Difficoltà a concentrarsi e pessima memoria: adhd?
Buongiorno,
Sono un ragazzo di 24 anni, ho sempre avuto problemi gravi di concentrazione e di memoria.
Fin da quando ero bambino, a scuola, facevo difficoltà a seguire le lezioni e dimenticavo dopo 1 secondo quello che aveva appena detto l’insegnante, mi era (è) impossibile seguire più di 10 minuti di lezione senza distrarmi o rimanere a fissare qualcosa nella stanza senza motivo e pensare ad altro.
Negli anni della scuola media, a seguito di numerosissime visite mi fu diagnosticata la dislessia, discalculia e disgrafia.
Ancora oggi a lavoro, mi dimentico cose più volte al giorno.
Se la mia collega mi dice alle 11:00 fai ABC e non lo eseguo all’istante, io 30 secondi dopo ho già dimenticato cosa avrei dovuto fare.
Sento di essere limitato mentalmente, non tanto per per le dimenticanze ma è proprio una sensazione che ho... Non mi sento padrone del mio cervello, non riesco proprio a concentrarmi e questa situazione mi fa davvero star male.
Ho notato che anche mio padre è nella mia stessa condizione, anche se io sotto certi versi sono decisamente peggio.
Il problema si ripercuote anche nelle relazioni... Se in passato litigavo con la mia ragazza, a distanza di poco già non ricordavo la dinamica del litigio e le mie ragioni... Capite che se la discussione si stoppava e lei avesse voluto (in un altro momento) mie spiegazioni o un confronto in avrei fatto scena muta passando per un ebete.
Ho parlato della mia situazione con un conoscente che è psicologo e psicoterapeuta e mi ha detto che non crede molto in questo genere di diagnosi (credo di aver capito che le vede come un’etichettatura e sostiene che un fattore determinante possono essere anche i social network, cellulari ecc) e mi ha consigliato di convivere con questa cosa in modo consapevole e magari di fare Minfullness, in quanto a suo parere è un’ottima soluzione.
(Magari è semplicemente contrario alle cure farmacologiche)
Sinceramente non ci ho ancora provato, a causa dello scarso tempo che ho a disposizione (in quanto sto frequentando un corso serale per completare gli studi).
NON HO MAI AVUTO PROBLEMI DI IPERATTIVITÀ.
Vivo questa situazione malissimo, in quanto o fatti che ho esposto sono la mia vita e si ripercuotono anche sul lavoro o in un discorso tra amici.
C’è una soluzione a tutto questo?
Come posso migliorare la mia situazione?
Terapie farmacologiche e non, pur di avere una mente più LUCIDA.
Sono un ragazzo di 24 anni, ho sempre avuto problemi gravi di concentrazione e di memoria.
Fin da quando ero bambino, a scuola, facevo difficoltà a seguire le lezioni e dimenticavo dopo 1 secondo quello che aveva appena detto l’insegnante, mi era (è) impossibile seguire più di 10 minuti di lezione senza distrarmi o rimanere a fissare qualcosa nella stanza senza motivo e pensare ad altro.
Negli anni della scuola media, a seguito di numerosissime visite mi fu diagnosticata la dislessia, discalculia e disgrafia.
Ancora oggi a lavoro, mi dimentico cose più volte al giorno.
Se la mia collega mi dice alle 11:00 fai ABC e non lo eseguo all’istante, io 30 secondi dopo ho già dimenticato cosa avrei dovuto fare.
Sento di essere limitato mentalmente, non tanto per per le dimenticanze ma è proprio una sensazione che ho... Non mi sento padrone del mio cervello, non riesco proprio a concentrarmi e questa situazione mi fa davvero star male.
Ho notato che anche mio padre è nella mia stessa condizione, anche se io sotto certi versi sono decisamente peggio.
Il problema si ripercuote anche nelle relazioni... Se in passato litigavo con la mia ragazza, a distanza di poco già non ricordavo la dinamica del litigio e le mie ragioni... Capite che se la discussione si stoppava e lei avesse voluto (in un altro momento) mie spiegazioni o un confronto in avrei fatto scena muta passando per un ebete.
Ho parlato della mia situazione con un conoscente che è psicologo e psicoterapeuta e mi ha detto che non crede molto in questo genere di diagnosi (credo di aver capito che le vede come un’etichettatura e sostiene che un fattore determinante possono essere anche i social network, cellulari ecc) e mi ha consigliato di convivere con questa cosa in modo consapevole e magari di fare Minfullness, in quanto a suo parere è un’ottima soluzione.
(Magari è semplicemente contrario alle cure farmacologiche)
Sinceramente non ci ho ancora provato, a causa dello scarso tempo che ho a disposizione (in quanto sto frequentando un corso serale per completare gli studi).
NON HO MAI AVUTO PROBLEMI DI IPERATTIVITÀ.
Vivo questa situazione malissimo, in quanto o fatti che ho esposto sono la mia vita e si ripercuotono anche sul lavoro o in un discorso tra amici.
C’è una soluzione a tutto questo?
Come posso migliorare la mia situazione?
Terapie farmacologiche e non, pur di avere una mente più LUCIDA.
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Salve. Se ho capito correttamente è nel periodo adolescenziale che si è sottoposto a "numerosissime visite" con relativa diagnosi. Credo potrebbe essere opportuno chiedere una consulenza specifica per fare il punto ad oggi ed eventualmente seguire la strada più corretta per lei.Al di là delle diagnosi passate, oggi è un giovane uomo ed è giusto cercare di risolvere una situazione che le crea disagio e sofferenza. Probabilmente anche il suo conoscente Psicoterapeuta a cui si è già rivolto, potrebbe suggerirle un collega a cui esporre l'entità del suo problema considerando anche la familiarità che rivede nel suo papà.
Le soluzioni si trovano ma occorre approfondire con lo specialista più adatto in modo da trovare la soluzione giusta per lei, non un'"etichetta" ma un aiuto corretto al suo caso. Il consulto da un neurologo, che mi pare la figura più appropriata, o di un collega psicoterapeuta o psichiatra, è finalizzato semplicemente a capire la cura e la strada più corretta da seguire, sia essa farmacologica, psicologica ,terapeutica o entrambe.
Mi faccia sapere
FC
Le soluzioni si trovano ma occorre approfondire con lo specialista più adatto in modo da trovare la soluzione giusta per lei, non un'"etichetta" ma un aiuto corretto al suo caso. Il consulto da un neurologo, che mi pare la figura più appropriata, o di un collega psicoterapeuta o psichiatra, è finalizzato semplicemente a capire la cura e la strada più corretta da seguire, sia essa farmacologica, psicologica ,terapeutica o entrambe.
Mi faccia sapere
FC
Dr.ssa Dederica Cairoli
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 22/06/2020.
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