirà il giusto pudore e riconoscerà i confini della relazione genitore/figlio.
Quando l'ha sentita parlare al minore di argomenti sessuali doveva intervenire, se aveva delle curiosità. Presumo che sia stato a sua volta informato, se e quando ha chiesto.
Negli ultimi anni sono sorte notevoli confusioni nei costumi, com'è inevitabile nel prendere contatto con altri popoli, altre culture, ma soprattutto come conseguenza della rivoluzione culturale del '68.
Si disse, in quegli anni, che non andava repressa la sessualità a partire dai bambini e dagli adolescenti, con riferimento alla masturbazione e alla pratica precoce dei rapporti sessuali; e alcuni suggerirono che la naturalezza della vita sessuale dovesse manifestarsi col mostrarsi nudi tra genitori e figli.
Come sempre avviene quando una trasformazione culturale ha caratteri bruschi, non ci fu la capacità di sostituire gli errori del passato con criteri realmente meditati. Sarebbe stato opportuno riservare all'informazione sessuale molto più spazio in famiglia e a scuola, ma questa pratica scientificamente orientata mancò, per non offendere le varie abitudini private e forse per mancanza di criteri realmente condivisi. Pochi anni fa l'Organizzazione Mondiale della Sanità elaborò indicazioni chiare e meditate per attuare nelle scuole un'educazione non sessista: apriti cielo! Molte madri gridarono allo scandalo alla sola idea che al loro figlioletto venisse consentito di indossare abiti di colore rosa.
Ma dove mancò la parola meditata della scienza, come sempre, le mode agirono in luogo del pensiero critico.
Oggi una quantità di giovani ha problemi nella sfera sessuale perché rapporti sessuali continui e indiscriminati vengono prescritti a tutti come un obbligo, non solo senza amore, ma senza rispetto per sé stesso e per l'altro, e perfino senza attrazione.
Ai giovani non si dà il tempo di maturare le varie tappe della crescita, e figuriamoci quelle dei sentimenti.
Però si grida allo scandalo davanti a comportamenti che inevitabilmente derivano da questa mancanza di valori: la pedofilia, il femminicidio, anche il moltiplicarsi di comportamenti narcisisti, della violenza sessuale e degli incesti.
Di fatto, nuove regole definite per i costumi sentimentali e sessuali non sono sorte e il concetto stesso di "regola" contrasta con la prescrizione sessantottina "proibito proibire". Si è preteso, in questo campo, che dall'anarchia nascesse un'ideale perfezione, il che è alquanto inverosimile. Non si capisce dunque più quale debba essere il ruolo degli educatori, in famiglia e a scuola, e forse per questo lei si sente "in crisi" e "sconvolta".
Si aspettava che il pudore e il rispetto si sviluppassero dal nulla? O invece le sembra di avvertire in suo figlio qualcosa di nuovo, che lei non riesce più a gestire?
Ma un adolescente è proprio questo: una continua trasformazione, una serie di richieste azzardate che necessitano della giusta fermezza contenitiva da parte degli adulti.
Rispondendo che queste cose si fanno tra adolescenti, lei ha suggerito a suo figlio di fare la sua richiesta alle amiche e alle compagne di scuola. Le sembra una buona indicazione?
Rifletta sulle mete dell'educazione che vuole dare a suo figlio, e si comporti di conseguenza.
Ci tenga al corrente; noi siamo qui.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Quello che volevo dire a mio figlio è che sono cose che si fanno tra ragazzi della loro età, quando avrà una fidanzata di certo non sono richieste da fare ad una madre. Lui è sempre stato timido, ad esempio se io sto al bagno e lui sta passando mi chiude la porta.... è una richiesta strana da parte tua, io non so se qualcuno gli ha detto qualcosa,magari qualche amico!! Io ho sempre abituato i miei figli alla nudità come una cosa normale, e negli ultimi tempi era lui a vergognarsi ,quindi non si fa vedere nudo e non voleva vedere me, come forse è giusto che sia visto che sta crescendo. Ma una richiesta così da lui non me la sarai aspettata e sinceramente non ne capisco il senso.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 34.5k visite dal 20/07/2020.
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