Brutti pensieri
Buongiorno, mi succede spesso di pensare a delle cose brutte che sarebbero potute succedere.
Non ci dormo la notte e la cosa mi turba emotivamente.
Il pensiero ricorrente che ho in questo periodo è una cosa che è successa almeno 6 mesi fa.
Volevo andare a trovare mio nonno al cimitero nel suo paese, circa un ora di viaggio dal mio.
Sono andata con tutta la mia famiglia a pranzo nella sua casa, dove ancora vivono i miei zii e cugini.
Ho due bambini.
Sono uscita da sola, ho ripercorso la strada che facevo da bambina quando andavo lì in vacanza.
Ho preso una scorciatoia da me conosciuta, ma mentre scendevo questi gradini mi sono accorta che la discesa era molto scivolosa e ho rischiato più volte di scivolare.
La strada non era più come tanti anni fa.
A quel punto mi sono resa conto che la via era davvero pericolosa e sono tornata indietro per fortuna illesa.
Da lì partono i miei pensieri brutti.
Il mio bambino più grande ha deciso di andare a casa della cuginetta per vedere la nuova casa con mia mamma.
La bimba più piccola di qualche mese l'ho lasciata con mio padre perchè ritenevo che ci fosse troppo freddo per portarla con me.
Ma cosa sarebbe successo se fossero stati con me?
Mi vengono dei pensieri orribili, mi sento in colpa, ho la tachicardia anche ora mentre lo racconto.
Sono mesi che ci penso.
Come ho fatto ad essere così stupida da prendere quella strada.
Come avrei potuto proteggere i miei figli?
Non riesco a non pensarci.
So che non è successo niente ma l'idea del rischio che avrei potuto far correre ai miei bambini mi angoscia, mi ansia e mi opprime.
Avrei potuto mettere a rischio la vita dei miei bambini se fossero stati con me.
Oggi un altro episodio.
La mia bimba ha attualmente 13 mesi.
Siamo andati ad una festa di compleanno di un amichetto del mio bimbo di quasi 9 anni.
Ero rilassata e serena.
Ad un certo punto mi sono accorta che una bimba stava allungando la mano verso mia figlia per metterle un arachide in bocca.
Ho subito urlato per fermarla.
Per fortuna sono sempre davanti a lei e ho capito subito le intenzioni dell'altra bambina.
Ma ora si accumula un altro pensiero negativo.
E se mi fossi girata?
E se non avessi visto quello che stava accadendo?
Come sarebbe finita?
La mia paura di non poter essere perfetta mi fa stare male.
Certo mi rendo conto che per fortuna piango di cose non successe e non di queste cose terribili accadute nella realtà.
Ma nella mia testa è come se rivivessi quei momenti con un proseguo terribile.
In questo momento non ho modo di parlarne con uno psicoterapeuta.
C'è qualcosa che potrei fare per poter mettere da parte questi brutti pensieri?
Non ci dormo la notte e la cosa mi turba emotivamente.
Il pensiero ricorrente che ho in questo periodo è una cosa che è successa almeno 6 mesi fa.
Volevo andare a trovare mio nonno al cimitero nel suo paese, circa un ora di viaggio dal mio.
Sono andata con tutta la mia famiglia a pranzo nella sua casa, dove ancora vivono i miei zii e cugini.
Ho due bambini.
Sono uscita da sola, ho ripercorso la strada che facevo da bambina quando andavo lì in vacanza.
Ho preso una scorciatoia da me conosciuta, ma mentre scendevo questi gradini mi sono accorta che la discesa era molto scivolosa e ho rischiato più volte di scivolare.
La strada non era più come tanti anni fa.
A quel punto mi sono resa conto che la via era davvero pericolosa e sono tornata indietro per fortuna illesa.
Da lì partono i miei pensieri brutti.
Il mio bambino più grande ha deciso di andare a casa della cuginetta per vedere la nuova casa con mia mamma.
La bimba più piccola di qualche mese l'ho lasciata con mio padre perchè ritenevo che ci fosse troppo freddo per portarla con me.
Ma cosa sarebbe successo se fossero stati con me?
Mi vengono dei pensieri orribili, mi sento in colpa, ho la tachicardia anche ora mentre lo racconto.
Sono mesi che ci penso.
Come ho fatto ad essere così stupida da prendere quella strada.
Come avrei potuto proteggere i miei figli?
Non riesco a non pensarci.
So che non è successo niente ma l'idea del rischio che avrei potuto far correre ai miei bambini mi angoscia, mi ansia e mi opprime.
Avrei potuto mettere a rischio la vita dei miei bambini se fossero stati con me.
Oggi un altro episodio.
La mia bimba ha attualmente 13 mesi.
Siamo andati ad una festa di compleanno di un amichetto del mio bimbo di quasi 9 anni.
Ero rilassata e serena.
Ad un certo punto mi sono accorta che una bimba stava allungando la mano verso mia figlia per metterle un arachide in bocca.
Ho subito urlato per fermarla.
Per fortuna sono sempre davanti a lei e ho capito subito le intenzioni dell'altra bambina.
Ma ora si accumula un altro pensiero negativo.
E se mi fossi girata?
E se non avessi visto quello che stava accadendo?
Come sarebbe finita?
La mia paura di non poter essere perfetta mi fa stare male.
Certo mi rendo conto che per fortuna piango di cose non successe e non di queste cose terribili accadute nella realtà.
Ma nella mia testa è come se rivivessi quei momenti con un proseguo terribile.
In questo momento non ho modo di parlarne con uno psicoterapeuta.
C'è qualcosa che potrei fare per poter mettere da parte questi brutti pensieri?
[#1]
Gentile utente,
vista la situazione, è possibile che i pensieri negativi siano la manifestazione di un disturbo ossessivo compulsivo, poichè ci sono molti elementi caratteristici: pensieri intrusivi, riflessioni rispetto alla propria responsabilità, senso di colpa e ansia. Ovviamente, rimane un'ipotesi che va verificata. In tal caso, l'unica soluzione è la psicoterapia.
Se non può affrontare una psicoterapia privata, può informarsi presso il suo medico di base, l'ASL locale, consultori o associazioni che offrono terapie psicologiche gratuitamente o a prezzi estremamente accessibili.
vista la situazione, è possibile che i pensieri negativi siano la manifestazione di un disturbo ossessivo compulsivo, poichè ci sono molti elementi caratteristici: pensieri intrusivi, riflessioni rispetto alla propria responsabilità, senso di colpa e ansia. Ovviamente, rimane un'ipotesi che va verificata. In tal caso, l'unica soluzione è la psicoterapia.
Se non può affrontare una psicoterapia privata, può informarsi presso il suo medico di base, l'ASL locale, consultori o associazioni che offrono terapie psicologiche gratuitamente o a prezzi estremamente accessibili.
Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it
[#2]
Utente
Grazie mille, immaginavo questa risposta. In questo momento non credo di voler essere seguita da uno psicoterapeuta. In realtà ho già avuto un problema simile in passato, nella mia prima gravidanza, il mio endocrinologo mi ha detto che era tutto collegato al mio ipertiroidismo non curato. In effetti dopo la cura sono stata meglio. Sono andata anche dalla psicoterapeuta ma anche lei mi ha detto che dovevo prima risolvere i miei problemi fisici. Abbiamo fatto un pò di training autogeno ma sinceramente a parte avere un appuntamento fisso per parlare di me, non ho avuto molto giovamento. Ora di nuovo non mi sto curando per allattare la mia bambina. La medicina interferisce con l'allattamento. Può essere che l'ansia sia di nuovo collegata a questo? È mai possibile che un problema alla tiroide possa determinare tutto questo?
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.6k visite dal 10/07/2020.
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