Terapia adatta
Salve, so o una ragazza di 32 anni.
Sono in cura presso una psicoterapeuta da circa un anno e i primi tempi le cose funzionavano.
Premetto che in passato ho utilizzato degli psicofarmaci prescritti da un neurologo che mi facevano sentire bene.
Poi li ho smessi a inizio 2019.
Adesso mi si presenta una brutta paura che é quella di mangiare e sentirmi male e questo mi condiziona la vita sociale, quella quotidiana.
Non succede tutti i giorni ma quasi.
La cosa é che se il giorno prima sto bene, esco anche e ceno fuori e va tutto liscio, il giorno dopo magari ricomincia quella giornata storta che al solo pensiero di dover mangiare mi mette ansia, agitazione, facendomi mangiare poco o niente.
Ho in mente di rifare la visita dal neurologo per farmi prescrivere di nuovo le gocce.
Sarebbe sbagliato?
O magari sarebbe consigliato farmi seguire da uno psichiatra per capire come gestire quel monento e come saper reagire e ma gari abbinando una cura anche farmacologica?
Sono in cura presso una psicoterapeuta da circa un anno e i primi tempi le cose funzionavano.
Premetto che in passato ho utilizzato degli psicofarmaci prescritti da un neurologo che mi facevano sentire bene.
Poi li ho smessi a inizio 2019.
Adesso mi si presenta una brutta paura che é quella di mangiare e sentirmi male e questo mi condiziona la vita sociale, quella quotidiana.
Non succede tutti i giorni ma quasi.
La cosa é che se il giorno prima sto bene, esco anche e ceno fuori e va tutto liscio, il giorno dopo magari ricomincia quella giornata storta che al solo pensiero di dover mangiare mi mette ansia, agitazione, facendomi mangiare poco o niente.
Ho in mente di rifare la visita dal neurologo per farmi prescrivere di nuovo le gocce.
Sarebbe sbagliato?
O magari sarebbe consigliato farmi seguire da uno psichiatra per capire come gestire quel monento e come saper reagire e ma gari abbinando una cura anche farmacologica?
[#1]
Gentile utente,
che confusione tra i vari Specialisti.
Innanzi tutto:
non ci dice per quale disturbo è in psicoterapia. La Sua Psicologa è anche Psicoterapeuta? Cioè autorizzata a curare? Quale approccio segue?
Ogni quanto vi incontrate?
Ci dice che "i primi tempi le cose funzionavano"; e ora?
Quanto ha scritto a noi lo ha comunicato anche alla Sua Terapeuta?
L'ipotesi del ricorso ai farmaci è in relazione all'insufficienza dei risultati ottenuti con la psicoterapia? Ne ha parlato con la Specialista che La segue?
Con quali esiti?
Nella necessità soggettiva dei farmaci si rivolga allo Psichiatra;
a quanto credo di capire Lei non soffre di una patologia neurologica per cui lo specialista sarebbe il Neurologo...
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
che confusione tra i vari Specialisti.
Innanzi tutto:
non ci dice per quale disturbo è in psicoterapia. La Sua Psicologa è anche Psicoterapeuta? Cioè autorizzata a curare? Quale approccio segue?
Ogni quanto vi incontrate?
Ci dice che "i primi tempi le cose funzionavano"; e ora?
Quanto ha scritto a noi lo ha comunicato anche alla Sua Terapeuta?
L'ipotesi del ricorso ai farmaci è in relazione all'insufficienza dei risultati ottenuti con la psicoterapia? Ne ha parlato con la Specialista che La segue?
Con quali esiti?
Nella necessità soggettiva dei farmaci si rivolga allo Psichiatra;
a quanto credo di capire Lei non soffre di una patologia neurologica per cui lo specialista sarebbe il Neurologo...
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#5]
Ne parli con chiarezza e sincerità con la Sua terapeuta,
con la disponibilità ad ascoltare il suo punto di vista:
la Terapeuta rileva forse delle Sue resistenze al cambiamento? una mancata aderenza alle consegne? che altro? come spiega la Sua percezione di assenza di risultati?
Datevi un tempo.
Se poi la situazione rimanesse stagnante
giungerete a concordare un cambio di terapeuta e/o eventualmente di approccio.
Dott. Brunialti
con la disponibilità ad ascoltare il suo punto di vista:
la Terapeuta rileva forse delle Sue resistenze al cambiamento? una mancata aderenza alle consegne? che altro? come spiega la Sua percezione di assenza di risultati?
Datevi un tempo.
Se poi la situazione rimanesse stagnante
giungerete a concordare un cambio di terapeuta e/o eventualmente di approccio.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 673 visite dal 02/07/2020.
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