Problemi a gestire un amore finito/non corrisposto
Salve! Sono una ragazza di 24 anni e da un paio di giorni sono stata lasciata (8 mesi di relazione) soffrendone molto.
Partendo dal presupposto che il ragazzo è una persona che non si trova in una relazione da 4 anni, e dopo aver cambiato drasticamente la sua vita, rinchiudendosi per questi anni in letture, studio, disegni personali ha deciso di uscire con me.
Per me penso sia stato un colpo di fulmine in quanto sono molto selettiva ma anche timida, introversa quanto lo è lui.
Dal punto di vista caratteriale eravamo perfetti, davvero una comprensione fantastica in tutto e per tutto.
Ero davvero felice.
Quando stavamo insieme andava tutto bene, tranne che il problema era che ci vedevamo davvero poco sempre stando a casa, lui spesso non usciva i weekend per stare a casa a disegnare, non andavamo a cena etc.
A me andava bene cosi dal momento che non reputavo importanti fare le solite cose ma stare bene insieme quando c'era possibilità.
Dopo tre mesi, essendo una persona molto riflessiva, mi dice che non sente di essere innamorato, trasportato ma sente che sono la persona perfetta per lui.
Io sono abbastanza timida e spesso non riesco a impormi e a litigare.
Sostanzialmente ribattevo ma in maniera buona, come lo era lui.
Mai una litigata.
Questo discorso del non essere innamorati e stato fatto un altra volta, dove io sono stata male e sostenevo che l'amore dei 18 anni era diverso da quello dei 24 più maturo.
Dopo queste discussioni, tornava tutto come prima: vedendoci poco ma quando eravamo insieme passava il tempo in maniera meravigliosa.
Rifletteva, ci stava male a quanto pare senza dirmi nulla.
Una volta mi disse ti amo ma penso perche semplicemente era anni che non provava qualcosa; poi solo ti voglio bene, sei importante.
Io ogni tanto insistevo per fare qualcosa, andare in montagna etc ma non troppo perchè vedevo quanti anni ci aveva messo per ricostruirsi la sua vita fatta di studi, letture, disegni e a me sinceramente andava bene cosi perchè era qualcosa di semplice ma sincero.
Passa un po di tempo ed una settimana fa dopo un lutto decide di lasciarmi dicendomi ancora quelle cose, che non sente che mi ama, dopo giorni di sofferenza e pensieri ha fatto la sua scelta; scelta che dice farà stare meglio anche me.
Ci confrontiamo, e non riesco neanche in quella situazione ad essere arrabbiata con lui per il suo essere buono nei confronti del mondo.
Ora io sto male, sento un vuoto, mi sento in colpa per tutto ciò che non ho detto (ad esempio avere il coraggio di chiedergli semplicemente perchè non fossi stata invitata nella sua casa al mare per le vacanze).
So che è stato male anche lui, mentre mi lasciava, piangeva, non si spiegava il perche dato che ero perfetta per lui.
Devo dire che mi manca molto, mi manca avere perso una persona cosi buona e sincera e non riesco ad accettare la cosa.
Mi ha lasciato regalandomi un suo disegno, dicendo che gli addii non esistono ma sono delle mere illusioni.
Un saluto
Partendo dal presupposto che il ragazzo è una persona che non si trova in una relazione da 4 anni, e dopo aver cambiato drasticamente la sua vita, rinchiudendosi per questi anni in letture, studio, disegni personali ha deciso di uscire con me.
Per me penso sia stato un colpo di fulmine in quanto sono molto selettiva ma anche timida, introversa quanto lo è lui.
Dal punto di vista caratteriale eravamo perfetti, davvero una comprensione fantastica in tutto e per tutto.
Ero davvero felice.
Quando stavamo insieme andava tutto bene, tranne che il problema era che ci vedevamo davvero poco sempre stando a casa, lui spesso non usciva i weekend per stare a casa a disegnare, non andavamo a cena etc.
A me andava bene cosi dal momento che non reputavo importanti fare le solite cose ma stare bene insieme quando c'era possibilità.
Dopo tre mesi, essendo una persona molto riflessiva, mi dice che non sente di essere innamorato, trasportato ma sente che sono la persona perfetta per lui.
Io sono abbastanza timida e spesso non riesco a impormi e a litigare.
Sostanzialmente ribattevo ma in maniera buona, come lo era lui.
Mai una litigata.
Questo discorso del non essere innamorati e stato fatto un altra volta, dove io sono stata male e sostenevo che l'amore dei 18 anni era diverso da quello dei 24 più maturo.
Dopo queste discussioni, tornava tutto come prima: vedendoci poco ma quando eravamo insieme passava il tempo in maniera meravigliosa.
Rifletteva, ci stava male a quanto pare senza dirmi nulla.
Una volta mi disse ti amo ma penso perche semplicemente era anni che non provava qualcosa; poi solo ti voglio bene, sei importante.
Io ogni tanto insistevo per fare qualcosa, andare in montagna etc ma non troppo perchè vedevo quanti anni ci aveva messo per ricostruirsi la sua vita fatta di studi, letture, disegni e a me sinceramente andava bene cosi perchè era qualcosa di semplice ma sincero.
Passa un po di tempo ed una settimana fa dopo un lutto decide di lasciarmi dicendomi ancora quelle cose, che non sente che mi ama, dopo giorni di sofferenza e pensieri ha fatto la sua scelta; scelta che dice farà stare meglio anche me.
Ci confrontiamo, e non riesco neanche in quella situazione ad essere arrabbiata con lui per il suo essere buono nei confronti del mondo.
Ora io sto male, sento un vuoto, mi sento in colpa per tutto ciò che non ho detto (ad esempio avere il coraggio di chiedergli semplicemente perchè non fossi stata invitata nella sua casa al mare per le vacanze).
So che è stato male anche lui, mentre mi lasciava, piangeva, non si spiegava il perche dato che ero perfetta per lui.
Devo dire che mi manca molto, mi manca avere perso una persona cosi buona e sincera e non riesco ad accettare la cosa.
Mi ha lasciato regalandomi un suo disegno, dicendo che gli addii non esistono ma sono delle mere illusioni.
Un saluto
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Gentile utente,
l'interruzione di una relazione vissuta con grande trasporto e amore non è mai semplice da gestire, specialmente quando dall'altra parte non arrivano spiegazioni chiare sui motivi che hanno motivato tale scelta.
Pensieri su ciò che si sarebbe potuto fare o dire sono piuttosto normali in simili casi ed attestano, il più delle volte, una normale fase di elaborazione della perdita affettiva.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/8383-accettare-una-perdita.html
Per quanto potrebbe sembrare inusuale, anche la difficoltà ad accettare la fine della relazione è un qualcosa di assolutamente normale, segno dell'importanza che si stava dando al rapporto e alla persona.
Occorrerà dunque del tempo perché si riesca a superare anche questo periodo, di certo non facile da vivere e da gestire.
Laddove lo ritenesse utile, potrà comunque richiede il supporto di uno specialista per riuscire a vivere meglio questo periodo.
Saluti,
Dr. Alessio Congiu
l'interruzione di una relazione vissuta con grande trasporto e amore non è mai semplice da gestire, specialmente quando dall'altra parte non arrivano spiegazioni chiare sui motivi che hanno motivato tale scelta.
Pensieri su ciò che si sarebbe potuto fare o dire sono piuttosto normali in simili casi ed attestano, il più delle volte, una normale fase di elaborazione della perdita affettiva.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/8383-accettare-una-perdita.html
Per quanto potrebbe sembrare inusuale, anche la difficoltà ad accettare la fine della relazione è un qualcosa di assolutamente normale, segno dell'importanza che si stava dando al rapporto e alla persona.
Occorrerà dunque del tempo perché si riesca a superare anche questo periodo, di certo non facile da vivere e da gestire.
Laddove lo ritenesse utile, potrà comunque richiede il supporto di uno specialista per riuscire a vivere meglio questo periodo.
Saluti,
Dr. Alessio Congiu
Dr. Alessio Congiu
Psicologo-Psicoterapeuta
T. +39 345 465 8419
alessio.congiu@hotmail.it
alessiocongiupsicologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 25/06/2020.
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