Risveglio da un incubo quasi reale

Gentilissimi Dottori,
sono di nuovo qui per un consulto, forse attribuibile allo stress, ma preferisco comunque un parere da Voi esperti:

La scorsa notte mi sono svegliato improvvisamente e, senza aprire gli occhi, ero come svuotato delle mie energie, non riuscivo ad urlare ne a muovermi, come se qualcuno mi stesse trattenendo. Sempre con gli occhi chiusi, stavo pensando all'eventualità di essere stato narcotizzato dai ladri e di averli in casa. In questa situazione, prima di aprire gli occhi, stavo cercando di capire meglio cosa stesse succedendo intorno a me. Il mio pensierò si focalizzò su due punti: 1) se avessi aperto gli occhi, avrei dato prova di coscienza all'eventuale ladro che mi stava trattenendo e prima di farlo dovevo avere le forze necessarie per un affronto. 2) Avvertivo un dolore forte e pungente all'inguine parte destra e dovevo capire cosa fosse. Ho aperto gli occhi (uno solo) e la stanza era vuota ma sentivo parlare, dopo qualche secondo sono riuscito a muovermi ma ero ancora senza energie, ho capito di aver avuto un incubo (?) mi sono girato sul lato e cercato di riaddormentarmi. L'episodio mi ha leggermente spaventato quella notte perchè mi ha fatto tornare in mente una figura detta janara, la cui storia me la raccontavano da bambino. Al mattino ho capito di aver avuto un incubo.. ma perchè non riuscivo a muovermi e mi sono svegliato come se stessi cercando di urlare ma non ci riuscivo ?

La pianificazione dell'affronto con i ladri è maturata a seguito dell'esperienza di furto avuto in casa mentre dormivo lo scroso anno (ma in quella occasione non mi sono accorto di nulla).
Grazie
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile utente da quello che racconta sembrerebbe che lei sia stato colto da una cosiddetta paralisi ipnagogica, ossia una condizione abbastanza comune che si presenta in fase di risveglio. E' una condizione fisiologica che si ha soprattutto in condizioni di stress. (sensazione di essere paralizzati, tentativi di urlare senza emettere suoni, sensazione di essere avvolti da qualcosa di morbido). E' così frequente che la credenza popolare ci ha addirittura costruito sopra una serie di leggende. Quello che lei chiama janara al sud viene sostituita da un'altra figura chiamata juria, jura, auro o monaciello sbattezzato (storia che prende origine da un racconto napoletano del 1500).
cordialmente

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Attivo dal 2009 al 2016
Ex utente
Grazie mille Dr De Vincentiis per la velocità e la professionalità.

Quelle leggende, purtroppo, quando vengono raccontate ai bambini spaventano molto.. ricordo che evitavavo di dormire in posizione supina perchè si diceva che attirava questa sorta di strega. Anche i miei amici d'infanzia (scuole elementari) dormivano in posizione prona per questo motivo.
Grazie ancora.
[#3]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
in alcune zone del sud qualche persona, adulta, colta da paralisi ipangogiche è, tutt'oggi, davvero convinta dell'esistenza del monaciello che, secondo la leggenda, si poggia sul torace facendo pressione e togliendo il respiro. Come si vede questo racconto ben si adatta alla condizione fisiologica su descritta.

cordialmente
[#4]
Attivo dal 2009 al 2016
Ex utente
caspita! Potrebbe aver avuto una paralisi ipangogica con reflusso gastroesofageo ?
Oppure tale paralisi, in alcuni casi, può bloccare anche la respirazione ?

Mi scusi per la curiosità.. stavo leggendo i suoi interessanti articoli su MinForma.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
No, la respirazione non viene bloccata.
saluti
[#6]
Attivo dal 2009 al 2016
Ex utente
Grazie sono pienamente soddisfatto.
Buonanotte.