Rapporto madre-figlio

Buongiorno, vi scrivo perché ho forti problemi con mia madre.
Mio padre purtroppo è morto qualche anno fa e siamo solamente noi due a casa, mia madre inoltre presenta gravi problemi alla vista che non le permettono di vivere in totale autonomia infatti lei ha sempre bisogno di me per uscire e non può farlo da sola.
Io frequento l’Università quindi torno a casa ogni fine settimana o ogni due fine settimana.
Da quando non c’è più mio padre lei si sente responsabile di tutto ciò che mi riguarda standomi sempre addosso e controllandomi su tutto, si lamenta se ho sempre il telefono in mano se esco più del dovuto perché non studio, se viene qualcuno a casa a trovarci e mi fermo a parlare dopo un po’ mi dice ma tu non dovevi studiare?
Vai a continuare.
Tutto gira intorno al mio studio e se non supero alcuni esami succede il finimondo, infatti su alcuni esami le ho mentito.
Alle superiori non ho mai dato problemi, ora invece ho avuto qualche difficoltà ma dovuta anche alla mia non serenità che mi portava a non studiare, ho provato a dirle a mia madre e mi ha detto che sono tutte scuse perché già l’ultimo anno di liceo mio padre non c’era più e io davo ottimi risultati.
Oltre al problema dell’Università io non riesco più a parlare con lei, se la penso in modo diverso da lei spiegandole i motivi si arrabbia e incomincia a offendermi, inoltre si arrabbia anche per le più piccole cose (cosa che prima non accadeva o veniva comunque calmata da mio padre).
Io capisco che è stata una grave perdita ma come lo è stata per lei lo è stata anche per me, io aiuto a fare qualcosa in casa dato i suoi problemi alla vista però la situazione tipica è che io chiedo cosa c’è da fare e lei mi dice che fa tutto lei e che devo andare a studiare e dopo un po’ si mette a gridare perché non l’aiuto.
Ci sono momenti in cui scherziamo o comunque siamo tranquille e va tutto bene e poco dopo succede una cosa da niente e si arrabbia offendendomi.
Io praticamente sono la sua valvola di sfogo quindi trasferisce a me tutta la sua rabbia e frustrazione.
Anch’io sbaglio determinate cose non sono mica perfetta però io cerco di instaurare un dialogo e quindi parlare di quello che è appena successo lei però si rifiuta offendendomi e gridandomi.
A me interessa la causa che ha scatenato il litigio per evitare che riaccada nuovamente mentre a lei solamente l’effetto ovvero che i vicini ci sentano litigare.
Vorrei provare ad andare da uno psicologo ma già so quale sarebbe la risposta di mia madre.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentie utente,

"..Vorrei provare ad andare da uno psicologo ma già so quale sarebbe la risposta di mia madre.."

Lei che ci scrive ha un'età per cui certe scelte personali,
come quella di andare dallo Psicologo (anche Psicoterapeuta nel suo caso),
sono e si possono fare in autonomia e dunque senza comunicare nulla alla propria madre;
altrimenti si potrebbe ritenere che tra voi ci sia un legame collusivo,
per cui Lei si lamenta ma in realtà non si permette di fare nulla per allentare il cordone.

Talvolta i figli universitari rispondono mettendo avanti l'aspetto economico,
ma è possibile fruire di prestazioni gratuite presso il Consultorio pubblico, presso l'Unità di Psicologia (ticket modesto), allo sportello psicologico del Suo Ateneo.
Che ne pensa?

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/