Innamorarsi di una donna già impegnata- Alla cortese attenzione delle dr.sse Pileci e Brunialti
Gentili dottoresse,
vi scrivo per un consulto su una situazione tanto bella quanto generatrice di incertezze che mi sta capitando di vivere.
Da un paio di mesi ho capito di essermi definitivamente innamorato di una donna con la quale peraltro ho lavorato insieme nell'estate dell'anno scorso.
Finita la collaborazione professionale abbiamo continuato a scriverci, sentirci e vederci, in amicizia.
In me è avvenuto un crescendo di sentimento che ha trovato piena affermazione proprio nei mesi di quarantena domestica, durante i quali il nostro sentirci si è molto intensificato sia in frequenza sia in affettuosità, ma senza mai arrivare a una dichiarazione.
Nelle ultime settimane, dopo lo sblocco delle restrizioni, ci siamo visti e ci stiamo vedendo quasi tutti i giorni e tutti i giorni ci sentiamo.
Il problema sta nel fatto che lei ha un compagno, che abita a duecento chilometri di distanza per ragioni di lavoro, e con cui ha avuto un figlio che oggi ha due anni e tre mesi.
Nei nostri incontri lei non parla mai del compagno, mentre a uno di questi, proprio pochi giorni fa, per la prima volta ha portato anche il figlio, cosa che mi ha riempito il cuore di gioia e mi ha dato speranze.
Allo stesso tempo l'affettuosità di alcuni suoi messaggi, gesti, o di alcune sue iniziative, mi fanno pensare che anche da parte sua vi sia un sentimento che vada oltre l'amicizia.
Ora il mio dubbio è se dichiararmi o no.
Va da sé che se da parte sua è solo un'amicizia, magari particolarmente affettuosa, con una dichiarazione d'amore è molto probabile che la perderei, e questo mi spaventa, perché ne sento la mancanza ora quando non ci vediamo per tre giorni figuriamoci in un allontanamento definitivo.
D'altra parte questi nostri incontri, limitati all'amicizia, cominciano a essere difficili per me.
Vorrei dirle il mio sentimento, dirle che sarei pronto ad affrontare una situazione certamente non facile (soprattutto per assicurare la dovuta serenità al bambino), vorrei scriverle parole d'amore e naturalmente fare l'amore.
Ma sopratutto temo che se da parte sua si confermasse la sola amicizia, potrebbe persino arrivare a detestarmi, sia per costringerla a rompere questo bel rapporto, sia perché potrebbe giudicare inopportuno il mio dichiararmi sapendo benissimo che lei ha un compagno.
Mi rendo conto che vi siano solo due strade da percorrere: rallentare la frequenza della frequentazione da parte mia aspettando che magari l'innamoramento mi passi, o dirle le cose come stanno rischiando di perderla.
Tertium non datur.
Voi cosa mi consigliereste per gestire questa situazione?
Ritenete che il mio timore di risultarle inopportuno dichiarando i miei sentimenti sia fondato?
Mi dispiacerebbe molto perdere questa persona.
E ancor di più sapere che alla perdita si aggiunga il disprezzo da parte sua.
Non so se può esservi utile un dato.
siamo quasi coetanei.
lei ha quattro anni meno di me.
Nel ringraziarvi per il servizio che offrite,
saluto cordialmente,
Simone
vi scrivo per un consulto su una situazione tanto bella quanto generatrice di incertezze che mi sta capitando di vivere.
Da un paio di mesi ho capito di essermi definitivamente innamorato di una donna con la quale peraltro ho lavorato insieme nell'estate dell'anno scorso.
Finita la collaborazione professionale abbiamo continuato a scriverci, sentirci e vederci, in amicizia.
In me è avvenuto un crescendo di sentimento che ha trovato piena affermazione proprio nei mesi di quarantena domestica, durante i quali il nostro sentirci si è molto intensificato sia in frequenza sia in affettuosità, ma senza mai arrivare a una dichiarazione.
Nelle ultime settimane, dopo lo sblocco delle restrizioni, ci siamo visti e ci stiamo vedendo quasi tutti i giorni e tutti i giorni ci sentiamo.
Il problema sta nel fatto che lei ha un compagno, che abita a duecento chilometri di distanza per ragioni di lavoro, e con cui ha avuto un figlio che oggi ha due anni e tre mesi.
Nei nostri incontri lei non parla mai del compagno, mentre a uno di questi, proprio pochi giorni fa, per la prima volta ha portato anche il figlio, cosa che mi ha riempito il cuore di gioia e mi ha dato speranze.
Allo stesso tempo l'affettuosità di alcuni suoi messaggi, gesti, o di alcune sue iniziative, mi fanno pensare che anche da parte sua vi sia un sentimento che vada oltre l'amicizia.
Ora il mio dubbio è se dichiararmi o no.
Va da sé che se da parte sua è solo un'amicizia, magari particolarmente affettuosa, con una dichiarazione d'amore è molto probabile che la perderei, e questo mi spaventa, perché ne sento la mancanza ora quando non ci vediamo per tre giorni figuriamoci in un allontanamento definitivo.
D'altra parte questi nostri incontri, limitati all'amicizia, cominciano a essere difficili per me.
Vorrei dirle il mio sentimento, dirle che sarei pronto ad affrontare una situazione certamente non facile (soprattutto per assicurare la dovuta serenità al bambino), vorrei scriverle parole d'amore e naturalmente fare l'amore.
Ma sopratutto temo che se da parte sua si confermasse la sola amicizia, potrebbe persino arrivare a detestarmi, sia per costringerla a rompere questo bel rapporto, sia perché potrebbe giudicare inopportuno il mio dichiararmi sapendo benissimo che lei ha un compagno.
Mi rendo conto che vi siano solo due strade da percorrere: rallentare la frequenza della frequentazione da parte mia aspettando che magari l'innamoramento mi passi, o dirle le cose come stanno rischiando di perderla.
Tertium non datur.
Voi cosa mi consigliereste per gestire questa situazione?
Ritenete che il mio timore di risultarle inopportuno dichiarando i miei sentimenti sia fondato?
Mi dispiacerebbe molto perdere questa persona.
E ancor di più sapere che alla perdita si aggiunga il disprezzo da parte sua.
Non so se può esservi utile un dato.
siamo quasi coetanei.
lei ha quattro anni meno di me.
Nel ringraziarvi per il servizio che offrite,
saluto cordialmente,
Simone
[#1]
Gentile utente,
ad un'età decisamente adulta quale è la Sua
non si rinuncia per paura ... paura soprattutto di tutte le ipotesi negative che ci si fa nella mente.
Sì, nella realtà tertium non datur:
o la signora ricambia in qualche forma, oppure non ricambia.
Tutto il resto
- l'ipotetico disprezzo verso di Lei, il timore di risultarle inopportuno, e altro -
è frutto di costruzioni mentali Sue "spaventose".
Ma è molto peggio però rinunciare conservando il dubbio o il rimpianto.
E tuttavia, detto questo, nessuno Psy potrà suggerirLe cosa Lei deve fare.
Sono scelte esistenziali che sta a Lei ponderare, valutare e mettere in atto.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
ad un'età decisamente adulta quale è la Sua
non si rinuncia per paura ... paura soprattutto di tutte le ipotesi negative che ci si fa nella mente.
Sì, nella realtà tertium non datur:
o la signora ricambia in qualche forma, oppure non ricambia.
Tutto il resto
- l'ipotetico disprezzo verso di Lei, il timore di risultarle inopportuno, e altro -
è frutto di costruzioni mentali Sue "spaventose".
Ma è molto peggio però rinunciare conservando il dubbio o il rimpianto.
E tuttavia, detto questo, nessuno Psy potrà suggerirLe cosa Lei deve fare.
Sono scelte esistenziali che sta a Lei ponderare, valutare e mettere in atto.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 22/06/2020.
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