Non reggo il lavoro,temo nonfaccia per me..mi rovina la vita
Ho piu comodita di altri amici: orario da ufficio, Week end liberi, smart work in quasi sempre, possibilità di prendere permessi e ferie senza discussioni, stipendio discreto.
Certo va tenuto conto.
Ma sto male da anni (sono in cura per ansia/depressione da 7 anni con citalopram, Xanax E qualche variante)...la voglia di ammettere non fa per me...e ripartire in qualcosa di nuovo è alta, ma sono paralizzato da anni...certo mollare il lavoro ora facendo un salto nel vuoto non so se a senso?...forse se per andare avanti servono psicofarmaci si...Non lo.
so consigliarmi voi la strategia da seguire...
Certo va tenuto conto.
Ma sto male da anni (sono in cura per ansia/depressione da 7 anni con citalopram, Xanax E qualche variante)...la voglia di ammettere non fa per me...e ripartire in qualcosa di nuovo è alta, ma sono paralizzato da anni...certo mollare il lavoro ora facendo un salto nel vuoto non so se a senso?...forse se per andare avanti servono psicofarmaci si...Non lo.
so consigliarmi voi la strategia da seguire...
[#1]
Buongiorno,
cambiare è sempre faticoso e richiede di accettare anche un po' di rischio, ma questo fa parte della crescita; ogni passaggio e cambiamento durante gli anni dalla nascita in poi è faticoso e richiede di accettare un po' di rischio per poter accettare di lasciare quello che si ha ma per godere dei passi successivi.
Certo nella culla, o addirittura nella pancia, nutriti, cullati, coccolati, non si fa nessuna fatica, sembra di stare bene, ma non si vive!
Quindi forse non è così bello.
Non so quali siano i dolori o le paure che le impediscono i passi avanti, ma se prende psicofarmaci e soffre di ansia e depressione, dolori e paure ci saranno.
Sarebbe utile una psicoterapia analitica per capire a fondo quali sono e perché bloccano la sua possibilità di vivere.
Provi a pensarci.
cambiare è sempre faticoso e richiede di accettare anche un po' di rischio, ma questo fa parte della crescita; ogni passaggio e cambiamento durante gli anni dalla nascita in poi è faticoso e richiede di accettare un po' di rischio per poter accettare di lasciare quello che si ha ma per godere dei passi successivi.
Certo nella culla, o addirittura nella pancia, nutriti, cullati, coccolati, non si fa nessuna fatica, sembra di stare bene, ma non si vive!
Quindi forse non è così bello.
Non so quali siano i dolori o le paure che le impediscono i passi avanti, ma se prende psicofarmaci e soffre di ansia e depressione, dolori e paure ci saranno.
Sarebbe utile una psicoterapia analitica per capire a fondo quali sono e perché bloccano la sua possibilità di vivere.
Provi a pensarci.
Dr.ssa donatella fiocchi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.5k visite dal 17/07/2020.
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