La mia psicoterapeuta non mi vuole dare farmaci
Sto andando in terapia (psicoterapia cognitivo comportamentale) , giovedì è stata la mia terza seduta.
Mi sono recata in psicoterapia per problemi di ansia, panico e fobia sociale , sento che sta funzionando perché attraverso i suoi consigli ed esercizi cognitivi quando mi reco da qualche parte riesco a non farmi venire l'attacco di panico.
Il punto è che al mattino (soprattutto) e durante tutta la giornata sono perennemente in ansia, con uno stato di angoscia, sempre in stato di allerta e mi manca il respiro.
Gliene ho parlato alla dottoressa settimana scorsa ma mi ha detto che "è normale" perché sono demoralizzata per questa problematica e che una volta sconfitta l'ansia patologica non avrò più questo problema.
Io invece sento che ho bisogno di assumere almeno un ansiolitico
La mia domanda è: è possibile ridurre l'ansia senza psicofarmaci?
Io mi fido della mia dottoressa ma nello stesso tempo ho paura di non farcela.
Si può fare psicoterapia senza assumere psicofarmaci?
Mi sono recata in psicoterapia per problemi di ansia, panico e fobia sociale , sento che sta funzionando perché attraverso i suoi consigli ed esercizi cognitivi quando mi reco da qualche parte riesco a non farmi venire l'attacco di panico.
Il punto è che al mattino (soprattutto) e durante tutta la giornata sono perennemente in ansia, con uno stato di angoscia, sempre in stato di allerta e mi manca il respiro.
Gliene ho parlato alla dottoressa settimana scorsa ma mi ha detto che "è normale" perché sono demoralizzata per questa problematica e che una volta sconfitta l'ansia patologica non avrò più questo problema.
Io invece sento che ho bisogno di assumere almeno un ansiolitico
La mia domanda è: è possibile ridurre l'ansia senza psicofarmaci?
Io mi fido della mia dottoressa ma nello stesso tempo ho paura di non farcela.
Si può fare psicoterapia senza assumere psicofarmaci?
[#1]
Gentile utente,
Si, è possibile. Gli effetti della terapia cambiano in base alle persone. Di solito, si procede ad inviare il paziente anche allo psichiatra per terapia farmacologica qualora non arrivino i risultati previsti dalla sola psicoterapia oppure quando i sintomi siano talmente invalidanti ed acuti da non permettere il lavoro terapeutico.
La sua psicologa psicoterapeuta non può prescriverle farmaci, ma spetta al medico psichiatra farlo.
Si, è possibile. Gli effetti della terapia cambiano in base alle persone. Di solito, si procede ad inviare il paziente anche allo psichiatra per terapia farmacologica qualora non arrivino i risultati previsti dalla sola psicoterapia oppure quando i sintomi siano talmente invalidanti ed acuti da non permettere il lavoro terapeutico.
La sua psicologa psicoterapeuta non può prescriverle farmaci, ma spetta al medico psichiatra farlo.
Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it
[#2]
Ex utente
Grazie dottore per la risposta celere. Ma quando si stabilisce se il paziente deve ricorrere ai farmaci? Io metto in pratica gli esercizi che mi ha dato la dottoressa , sto cercando di mettere in atto " i pensieri alternativi" quando mi reco in un luogo pubblico, ma è come se ci fosse una lotta continua dentro di me . Voglio "guarire" ma nello stesso tempo mi vengono i pensieri ossessivi come " non ce la farai mai, sei destinata a soffrire" non è così semplice ... La psicoterapia cognitivo comportamentale senza l'assunzione di farmaci ora come ora mi sembra non basti....o è troppo presto per parlare? D'altronde è la mia terza seduta....e mi rendo conto che è troppo presto per avere dei risultati concreti.
[#4]
E' probabile che abbia confusione relativamente alle figure cui rivolgersi.
La terapia farmacologica è caratteristica di un medico, specialista o meno, che dopo una visita può stabilire un trattamento utile ai disturbi che lamenta.
L'utilizzo di ansiolitici non è consigliato per tempi lunghi ed in pazienti che possano divenirne dipendenti.
La psicoterapeuta, se non è medico, non può prescrivere una terapia farmacologica né può suggerirla ma dovrebbe indirizzarla ad uno specialista o ad un laureato in medicina.
Le terapie farmacologiche hanno una valenza terapeutica appropriata per la risoluzione definitiva dei suoi disturbi.
Se la sua necessità è quella di sentire il parere di uno specialista in psichiatria lo può fare in modo indipendente dalla sua terapeuta.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
La terapia farmacologica è caratteristica di un medico, specialista o meno, che dopo una visita può stabilire un trattamento utile ai disturbi che lamenta.
L'utilizzo di ansiolitici non è consigliato per tempi lunghi ed in pazienti che possano divenirne dipendenti.
La psicoterapeuta, se non è medico, non può prescrivere una terapia farmacologica né può suggerirla ma dovrebbe indirizzarla ad uno specialista o ad un laureato in medicina.
Le terapie farmacologiche hanno una valenza terapeutica appropriata per la risoluzione definitiva dei suoi disturbi.
Se la sua necessità è quella di sentire il parere di uno specialista in psichiatria lo può fare in modo indipendente dalla sua terapeuta.
Dr. F. S. Ruggiero
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 7.2k visite dal 20/07/2020.
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