Convivenza finita

Buonasera, sono una donna di quasi 30 anni proprio oggi ho messo fine ad una convivenza dalla quale non riuscivo ad uscire ma che mi faceva stare male e che mi ha creato un enorme problema con l'autostima.

Quest'uomo mi ignorava come donna, non mi guardava, non mi toccava, dettava solo leggi e ordini e io dovevo obbedire.

Era affettuoso quando voleva lui e a modo suo, sentivo più da parte sua un affetto quasi paterno piuttosto che un amore,
Mi comprava ciò che mi bisognava ma poi non mi dava attenzioni che qualsiasi donna chiederebbe.

Ieri stavo per uscire di casa con la vicina per comprare un regalo per mia zia e dovevo avvertirlo che stavo uscendo proprio due minuti ma non ho avuto il tempo che lui è tornato a casa da lavoro,
Si è arrabbiato tremendamente perchè non gli ho detto nulla, a niente è servito dirgli che non ne ho avuto il tempo perchè è stato all'improvviso ma comunque lo stavo chiamando...nonostante ciò sono andata con i vicini ma appena usciti dalla strada dove abitiamo il mio compagno chiama il vicino e gli dice di portarmi subito a casa.

Mi scuso con loro, ero tremendamente a disagio.
Torno in casa e lui mi urla contro e mi sbatte al muro, dicendo che gli ho mancato di rispetto, che sono "una cosa inutile" "non sono niente" che se parlavo ancora mi massacrava di botte.

È successo altre volte che mi spingesse o mi prendesse per i capelli, una volta mi ha sbattuta a terra davanti la porta di casa.

Oggi ho chiamato mia madre e stanca di tutto quello che stavo patendo me ne sono andata via, lui non era in casa e l'ho avvisato ma il suo unico pensiero è stato a cosa avessi detto alle persone e ha aggiunto che un'altro uomo mi avrebbe cacciata di casa e che sto facendo la vittima.

Nonostante questo sento sensi di colpa,
sento anche di non essere all'altezza in ogni cosa che faccio, sento di non valere nulla e che non riuscirò mai a creare una famiglia mia.

Mi ha demolita eppure non sono sicura di aver fatto la cosa giusta andandomene.

Mi ha tolto tutto, anche la voglia di vivere.

Ho paura di non riuscire a stare senza di lui, o che riesca a convincermi a tornare da lui.

Cosa posso e devo fare?
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Dr. Fabrizio Di Girolamo Psicologo 13
Salve,
lei si trova in una situazione molto complessa ma abbastanza caratteristica, che si pone alla stregua di tutti quei casi di violenza psicologica da parte dell'uomo verso la propria partner.
I sensi di colpa, i rimpianti e i pensieri che lei ha sono normali e condivisibili, ma dovrebbe rapportarli al resto della sua relazione.
Lei si sentiva libera con lui? Si sentiva felice della vostra relazione? Sentiva che il comportamento del suo partner era corretto nei suoi confronti? Lei sa già la risposta, ecco perché ha messo fine alla relazione.
Inoltre, il suo "non sentirsi all'altezza" è semplicemente un pensiero, un'idea inculcatale dal suo partner quando le diceva "sei una cosa inutile" o "non sei niente". Molti uomini violenti attuano questi comportamenti denigratori e prepotenti, con l'unico scopo di minare l'autostima della propria donna, facendole credere di essere debole e dipendente da quella relazione.
Ovviamente non è così, e lei l'ha dimostrato.
Le posso consigliare di stare accanto alla sua famiglia, a coloro che provano per lei un affetto sincero e genuino, distaccarsi totalmente da quell'uomo e, se lo ritenesse necessario, rivolgersi alle forze dell'ordine. Le consiglio poi di rivolgersi ad un centro anti-violenza della sua zona, dove potrà ricevere supporto e aiuto: potrà anche confrontarsi con altre donne, che come lei, hanno subito soprusi.
Infine, le auguro di guardare tutta questa faccenda non come la fine di qualcosa, ma l'inizio di una nuova vita, una vita dove lei sarà davvero felice e soddisfatta, magari in compagnia di un partner che la rispetta e la ama davvero.

Dr. Fabrizio Di Girolamo

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Utente
Utente
Gentile dott.Di Girolamo ringrazio per l'attenzione,
Mi auguro di trovare la forza che prima di adesso non ho mai avuto,
Ma mi chiedo se è normale provare senso di pena per quest'uomo,mi spiego meglio:ho il pensiero a lui..se mangia,chi gli cucina o chi gli lava i vestiti..
Se faccio qualcosa per qualcuno mi sento in colpa perchè non la sto facendo per lui.
Ho paura che possa stare male,so benissimo che non è normale dato ciò che mi ha fatto e la sua indifferenza nel ferirmi ma è piu forte di me.
Ho sensi di colpa se qualche volta sorrido,se scendo in spiaggia con mia madre o se mangio,ho sensi di colpa nonostante tutto e anche se il mio medico ha dovuto prescrivermi le (ALPRAZIG 0,75) per farmi stare un po meglio.
Credo che in me ci sia qualcosa che non va,ho come la convinzione che io non debba stare meglio finchè non sono sicura che lui stia bene.
Mi sento cosi stupida.
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Utente
Utente
Ho avuto un'adolescenza e un'infanzia difficile credo che questo abbiamo influenzato la mia mancanza TOTALE di autostima e difesa,la mia assurda e ingiustificata (in certi casi) sensibilità e pena,e i miei problemi di distacco.
Questa persona è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
È possibile che sia così?
Secondo la sua esperienza e professione ho bisogno di essere seguita passo per passo da uno psicologo?
La ringrazio nuovamente e mi scuso per le domande forse stupide.
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Dr. Fabrizio Di Girolamo Psicologo 13
Probabilmente la mancanza di autostima e l'insicurezza sono fattori importanti da considerare nelle situazioni di "distacco", ma non se ne faccia una colpa.
Lei si chiede se è "normale" provare pena e sentirsi in colpa per quell'uomo: assolutamente sì, perché il sentimento che lei provava era sincero, a differenza di quello del suo partner.
L'aiuto e il supporto psicologico sarebbe senz'altro utile, glielo raccomando, in aggiunta ai consigli del mio precedente commento.
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Utente
Utente
La ringrazio,è stato gentilissimo.