Aborto e conseguenze
Buongiorno,
sono un ragazzo di 28 anni ed ho appreso da pochi giorni dalla mia ragazza con cui convivo da 1 anno che è incinta e precisamente in 6 settimane.
Il tutto mi è stato comunicato dopo che, a fronte di suoi atteggiamenti "strani" le ho spiegato di non riuscire più a riconoscerla nel suo comportamento degli ultimi periodi e che pertanto non sapevo più cosa pensare.
Da questo ne è scaturita subito la risposta tanto attesa: "sono incinta ma non volevo dirtelo perchè ho voluto smettere io la pillola perchè stavo ingrassando. Comunque non ti preoccupare perchè ho deciso di abortire, solo speravo di dirtelo il più tardi possibile per non "turbarti"!".
Premetto che non ho mai detto di non volere figli anzi eravamo d'accordo entrambi che fra 3 o 4 anni sarebbe stato il momento buono; in fin dei conti gli ho chiesto solo 1 mese fà di sposarmi.
Subito la mia ragazza mi ha esposto le sue idee: un figlio gli farebbe fare una brutta figura con l'azienda che da poco, dopo 1 anno e mezzo di contratto interinale, l'ha assunta...e poi i soldi....e poi la "nostra vita"....ecc..ecc.
Detto questo io ho riflettuto e poi le ho detto che sebbene in anticipo io sarei stato felice di avere un figlio da lei...certo sarebbero cambiate un pò di cose ma pur non essendo ricchi, non ci sarebbe mancato nulla...
Ho dato inizio così ad un discorso al termine del quale la mia ragazza sembrava convinta e molto felice di tenere il bimbo e devo dire la verità che pure io ne ero felice. Tuttavia le ho detto anche che la mia era una idea e che volevo fargli capire che sarò al suo fianco in qualsiasi caso.
Da qui (e scusi la premessa fatta)la mia domanda:
la mia ragazza, in attesa ancora di fare gli esami per l'interruzione della gravidanza, si sveglia di notte piangendo e dicendo che non ce la può fare, che è tutto sbagliato. Ha già delle "crisi" solo a guardare allo specchio il suo seso che piano piano aumenta.
Da un lato vorrei che lei scegliesse di fare quello che si sente dentro ma dall'altro temo che presa la sua decisione (più indirizzata verso il no)si trovi ad addossarsi tutte le colpe dato che "lei decide".
Io vorrei solo essere una bravo compagno che dà la massima disponibilità alla sua donna (ed anche un bravo papà che dà una possibilità a suo figlio) ma non sò come affiancare la mia compagna in questi casi.
Cosa è meglio fare? Vorrei che la mia ragazza non si caricasse di tutte le responsabilità ma facesse affidamento anche su di me.
Nel ringraziarla per il tempo dedicatomi, Le auguro buona giornata
sono un ragazzo di 28 anni ed ho appreso da pochi giorni dalla mia ragazza con cui convivo da 1 anno che è incinta e precisamente in 6 settimane.
Il tutto mi è stato comunicato dopo che, a fronte di suoi atteggiamenti "strani" le ho spiegato di non riuscire più a riconoscerla nel suo comportamento degli ultimi periodi e che pertanto non sapevo più cosa pensare.
Da questo ne è scaturita subito la risposta tanto attesa: "sono incinta ma non volevo dirtelo perchè ho voluto smettere io la pillola perchè stavo ingrassando. Comunque non ti preoccupare perchè ho deciso di abortire, solo speravo di dirtelo il più tardi possibile per non "turbarti"!".
Premetto che non ho mai detto di non volere figli anzi eravamo d'accordo entrambi che fra 3 o 4 anni sarebbe stato il momento buono; in fin dei conti gli ho chiesto solo 1 mese fà di sposarmi.
Subito la mia ragazza mi ha esposto le sue idee: un figlio gli farebbe fare una brutta figura con l'azienda che da poco, dopo 1 anno e mezzo di contratto interinale, l'ha assunta...e poi i soldi....e poi la "nostra vita"....ecc..ecc.
Detto questo io ho riflettuto e poi le ho detto che sebbene in anticipo io sarei stato felice di avere un figlio da lei...certo sarebbero cambiate un pò di cose ma pur non essendo ricchi, non ci sarebbe mancato nulla...
Ho dato inizio così ad un discorso al termine del quale la mia ragazza sembrava convinta e molto felice di tenere il bimbo e devo dire la verità che pure io ne ero felice. Tuttavia le ho detto anche che la mia era una idea e che volevo fargli capire che sarò al suo fianco in qualsiasi caso.
Da qui (e scusi la premessa fatta)la mia domanda:
la mia ragazza, in attesa ancora di fare gli esami per l'interruzione della gravidanza, si sveglia di notte piangendo e dicendo che non ce la può fare, che è tutto sbagliato. Ha già delle "crisi" solo a guardare allo specchio il suo seso che piano piano aumenta.
Da un lato vorrei che lei scegliesse di fare quello che si sente dentro ma dall'altro temo che presa la sua decisione (più indirizzata verso il no)si trovi ad addossarsi tutte le colpe dato che "lei decide".
Io vorrei solo essere una bravo compagno che dà la massima disponibilità alla sua donna (ed anche un bravo papà che dà una possibilità a suo figlio) ma non sò come affiancare la mia compagna in questi casi.
Cosa è meglio fare? Vorrei che la mia ragazza non si caricasse di tutte le responsabilità ma facesse affidamento anche su di me.
Nel ringraziarla per il tempo dedicatomi, Le auguro buona giornata
[#1]
Gentile ragazzo, da come la racconta sembra che la situazione sia davvero complessa per poterla affrontare da soli. Si rischia di prendere delle decisioni che potrebbero ripercuotersi sotto forma di sensi di colpa e/o addirittura, in futuro, con eventuali attribuzioni reciproche negative. Nonostante i buoni propositi si cade sempre nel: "l'ho fatto per te" oppure "non dovevi farlo" e questo può ripercuotersi negativamente sul rapporto di coppia. Chiedete una consulenza di uno specialista, un terapeuta di coppia, oppure presso un consultorio per ottenere la migliore assistenza a riguardo.
cordialmente
cordialmente
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile Utente,
l'impressione è ceh voi due non vi siate tanto "capiti" rispetto al tema "figli". Forse, a mio avviso, sarebbe il caso di riprendere la vostra comunicazione in mano, e chiarirvi una volta per tutte.
Altrimenti tutto diventa più difficile per entrambi. Anche perchè, da come Lei ci racconta, sembra che questa ragazza abbia fatto il bello ed il brutto tempo in questa vicenda: prima ha deciso di smettere la pillola (senza dirlo a Lei), poi ha scoperto di essere incinta (senza dirlo a Lei), poi ha deciso di abortire (a questo punto le ha detto tutto).
il problema è proprio questo: perchè la sua ragazza non si sente libera di comunicarle tutte queste importantissime cose?
io partirei da questo chiarimento
l'impressione è ceh voi due non vi siate tanto "capiti" rispetto al tema "figli". Forse, a mio avviso, sarebbe il caso di riprendere la vostra comunicazione in mano, e chiarirvi una volta per tutte.
Altrimenti tutto diventa più difficile per entrambi. Anche perchè, da come Lei ci racconta, sembra che questa ragazza abbia fatto il bello ed il brutto tempo in questa vicenda: prima ha deciso di smettere la pillola (senza dirlo a Lei), poi ha scoperto di essere incinta (senza dirlo a Lei), poi ha deciso di abortire (a questo punto le ha detto tutto).
il problema è proprio questo: perchè la sua ragazza non si sente libera di comunicarle tutte queste importantissime cose?
io partirei da questo chiarimento
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 05/04/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.