Non capisco se siano attacchi di panico o altro, aiutatemi a capire per favore
Salve, volevo spiegarvi cosa mi succede, spero possiate aiutarmi a capire di cosa si tratta esponendovi l'ultimo "episodio": ieri sera mentre cercavo di prendere sonno, senza alcun motivo apparente, sento delle morse tra stomaco e petto, la sensazione che si prova quando si ha paura, e con gli occhi chiusi un leggero capogiro, apro di colpo gli occhi e cerco di riaddormentarmi, la sensazione di fitte tra stomaco e petto continuano per un po' ma riesco ad addormentarmi.
Mi sveglio normalmente, ma mi sento un po' a disagio, faccio colazione, il disagio continua e decido di fare due passi; uscendo il disagio aumenta considerevolmente, le fitte tornano, ho capogiri, mi viene di camminare più in fretta ma è come se non riuscissi ad andare proprio dritto, ho la sensazione che stia per svenire, devo guardare in basso, sento la testa leggermente pressare, bocca asciutta, continuo a camminare di fretta per tornare a casa, una volta a casa, dopo essermi sdraiato, la sensazione di forte disagio pare diminuire, ho guardato un po' di tv e la brutta sensazione pare essere andata via, però quando mi alzo sento le gambe molli e la pressione a livello dello stomaco si fa sentire.
E' un attacco di panico? Perché da seduto o sdraiato mi sento meglio?
Circa un mese fa ho provato le stesse cose, ho avuto queste brutte sensazione per molte ore, però in quel caso mi sentivo meglio se camminavo e nei giorni successivi mi sentivo sempre un po' debole a livello delle gambe.
Vorrei solo capire se si tratta di attacchi di panico perché io ho il terrore che sia una malattia grave a causarmi queste sensazioni.
Mi sveglio normalmente, ma mi sento un po' a disagio, faccio colazione, il disagio continua e decido di fare due passi; uscendo il disagio aumenta considerevolmente, le fitte tornano, ho capogiri, mi viene di camminare più in fretta ma è come se non riuscissi ad andare proprio dritto, ho la sensazione che stia per svenire, devo guardare in basso, sento la testa leggermente pressare, bocca asciutta, continuo a camminare di fretta per tornare a casa, una volta a casa, dopo essermi sdraiato, la sensazione di forte disagio pare diminuire, ho guardato un po' di tv e la brutta sensazione pare essere andata via, però quando mi alzo sento le gambe molli e la pressione a livello dello stomaco si fa sentire.
E' un attacco di panico? Perché da seduto o sdraiato mi sento meglio?
Circa un mese fa ho provato le stesse cose, ho avuto queste brutte sensazione per molte ore, però in quel caso mi sentivo meglio se camminavo e nei giorni successivi mi sentivo sempre un po' debole a livello delle gambe.
Vorrei solo capire se si tratta di attacchi di panico perché io ho il terrore che sia una malattia grave a causarmi queste sensazioni.
[#1]
Psicologo
Gentile Utente,
troppo pochi riferimenti per poter individuare la causa di tali disturbi. Certo potrebbe trattarsi di attacchi di panico, ma bisognerebbe indagare su cosa è accaduto di recente nella sua vita, conoscere la sua storia affettiva o, se per un motivo qualsiasi, in questo periodo sta prendendo dei farmaci e indagare su molto altro ancora. Ciò permetterebbe di capire se si tratta di attacchi di panico o altro; ovviamente dopo avere escluso eventuali cause organiche. Sarebbe anche utile lo svolgimento di un test della personalità che darebbe indicazioni sullo stato di ansia o stress che, anche se a livello impercettibile, potrebbe alterare il funzionamento del sistema neurovegetativo. In tal caso il riequilibrio dello stesso potrebbe essere recuperato in poche sedute (anche on-line) attraverso l'apprendimento di una tecnica psicofisica.
Cordiali saluti
troppo pochi riferimenti per poter individuare la causa di tali disturbi. Certo potrebbe trattarsi di attacchi di panico, ma bisognerebbe indagare su cosa è accaduto di recente nella sua vita, conoscere la sua storia affettiva o, se per un motivo qualsiasi, in questo periodo sta prendendo dei farmaci e indagare su molto altro ancora. Ciò permetterebbe di capire se si tratta di attacchi di panico o altro; ovviamente dopo avere escluso eventuali cause organiche. Sarebbe anche utile lo svolgimento di un test della personalità che darebbe indicazioni sullo stato di ansia o stress che, anche se a livello impercettibile, potrebbe alterare il funzionamento del sistema neurovegetativo. In tal caso il riequilibrio dello stesso potrebbe essere recuperato in poche sedute (anche on-line) attraverso l'apprendimento di una tecnica psicofisica.
Cordiali saluti
[#2]
Ex utente
Salve dottore, grazie per la risposta.
Non prendo farmaci al momento, io le ho menzionato solo quei due episodi, ma in passato ho sofferto (a detta dei medici) di ansia; sono stato due volte in pronto soccorso perché sentivo il petto stringere ed avevo difficoltà a respirare (credevo di avere un attacco di cuore) e lì mi hanno rassicurato che si trattava solo di ansia e stress.
Un'altra volta sono stato dal mio medico curante perché ero convinto di avere qualcosa al cervello, prima di prendere sonno avvertivo come delle vertigini e mi sono spaventato a morte, ma dopo la visita dal medico (e dopo una crisi di pianto -avevo molta paura-) mi ha rassicurato che stessi bene.
Sono, come avrà già capito, ipocondriaco. Nei mesi della quarantena ho avuto problemi all'intestino (ed anche in quel caso credevo di avere un male terribile) ed il medico mi ha prescritto il luxamide. Dopo circa 2 settimane ho avuto uno di quegli attacchi che le ho menzionato nel primo messaggio. Il medico mi ha fatto una radiografia all'addome ed era tutto apposto. Ho vissuto circa un mese di tranquillità, sono stato in giro con gli amici, al mare etc, ogni tanto sentivo come se quegli attacchi stessero per iniziare ma sembrava che riuscissi a controllarli, sino all'altro giorno quando non ce l'ho fatta ed eccomi qui.
Spero in una sua risposta e la ringrazio tante ancora.
Non prendo farmaci al momento, io le ho menzionato solo quei due episodi, ma in passato ho sofferto (a detta dei medici) di ansia; sono stato due volte in pronto soccorso perché sentivo il petto stringere ed avevo difficoltà a respirare (credevo di avere un attacco di cuore) e lì mi hanno rassicurato che si trattava solo di ansia e stress.
Un'altra volta sono stato dal mio medico curante perché ero convinto di avere qualcosa al cervello, prima di prendere sonno avvertivo come delle vertigini e mi sono spaventato a morte, ma dopo la visita dal medico (e dopo una crisi di pianto -avevo molta paura-) mi ha rassicurato che stessi bene.
Sono, come avrà già capito, ipocondriaco. Nei mesi della quarantena ho avuto problemi all'intestino (ed anche in quel caso credevo di avere un male terribile) ed il medico mi ha prescritto il luxamide. Dopo circa 2 settimane ho avuto uno di quegli attacchi che le ho menzionato nel primo messaggio. Il medico mi ha fatto una radiografia all'addome ed era tutto apposto. Ho vissuto circa un mese di tranquillità, sono stato in giro con gli amici, al mare etc, ogni tanto sentivo come se quegli attacchi stessero per iniziare ma sembrava che riuscissi a controllarli, sino all'altro giorno quando non ce l'ho fatta ed eccomi qui.
Spero in una sua risposta e la ringrazio tante ancora.
[#4]
Psicologo
Buongiorno,
in base ai nuovi dettagli da lei riportati, sembra proprio
trattarsi di difficoltà legate alla sfera psicosomatica. A volte accade che semplici malesseri, i quali normalmente vengono superati senza alcun problema, in condizioni psico-fisiche particolari diventano più invadenti, persistenti e preoccupanti, soprattutto perché si innesca un circolo vizioso di eccessiva attenzione a tutto ciò che accade nel corpo e questo peggiora la situazione.
Per questo tipo di disturbi normalmente sono indicati dei protocolli con prescrizioni comportamentali elaborate e costruite sul problema specifico.
Di solito il trattamento non richiede più di 10-15 sedute a cadenza quindicinale o mensile, previa diagnosi psicologica (supportata dalla somministrazione di 2 test della personalità). Tale percorso di consulenza psicologica può svolgersi anche on-line nelle modalità consentite dai nuovi mezzi tecnologici.
Per ulteriori informazioni può consultare il mio sito professionale, può accedere anche dal link sottostante. Le apparirà: "Stai per aprire un link esterno a Medicitalia.it"
basta cliccare su "continua e apri il sito".
Spero di esserle stata d'aiuto.
Un caro saluto
in base ai nuovi dettagli da lei riportati, sembra proprio
trattarsi di difficoltà legate alla sfera psicosomatica. A volte accade che semplici malesseri, i quali normalmente vengono superati senza alcun problema, in condizioni psico-fisiche particolari diventano più invadenti, persistenti e preoccupanti, soprattutto perché si innesca un circolo vizioso di eccessiva attenzione a tutto ciò che accade nel corpo e questo peggiora la situazione.
Per questo tipo di disturbi normalmente sono indicati dei protocolli con prescrizioni comportamentali elaborate e costruite sul problema specifico.
Di solito il trattamento non richiede più di 10-15 sedute a cadenza quindicinale o mensile, previa diagnosi psicologica (supportata dalla somministrazione di 2 test della personalità). Tale percorso di consulenza psicologica può svolgersi anche on-line nelle modalità consentite dai nuovi mezzi tecnologici.
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Spero di esserle stata d'aiuto.
Un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.2k visite dal 09/07/2020.
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