Come lavorare con l'ex?
Gentilissimi,
il nocciolo del mio problema al momento è: come potrò continuare a lavorare con il mio ex?
Mi spiego: ho 22 anni ed il mio ex fidanzato sul posto di lavoro è un mio superiore e attualmente sono in cassa integrazione per cui il problema è rivolto al futuro.
Tra svariati tira e molla siamo stati insieme per quasi un anno, e abbiamo convissuto anche per 3 mesi fino ad arrivare alla quarantena in cui mi ha lasciata dicendo di voler stare da solo per risolvere alcuni problemi personali (non è una scusa, ha davvero delle questioni da risolvere con se' stesso).
Dopo avermi lasciata (il tutto in maniera quasi pacifica), io sono ritornata a casa mia e non ci siamo più visti né sentiti, tranne quando gli ho mandato un messaggio di auguri per il suo compleanno a cui mi ha risposto e poi il giorno del mio compleanno non mi ha fatto gli auguri ma si è limitato a guardami le storie su Instagram (gli auguri me li aspettavo, anche solo per una questione di educazione).
Passiamo poi a quando sono andata sotto casa sua per recuperare delle cose che mi servivano; la scena dell'incontro sarà durata 30 secondi perché quasi non riusciva a guardarmi in faccia, sembrava molto seccato, come se gli stessi dando fastidio (nessun 'come stai?
tutto bene?, niente).
L'ultima occasione in cui l'ho incontrato è stato una settimana fa in cui mi sono dovuta presentare sul posto di lavoro per una visita medica ed era presente anche lui.
Secondo la mia visione ha fatto di tutto per evitarmi, sapeva dell'orario in cui sarei arrivata e infatti al mio arrivo non era nei paraggi, poi mi sono trattenuta a chiacchierare con dei colleghi e appena mi ha visto, io l'ho saluto tranquillamente e lui mi ha fatto solo un freddo cenno con la mano e poi se n'è andato.
Dunque io mi chiedo: come potrò lavorare con lui che sembra evitarmi e quasi non mi parla?
A me non sembra un comportamento maturo (considerando anche il fatto che ha 36 anni) e in ogni caso tra i due, se c'è qualcuno che ha il diritto di essere arrabbiato, sono io, che sono stata lasciata e ho subito la sua scelta, e non il contrario.
Io ormai ho superato il fatto che mi abbia lasciato, ho ripreso in mano la mia vita e devo dire che sono contenta del percorso che ho fatto fino ad ora senza di lui, quindi io non ho assolutamente nulla contro di lui e mi piacerebbe poter avere un rapporto di amicizia come lo avevamo prima.
Mi domando solo cosa posso fare quando tonerò al lavoro: aspettare che sia lui a sbloccarsi o porgli io la questione?
PS: quando ci siamo lasciati gli avevo già chiesto se aveva pensato al fatto che avremmo dovuto continuare a lavorare insieme e lui aveva risposto che avremmo potuto lavorare anche meglio, non avendo questioni personali di cui parlare (riferendosi anche al fatto che in passato, quando le cose andavano male tra di noi, abbiamo continuato a lavorare in maniera effettivamente produttiva, anche se da parte mia non certamente serena).
Spero di essere stata chiara nella descrizione.
Grazie
il nocciolo del mio problema al momento è: come potrò continuare a lavorare con il mio ex?
Mi spiego: ho 22 anni ed il mio ex fidanzato sul posto di lavoro è un mio superiore e attualmente sono in cassa integrazione per cui il problema è rivolto al futuro.
Tra svariati tira e molla siamo stati insieme per quasi un anno, e abbiamo convissuto anche per 3 mesi fino ad arrivare alla quarantena in cui mi ha lasciata dicendo di voler stare da solo per risolvere alcuni problemi personali (non è una scusa, ha davvero delle questioni da risolvere con se' stesso).
Dopo avermi lasciata (il tutto in maniera quasi pacifica), io sono ritornata a casa mia e non ci siamo più visti né sentiti, tranne quando gli ho mandato un messaggio di auguri per il suo compleanno a cui mi ha risposto e poi il giorno del mio compleanno non mi ha fatto gli auguri ma si è limitato a guardami le storie su Instagram (gli auguri me li aspettavo, anche solo per una questione di educazione).
Passiamo poi a quando sono andata sotto casa sua per recuperare delle cose che mi servivano; la scena dell'incontro sarà durata 30 secondi perché quasi non riusciva a guardarmi in faccia, sembrava molto seccato, come se gli stessi dando fastidio (nessun 'come stai?
tutto bene?, niente).
L'ultima occasione in cui l'ho incontrato è stato una settimana fa in cui mi sono dovuta presentare sul posto di lavoro per una visita medica ed era presente anche lui.
Secondo la mia visione ha fatto di tutto per evitarmi, sapeva dell'orario in cui sarei arrivata e infatti al mio arrivo non era nei paraggi, poi mi sono trattenuta a chiacchierare con dei colleghi e appena mi ha visto, io l'ho saluto tranquillamente e lui mi ha fatto solo un freddo cenno con la mano e poi se n'è andato.
Dunque io mi chiedo: come potrò lavorare con lui che sembra evitarmi e quasi non mi parla?
A me non sembra un comportamento maturo (considerando anche il fatto che ha 36 anni) e in ogni caso tra i due, se c'è qualcuno che ha il diritto di essere arrabbiato, sono io, che sono stata lasciata e ho subito la sua scelta, e non il contrario.
Io ormai ho superato il fatto che mi abbia lasciato, ho ripreso in mano la mia vita e devo dire che sono contenta del percorso che ho fatto fino ad ora senza di lui, quindi io non ho assolutamente nulla contro di lui e mi piacerebbe poter avere un rapporto di amicizia come lo avevamo prima.
Mi domando solo cosa posso fare quando tonerò al lavoro: aspettare che sia lui a sbloccarsi o porgli io la questione?
PS: quando ci siamo lasciati gli avevo già chiesto se aveva pensato al fatto che avremmo dovuto continuare a lavorare insieme e lui aveva risposto che avremmo potuto lavorare anche meglio, non avendo questioni personali di cui parlare (riferendosi anche al fatto che in passato, quando le cose andavano male tra di noi, abbiamo continuato a lavorare in maniera effettivamente produttiva, anche se da parte mia non certamente serena).
Spero di essere stata chiara nella descrizione.
Grazie
[#1]
Gentile utente,
Lei ci dice che
"mi piacerebbe poter avere un rapporto di amicizia come lo avevamo prima..."
Tenga conto che non sempre accade,
al contrario nel primo periodo dopo la rottura non accade quasi mai.
E se Lei osserva bene i fatti narrati, nella situazione specifica non si vedono proprio le premesse di una possibile ripresa dell'amicizia precedente.
"... quando tornerò al lavoro: aspettare che sia lui a sbloccarsi o porgli io la questione?.."
Lei può fare come meglio crede,
ma si prepari al fatto che lui abbia intenzione di chiudere "così", senza tante parole.
Il motivo non ci è possibile conoscerlo, ovviamente.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Lei ci dice che
"mi piacerebbe poter avere un rapporto di amicizia come lo avevamo prima..."
Tenga conto che non sempre accade,
al contrario nel primo periodo dopo la rottura non accade quasi mai.
E se Lei osserva bene i fatti narrati, nella situazione specifica non si vedono proprio le premesse di una possibile ripresa dell'amicizia precedente.
"... quando tornerò al lavoro: aspettare che sia lui a sbloccarsi o porgli io la questione?.."
Lei può fare come meglio crede,
ma si prepari al fatto che lui abbia intenzione di chiudere "così", senza tante parole.
Il motivo non ci è possibile conoscerlo, ovviamente.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9.8k visite dal 01/07/2020.
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