Sta male o sta solo fingendo?
Buongiorno, vorrei cercare di capire qualcosa in più della situazione in cui mi trovo attualmente e che mi sta logorando poco a poco.
Il mio compagno, più grande di me di 16 anni (io 27 e lui 43), dopo circa un anno e mezzo di relazione e convivenza mi ha lasciato improvvisamente (i primissimi giorni del lock down nazionale), senza alcun tipo di avvisaglia o malessere che potesse farmi pensare che ci fosse stato qualcosa che non andava.
Andavamo molto d'accordo, era molto protettivo nei miei confronti ed io ne sono follemente innamorata.
La sua motivazione non è stata chiara, ha parlato di "malessere suo personale, problemi nella sua testa", piangendo mi diceva che ero l'unica cosa bella che gli fosse capitata nella vita e nonostante sia stato lui a prendere la decisione diceva di star male come se fosse stato lasciato.
Da quel giorno ho rispettato la sua decisione di allontanarmi da lui e non cercarlo più, ma puntualmente non appena sto emotivamente meglio riappare, mi chiede di pranzare o cenare insieme come se nulla fosse e poi, sempre puntualmente, sparisce e io ricrollo nel dolore più totale; dice di essere "vivo ma morto" e star troppo male per rispondermi.
È sparito anche con i suoi migliori amici di una vita, cosa che non era mai successa in passato.
Sembra essere una contraddizione vivente, dice una cosa e poi fa l'esatto opposto.
Ciò che mi chiedo è cosa gli passa per la testa e soprattutto se sta veramente male (è depresso?
) e in quel caso perché non si lascia aiutare almeno dalle persone più care.
Spero mi possiate aiutare.
Grazie in anticipo e buona giornata.
Il mio compagno, più grande di me di 16 anni (io 27 e lui 43), dopo circa un anno e mezzo di relazione e convivenza mi ha lasciato improvvisamente (i primissimi giorni del lock down nazionale), senza alcun tipo di avvisaglia o malessere che potesse farmi pensare che ci fosse stato qualcosa che non andava.
Andavamo molto d'accordo, era molto protettivo nei miei confronti ed io ne sono follemente innamorata.
La sua motivazione non è stata chiara, ha parlato di "malessere suo personale, problemi nella sua testa", piangendo mi diceva che ero l'unica cosa bella che gli fosse capitata nella vita e nonostante sia stato lui a prendere la decisione diceva di star male come se fosse stato lasciato.
Da quel giorno ho rispettato la sua decisione di allontanarmi da lui e non cercarlo più, ma puntualmente non appena sto emotivamente meglio riappare, mi chiede di pranzare o cenare insieme come se nulla fosse e poi, sempre puntualmente, sparisce e io ricrollo nel dolore più totale; dice di essere "vivo ma morto" e star troppo male per rispondermi.
È sparito anche con i suoi migliori amici di una vita, cosa che non era mai successa in passato.
Sembra essere una contraddizione vivente, dice una cosa e poi fa l'esatto opposto.
Ciò che mi chiedo è cosa gli passa per la testa e soprattutto se sta veramente male (è depresso?
) e in quel caso perché non si lascia aiutare almeno dalle persone più care.
Spero mi possiate aiutare.
Grazie in anticipo e buona giornata.
[#1]
Gentile utente,
la sua vicenda, per come ce la presenta, appare anomala.
Che qualcuno interrompa di colpo una relazione è una triste realtà dei nostri giorni. Che si faccia vivo di nuovo, con narcisismo sadico, quando sente che l'altro sta liberandosi dalla sua presa, è pure un classico.
Tuttavia la vicenda che lei racconta ha qualcosa che sfugge a queste classificazioni.
Intanto lei dice: "È sparito anche con i suoi migliori amici di una vita, cosa che non era mai successa in passato".
Ma lei da quanto tempo lo conosceva? E' certa che quelli che le ha presentato siano i suoi amici di sempre? Scrive di "un anno e mezzo di relazione e convivenza"... Siete andati subito a convivere?
Visto che quest'uomo è tanto maggiore di lei, cosa c'era nel suo passato? Una moglie? Un partner maschile? Una storia di droga, di gioco, di debiti? Un figlio? Qualche dipendenza che ha capito di non poter superare, e che nella clausura imposta dal Covid si sarebbe rivelata? Quest'ultima eventualità si è prodotta per molte coppie, come vedrà sfogliando le email che ci sono state inviate.
Può essere sopravvenuta una malattia, fisica o mentale, per cui il suo ex ha voluto sottrarsi al rischio di costruire una famiglia, avere figli?
Infine: quest'uomo ha mantenuto il suo lavoro, o è di quelli che hanno un lavoro indefinito, spesso immischiati in vicende poco limpide? Ha ancora lo stesso indirizzo email e lo stesso numero di telefono?
In condizioni ordinarie le suggerirei di chiedere a quest'uomo di recarvi insieme da uno psicologo di coppia, al fine di superare tutti e due nel modo migliore il distacco.
Lo psicologo di coppia, infatti, non serve a ricostruire a tutti i costi un rapporto usurato, ma a capire con lo sguardo di un esperto, estraneo ai coinvolgimenti emotivi della coppia, quale senso abbia avuto una vicenda e la sua conclusione, altrimenti tanto più dolorosa in quanto incomprensibile.
Se non ritiene opportuno rispondere qui, può scrivere ad anna.potenza@medicitalia.it oppure consultare un suo psicologo.
Sarebbe opportuno dire a quest'uomo che non vuole vederlo più, se non accetta almeno un colloquio con uno specialista, al fine di far recuperare un po' di serenità a lei. Capisco tuttavia che al momento può essere una decisione problematica.
Le faccio tanti auguri.
la sua vicenda, per come ce la presenta, appare anomala.
Che qualcuno interrompa di colpo una relazione è una triste realtà dei nostri giorni. Che si faccia vivo di nuovo, con narcisismo sadico, quando sente che l'altro sta liberandosi dalla sua presa, è pure un classico.
Tuttavia la vicenda che lei racconta ha qualcosa che sfugge a queste classificazioni.
Intanto lei dice: "È sparito anche con i suoi migliori amici di una vita, cosa che non era mai successa in passato".
Ma lei da quanto tempo lo conosceva? E' certa che quelli che le ha presentato siano i suoi amici di sempre? Scrive di "un anno e mezzo di relazione e convivenza"... Siete andati subito a convivere?
Visto che quest'uomo è tanto maggiore di lei, cosa c'era nel suo passato? Una moglie? Un partner maschile? Una storia di droga, di gioco, di debiti? Un figlio? Qualche dipendenza che ha capito di non poter superare, e che nella clausura imposta dal Covid si sarebbe rivelata? Quest'ultima eventualità si è prodotta per molte coppie, come vedrà sfogliando le email che ci sono state inviate.
Può essere sopravvenuta una malattia, fisica o mentale, per cui il suo ex ha voluto sottrarsi al rischio di costruire una famiglia, avere figli?
Infine: quest'uomo ha mantenuto il suo lavoro, o è di quelli che hanno un lavoro indefinito, spesso immischiati in vicende poco limpide? Ha ancora lo stesso indirizzo email e lo stesso numero di telefono?
In condizioni ordinarie le suggerirei di chiedere a quest'uomo di recarvi insieme da uno psicologo di coppia, al fine di superare tutti e due nel modo migliore il distacco.
Lo psicologo di coppia, infatti, non serve a ricostruire a tutti i costi un rapporto usurato, ma a capire con lo sguardo di un esperto, estraneo ai coinvolgimenti emotivi della coppia, quale senso abbia avuto una vicenda e la sua conclusione, altrimenti tanto più dolorosa in quanto incomprensibile.
Se non ritiene opportuno rispondere qui, può scrivere ad anna.potenza@medicitalia.it oppure consultare un suo psicologo.
Sarebbe opportuno dire a quest'uomo che non vuole vederlo più, se non accetta almeno un colloquio con uno specialista, al fine di far recuperare un po' di serenità a lei. Capisco tuttavia che al momento può essere una decisione problematica.
Le faccio tanti auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 25/06/2020.
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