Genitore malato
Gentili,
Da due mesi a questa parte abbiamo scoperto che mio padre ha un tumore incurabile.
Sto elaborando il fatto che morirà.
Nel frattempo la mia vita va a fondo per altre ragioni.
Ho perso un anno di università in quanto non ho superato i test di medicina.
A settembre ho superato i test all’estero e sono stata lì fino al rientro a casa dei miei in Italia (perché avrebbero chiuso l’università per covid) a metà marzo.
Ad aprile scopro il problema di mio padre.
Sessione invernale impeccabile (gennaio-febbraio) nonostante problemi di ansia enormi.
dopo aver appreso la notizia del tumore non ho seguito nemmeno una lezione per due mesi.
Nel frattempo sono entrata in Italia a medicina con lo scorrimento e ho spostato la mia carriera universitaria in Italia (non fisicamente ma online, sempre causa covid).
Ora devo fare gli esami e sono in seria difficoltà tra lezioni saltate, pagine arretrate, professori diversi, umore nero a causa delle condizioni di mio padre.
L’università è diventata un peso nella mia vita.
Non è più qualcosa per cui sono disposta a fare sacrifici, non mi entusiasma.
Mi pesa, mi fa sentire inutile perché bloccata da due anni sulle stesse cose e non riuscire comunque a studiare/concentrarmi/dare esami.
È diventata una corsa ad ostacoli e mi appesantisce il già pesante fardello della vita.
In tutto questo ovviamente sono chiusa in casa a studiare per recuperare...
Anche se con tutte queste pagine le speranze sono poche anche perché gli esami di medicina sono difficili
Da due mesi a questa parte abbiamo scoperto che mio padre ha un tumore incurabile.
Sto elaborando il fatto che morirà.
Nel frattempo la mia vita va a fondo per altre ragioni.
Ho perso un anno di università in quanto non ho superato i test di medicina.
A settembre ho superato i test all’estero e sono stata lì fino al rientro a casa dei miei in Italia (perché avrebbero chiuso l’università per covid) a metà marzo.
Ad aprile scopro il problema di mio padre.
Sessione invernale impeccabile (gennaio-febbraio) nonostante problemi di ansia enormi.
dopo aver appreso la notizia del tumore non ho seguito nemmeno una lezione per due mesi.
Nel frattempo sono entrata in Italia a medicina con lo scorrimento e ho spostato la mia carriera universitaria in Italia (non fisicamente ma online, sempre causa covid).
Ora devo fare gli esami e sono in seria difficoltà tra lezioni saltate, pagine arretrate, professori diversi, umore nero a causa delle condizioni di mio padre.
L’università è diventata un peso nella mia vita.
Non è più qualcosa per cui sono disposta a fare sacrifici, non mi entusiasma.
Mi pesa, mi fa sentire inutile perché bloccata da due anni sulle stesse cose e non riuscire comunque a studiare/concentrarmi/dare esami.
È diventata una corsa ad ostacoli e mi appesantisce il già pesante fardello della vita.
In tutto questo ovviamente sono chiusa in casa a studiare per recuperare...
Anche se con tutte queste pagine le speranze sono poche anche perché gli esami di medicina sono difficili
Buon pomeriggio,
Da quanto scrivi emerge una gran fatica, la sensazione di un fardello pesante sulle spalle e soprattutto l’impressione di non farcela. Difficoltà personali si stanno intrecciando a sofferenze familiari, a cui aggiungerei anche la situazione contingente legata al coronavirus che inevitabilmente rende tutto più complesso da affrontare. In questa fase della tua vita senti di andare a fondo e questo ti spaventa. Scrivi qui perché sai, non tanto di non farcela, quanto di non farcela da sola. E’ un primo passo verso una richiesta di aiuto; non esitare a concretizzarla! Lascia che qualcuno si prenda cura di te
Da quanto scrivi emerge una gran fatica, la sensazione di un fardello pesante sulle spalle e soprattutto l’impressione di non farcela. Difficoltà personali si stanno intrecciando a sofferenze familiari, a cui aggiungerei anche la situazione contingente legata al coronavirus che inevitabilmente rende tutto più complesso da affrontare. In questa fase della tua vita senti di andare a fondo e questo ti spaventa. Scrivi qui perché sai, non tanto di non farcela, quanto di non farcela da sola. E’ un primo passo verso una richiesta di aiuto; non esitare a concretizzarla! Lascia che qualcuno si prenda cura di te
Dott.ssa Gioconda Nardelli
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 07/07/2020.
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