Uscire dalla condizione di single
Salve,
sarei interessata ad un vostro feedback e vi racconto le fasi rilevanti della mia storia.
Ho 37 anni, vivo a Londra da 5 e sono professionista.
Ho avuto 2 storie.
La prima di 9 anni (dai 18 ai 27), con un ragazzo piu’ grande.
Storia apparentemente soddisfacente, ma con lacune sessuali e d’amore.
Lui controllante ed emotivamente abusivo, io passiva e dipendente, con la tendenza a sentirmi in colpa su sue mancanze e/o profonde problematiche personali.
Dopo 3 mesi dalla rottura, mi innamoro di un ragazzo e ho una storia di due anni (dai 27 ai 29).
Una storia caratterizzata dalla passione e dalla condivisione di amicizie e stile di vita.
Anche lui è controllante ed egocentrico, ma la passione è fortissima.
Inizio una psicoterapia perché capisco che c’è una ripetizione nella storia ed il problema sono io.
La terapia funziona e imparo a stare da sola, fortificandomi.
Dopo la chiusura della relazione, passo la fase di ribellione in cui sperimento molto in giro (non voglio una relazione).
A 32 anni mi trasferisco in Inghilterra; Ho faticato molto per l’adattamento.
Qui noto che si usano siti online per incontri, a volte li provo.
Emotivamente mi sento ancora chiusa, a causa delle ferite passate e concentrata sul raggiungere una stabilità lavorativa.
Conosco un ragazzo single che diventa amico, mi innamoro, senza essere ricambiata.
L’intimità sessuale avviene solo una volta.
Considero il mio innamoramento verso lui, un auto-sabotaggio per evitare l’intimità.
Riesco a divertirmi sporadicamente con altri ragazzi.
Nel tempo matura in me la voglia di una relazione con una tipologia di persona diversa, una persona presente e chiara.
A Febbraio conosco un ragazzo greco (30 anni) durante un corso di Tango.
Ci piacciamo, poco dopo scatta il lockdown e lui torna in Grecia per lavorare a distanza.
Ci siamo sentiti, con la prospettiva di rivederci al suo rientro.
Contatti ogni 20 gg.
Non so cosa accadrà e se accadrà.
Mi sento in un circolo vizioso e non so come uscirne.
Ci sono sicuramente dei punti bui che non riesco a vedere di me.
Pensando al mio percorso, anni fa non riuscivo ad immaginarmi single e capace di stare cosi’ tanto a lungo sola.
Ora sono single, e mi sembra debba avvenire un miracolo avere una relazione.
Non si creano mai le condizioni e questa cosa mi rattrista.
Per esempio, o ci sono persone che vogliono catturarmi, piu’ che conoscermi, oppure se inizia a piacermi una persona, questa non è disponibile alla conoscenza che vada al di là del sesso.
Infatti, appena intercetto questo, mi allontano.
Sarei interessata ad avere un vostro parere.
Vi ringrazio.
sarei interessata ad un vostro feedback e vi racconto le fasi rilevanti della mia storia.
Ho 37 anni, vivo a Londra da 5 e sono professionista.
Ho avuto 2 storie.
La prima di 9 anni (dai 18 ai 27), con un ragazzo piu’ grande.
Storia apparentemente soddisfacente, ma con lacune sessuali e d’amore.
Lui controllante ed emotivamente abusivo, io passiva e dipendente, con la tendenza a sentirmi in colpa su sue mancanze e/o profonde problematiche personali.
Dopo 3 mesi dalla rottura, mi innamoro di un ragazzo e ho una storia di due anni (dai 27 ai 29).
Una storia caratterizzata dalla passione e dalla condivisione di amicizie e stile di vita.
Anche lui è controllante ed egocentrico, ma la passione è fortissima.
Inizio una psicoterapia perché capisco che c’è una ripetizione nella storia ed il problema sono io.
La terapia funziona e imparo a stare da sola, fortificandomi.
Dopo la chiusura della relazione, passo la fase di ribellione in cui sperimento molto in giro (non voglio una relazione).
A 32 anni mi trasferisco in Inghilterra; Ho faticato molto per l’adattamento.
Qui noto che si usano siti online per incontri, a volte li provo.
Emotivamente mi sento ancora chiusa, a causa delle ferite passate e concentrata sul raggiungere una stabilità lavorativa.
Conosco un ragazzo single che diventa amico, mi innamoro, senza essere ricambiata.
L’intimità sessuale avviene solo una volta.
Considero il mio innamoramento verso lui, un auto-sabotaggio per evitare l’intimità.
Riesco a divertirmi sporadicamente con altri ragazzi.
Nel tempo matura in me la voglia di una relazione con una tipologia di persona diversa, una persona presente e chiara.
A Febbraio conosco un ragazzo greco (30 anni) durante un corso di Tango.
Ci piacciamo, poco dopo scatta il lockdown e lui torna in Grecia per lavorare a distanza.
Ci siamo sentiti, con la prospettiva di rivederci al suo rientro.
Contatti ogni 20 gg.
Non so cosa accadrà e se accadrà.
Mi sento in un circolo vizioso e non so come uscirne.
Ci sono sicuramente dei punti bui che non riesco a vedere di me.
Pensando al mio percorso, anni fa non riuscivo ad immaginarmi single e capace di stare cosi’ tanto a lungo sola.
Ora sono single, e mi sembra debba avvenire un miracolo avere una relazione.
Non si creano mai le condizioni e questa cosa mi rattrista.
Per esempio, o ci sono persone che vogliono catturarmi, piu’ che conoscermi, oppure se inizia a piacermi una persona, questa non è disponibile alla conoscenza che vada al di là del sesso.
Infatti, appena intercetto questo, mi allontano.
Sarei interessata ad avere un vostro parere.
Vi ringrazio.
[#1]
Gentile utente,
anzichè un nostro parere,
troppo poco per una vita,
ha pensato a riprendere quella psicoterapia che all'epoca La aiutò in maniera così rilevante?
Magari con la stessa Terapeuta, considerato che la tecnologia mette a disposizione vari strumenti,
efficaci in particolare per chi già si conosce in presenza.
Attraverso le poche parole di un semplice consulto online è impossibile darLe aiuto per quello che Lei definisce
"..un circolo vizioso e non so come uscirne.
Ci sono sicuramente dei punti bui che non riesco a vedere di me...".
E al contempo vale la pena spezzare la "coazione a ripetere".
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
anzichè un nostro parere,
troppo poco per una vita,
ha pensato a riprendere quella psicoterapia che all'epoca La aiutò in maniera così rilevante?
Magari con la stessa Terapeuta, considerato che la tecnologia mette a disposizione vari strumenti,
efficaci in particolare per chi già si conosce in presenza.
Attraverso le poche parole di un semplice consulto online è impossibile darLe aiuto per quello che Lei definisce
"..un circolo vizioso e non so come uscirne.
Ci sono sicuramente dei punti bui che non riesco a vedere di me...".
E al contempo vale la pena spezzare la "coazione a ripetere".
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.9k visite dal 02/07/2020.
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