Disturbi di ansia da università
Buonasera, vi spiego la mia situazione.
Sono una studentessa di 21 anni e sto frequentando i corsi relativi ad una laurea triennale.
Ad ottobre mi sarei dovuta laureare ma purtroppo avrò bisogno di un anno/un anno e mezzo in più per completare il percorso poiché il primo anno, per motivi familiari e personali, sono riuscita a dare un solo esame.
So di non essere nè la prima nè l'ultima in questa situazione e che tutto sommato un anno di ritardo non è estremamente grave considerando che otterrei la laurea al massimo a 23 anni però mi sento davvero un fallimento.
Ciò che più mi fa stare male è sapere che i miei genitori debbano sostenere delle spese in più rispetto al necessario e questo mi fa sentire tremendamente in colpa dato che so che le spese sono tante ed é comunque un sacrificio.
Ho già pensato di trovarmi un lavoro per pagarmi quanto meno le tasse universitarie ma purtroppo la mia facoltà richiede la frequenza e spesso ho lezione dslla mattina fino al tardo pomeriggio.
Da quando sono stata bocciata all'ultimo esame sembra essermi crollato tutto addosso, non riesco a pensare ad altro che all'università.
La notte faccio fatica a prendere sonno e mi sento continuamente in ansia.
Ho parlato già con delle persone a me vicine che tentano di rassicurarmi ma dura davvero poco, non so come uscire da questa situazione.
Avrei bisogno di un parere, grazie mille per il tempo che mi sarà dedicato.
Sono una studentessa di 21 anni e sto frequentando i corsi relativi ad una laurea triennale.
Ad ottobre mi sarei dovuta laureare ma purtroppo avrò bisogno di un anno/un anno e mezzo in più per completare il percorso poiché il primo anno, per motivi familiari e personali, sono riuscita a dare un solo esame.
So di non essere nè la prima nè l'ultima in questa situazione e che tutto sommato un anno di ritardo non è estremamente grave considerando che otterrei la laurea al massimo a 23 anni però mi sento davvero un fallimento.
Ciò che più mi fa stare male è sapere che i miei genitori debbano sostenere delle spese in più rispetto al necessario e questo mi fa sentire tremendamente in colpa dato che so che le spese sono tante ed é comunque un sacrificio.
Ho già pensato di trovarmi un lavoro per pagarmi quanto meno le tasse universitarie ma purtroppo la mia facoltà richiede la frequenza e spesso ho lezione dslla mattina fino al tardo pomeriggio.
Da quando sono stata bocciata all'ultimo esame sembra essermi crollato tutto addosso, non riesco a pensare ad altro che all'università.
La notte faccio fatica a prendere sonno e mi sento continuamente in ansia.
Ho parlato già con delle persone a me vicine che tentano di rassicurarmi ma dura davvero poco, non so come uscire da questa situazione.
Avrei bisogno di un parere, grazie mille per il tempo che mi sarà dedicato.
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Gentile utente,
probabilmente, lei non ha bisogno di rassicurazione. Probabilmente, lei ha bisogno di individuare quali sono i nuclei di valore messi in discussione dalla sua performance universitaria. Sembra che, oltre al senso di colpa per le spese extra dei genitori, vi sia anche la tendenza a valutarsi come persona in base alla prestazione ("mi sento davvero un fallimento").
Inoltre, sembra essere presente il pensiero generalizzato e catastrofico, che unisce la bocciatura all'esame alla carriera universitaria generale ("sembra essermi crollato tutto addosso").
Dal punto di vista lavorativo, lei ci parla di lezioni al mattino e al pomeriggio, ma non alla sera. Se proprio ritiene di dover trovare un lavoro, potrebbe provare a valutare l'opzione di un lavoro serale, qualora non l'abbia ancora fatto.
Le suggerisco la lettura di questo articolo sull'ansia da prestazione in ambito scolastico:
https://www.psicologobs.it/diagnosi/ansia-da-prestazione-a-scuola/
probabilmente, lei non ha bisogno di rassicurazione. Probabilmente, lei ha bisogno di individuare quali sono i nuclei di valore messi in discussione dalla sua performance universitaria. Sembra che, oltre al senso di colpa per le spese extra dei genitori, vi sia anche la tendenza a valutarsi come persona in base alla prestazione ("mi sento davvero un fallimento").
Inoltre, sembra essere presente il pensiero generalizzato e catastrofico, che unisce la bocciatura all'esame alla carriera universitaria generale ("sembra essermi crollato tutto addosso").
Dal punto di vista lavorativo, lei ci parla di lezioni al mattino e al pomeriggio, ma non alla sera. Se proprio ritiene di dover trovare un lavoro, potrebbe provare a valutare l'opzione di un lavoro serale, qualora non l'abbia ancora fatto.
Le suggerisco la lettura di questo articolo sull'ansia da prestazione in ambito scolastico:
https://www.psicologobs.it/diagnosi/ansia-da-prestazione-a-scuola/
Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 09/07/2020.
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