Lo fa pesare, ma spesso la vedo stanca

da qualche anno soffro di difficoltà a mantenere l'erezione con la mia ragazza. ultimamente l'eccitazione inziale dura sempre meno e non riesco a portare a termine il rapporto ed è soprattutto il momento della penetrazione a bloccarmi. se invece riesco a mantenere l'erezione, il rapporto si rivela molto soddisfacente.
noi stiamo insieme da 17 anni e abbiamo sempre avuto un'ottima relazione sessuale, anzi è sempre stata il principale motore della nostra unione, che è diventata sempre più salda, mentre da qualche anno i rapporti sessuali hanno piano piano perso frequenza. per 3 anni abbiamo lavorato e vissuto in posti diversi spostandoci spesso, ma quando potevamo vederci stavamo sempre molto bene sul piano sessuale. un paio d'anni fa siamo tornati a vivere insieme e all'inizio è andato tutto bene, ma è durato poco. ora mi è sempre più difficile avere rapporti benchè lei sia disponibile come una volta.
pur amandola moltissimo, ho spesso avuto desiderio di altre donne, ma quando mi capitava di avere rapporti con loro, faticavo a mantenere l'erezione. pensando a senso di colpa o disinteresse, ho lasciato perdere, ma ora il problema si sta riversando sul rapporto con la mia ragazza. non abbiamo figli quindi passiamo insieme da soli molto tempo. abbiamo meno occasioni ed energie per i rapporti sessuali di un tempo, ma siamo molto affiatati. nonostante questo l'interesse sessuale nei suoi confronti è decisamente calato. quando mi masturbo non fatico a mantenere l'erezione nè ad avere l'orgasmo, ma ormai l'unica mia attività sessuale si limita a questo, e sono veramente preoccupato.
ogni volta che capitava di non riuscire ad andare in fondo al rapporto, lo imputavo alla stanchezza o all'ansia da prestazione che comunque talvolta ho, oppure ai problemi del lavoro che, essendo lavoro di creazione non può non influire su tutta la mia vita. in realtà non avevo mai avuto difficoltà a mantenere separate le sue sfere, finchè, dopo essere andati a vivere insieme in modo stabile, tutto è diventato più intrecciato e interdipendente. in ogni caso riuscivo sempre a rifarmi e godere del grande piacere dell'intesa sessuale con lei. ora invece, nonostante siamo reciprocamente molto affettuosi, mi sembra di non volere più questo piacere anche se lo desidero moltissimo. mi sento distante, incapace di lasciarmi andare. c'è da dire che, anche se lavoro molto, nn sono ancora in grado di mantenere la mia ragazza e poichè il suo lavoro è molto stressante, vivo questa impossibilità con grande senso di colpa. lei nn me lo fa pesare, ma spesso la vedo stanca e sto male. allora spingo ancora di più nel mio lavoro, ma sono sempre in salita e spesso mi sento in affanno anche se sono molto felice del lavoro che faccio.
sento come se mi allontanassi da lei per difendermi da qualcosa, forse dal mio stesso senso di colpa, o come se volessi concentrare tutte le energie per risolvere una volta per tutte il problema del lavoro, mio e suo. sono molto confuso.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente, lei descrive molto bene ciò che le succede e le sensazioni collegate, e tuttavia dice di sentirsi molto confuso e in colpa. L'impressione è che lei stia sforzandosi di voler mantenere una situazione principalmente per la rassicurazione che otterrebbe da tale stabilità, indipendentemente dal piacere effettivo che ne ricava. Ad esempio, il desiderio sessuale con la sua ragazza non è più tanto intenso, eppure lei vorrebbe lo stesso che lo fosse.

Ma la sessualità non funziona a comando. Se il desiderio non c'è e proviamo ugualmente ad avere un rapporto, il risultato più probabile è che l'esito sia meno che soddisfacente. "Mettersi alla prova significa provare il fallimento" diceva uno dei miei maestri e nella sfera sessuale ciò è quanto mai vero. Quindi, secondo me sarebbe prima di tutto opportuno indagare sull'affievolimento del rapporto fra voi due, e vedere come ciò si collega a tutto il resto.

Buttarsi nel lavoro con più energia può essere una strategia utile in certe situazioni, ma non mi sembra questo il suo caso, perché mi pare che lei lo stia facendo non con l'intento di dimenticare ad esempio un dolore passato o una cosa effettivamente da lasciarsi alle spalle, ma per fingere di non vedere qualcosa che non va ma che ancora c'è ed è del tutto presente. E in casi come questi, sono più utili strategie diverse.

Potrebbe richiedere un consulto psicologico di persona, se ne sente il bisogno.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
la ringrazio molto per il suo parere.
in effetti il lavoro può fungere da copertura. e anche la volontà di mantenere una situazione rassicurante può sviare le mie sensazioni.
non ci avevo pensato in questi termini.
eppure non ho motivo di pensare a un calo dell'interesse nei confronti della mia ragazza, anzi l'intesa con lei è molto più forte di anni fa. non riesco a immaginare di non averla al mio fianco e di negarmi la gioia e il piacere di fare insieme a lei tutte le scelte della mia vita.
in questa apparente contraddizione io mi perdo e dispero, ma forse sto solo saltando da un estremo all'altro.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
> ma forse sto solo saltando da un estremo all'altro.

No, non credo. Credo invece che lei attribuisca molta importanza all'aspetto sessuale della vita di coppia (lo dimostrerebbe il fatto che ha avuto anche altre partner) e che quindi tenda a confondere una diminuzione del desiderio con l'imminente fine del rapporto a cui tiene di più. Ma una diminuzione della frequenza del desiderio sessuale, quando non è dovuta a cause patologiche, è normale man mano che gli anni passano. A 20 anni la sessualità è una cosa, a 40 un'altra e a 60 un'altra ancora. Ogni età dà all'individuo sano la possibilità di godersi appieno la propria vita sessuale, ma con modalità un po' diverse. È possibile che nel suo caso si tratti semplicemente di questo.

Cordiali saluti
[#4]
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
gentile dott. Santoro,
la ringrazio molto per la risposta.
anche se io mi aspetto qualcosa di più dai miei 40 anni, spero che sia solo un fatto fisiologico, come dice lei.
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