Blocchi emotivi
Ciao a tutti.
Vorrei maggiori informazioni sui blocchi emotivi.
A gennaio ho conosciuto un ragazzo, anzi per essere più precisa già ci conoscevamo ma eravamo "amici" (ho scritto "amici" perché ci salutavamo e basta non c'era di ché tra di noi), a gennaio lui mi ha chiesto di uscire ed io ho accettato.
Da quel giorno abbiamo iniziato una relazione premetto che per me era una cosa strana/bellissima perché sentivo qualcosa a livello emotivo nei suoi confronti.
Con il tempo noto che comunica poco e non sa esprimere le sue emozioni.
Anche io sono così che faccio fatica a esprimermi ma con lui era diverso.
Abbiamo passato 5 mesi comunque belli fatti di conoscenza, anche di conoscenza personale perché con lui ho capito anche delle mie problematiche.
Ad un certo punto succede che io ho un blocco emotivo nei suoi confronti.
Da un giorno all'altro comincio a pensare che devo lasciarlo, anche quando stavo con lui ore in cui stavo bene poi subito dopo boom il pensiero"devo lasciarlo" mi tranquillizzavo e ritornava.
Da lì in poi ho cominciato a chiedermi dove mi porterà questo rapporto, cosa provo, se sono felice, avevo paura di soffrire.
Qualche giorno fa ci siamo lasciati all'inizio stavo bene emotivamente come se mi fossi tolta un peso, ma adesso non so mi sono chiusa, mi sento confusa.
Mi chiedo forse doveva andare così cioè che era un rapporto temporaneo.
Grazie
Vorrei maggiori informazioni sui blocchi emotivi.
A gennaio ho conosciuto un ragazzo, anzi per essere più precisa già ci conoscevamo ma eravamo "amici" (ho scritto "amici" perché ci salutavamo e basta non c'era di ché tra di noi), a gennaio lui mi ha chiesto di uscire ed io ho accettato.
Da quel giorno abbiamo iniziato una relazione premetto che per me era una cosa strana/bellissima perché sentivo qualcosa a livello emotivo nei suoi confronti.
Con il tempo noto che comunica poco e non sa esprimere le sue emozioni.
Anche io sono così che faccio fatica a esprimermi ma con lui era diverso.
Abbiamo passato 5 mesi comunque belli fatti di conoscenza, anche di conoscenza personale perché con lui ho capito anche delle mie problematiche.
Ad un certo punto succede che io ho un blocco emotivo nei suoi confronti.
Da un giorno all'altro comincio a pensare che devo lasciarlo, anche quando stavo con lui ore in cui stavo bene poi subito dopo boom il pensiero"devo lasciarlo" mi tranquillizzavo e ritornava.
Da lì in poi ho cominciato a chiedermi dove mi porterà questo rapporto, cosa provo, se sono felice, avevo paura di soffrire.
Qualche giorno fa ci siamo lasciati all'inizio stavo bene emotivamente come se mi fossi tolta un peso, ma adesso non so mi sono chiusa, mi sento confusa.
Mi chiedo forse doveva andare così cioè che era un rapporto temporaneo.
Grazie
[#1]
salve, questa sua storia di coppia anche se breve ci racconta senza dubbio le paure che lei ( chissà lui ?) porta in se stessa e si attivano nella situazione a due, dove si apre la porta a sensazioni, emozioni, reazioni, sentimenti, intimità e altro ancora
Direi che il suo comportamento è frutto di paura a lasciarsi andare dentro una relazione. Chiede se questo di cui parla poteva essere un rapporto temporaneo forse sì, forse incompatibilità tra voi, forse non abbastanza acceso il sentimento, è impossibile offrire risposte definitive senza conoscerla. Mi sento di dirle però che il rischio è che - anche difronte a un rapporto di più forte coinvolgimento per lei, queste paure potrebbero affacciarsi più forti che mai, proprio perché sono temute, pur se piacevoli.
Consiglio di parlarne in modo diretto con uno psicoterapeuta che potrà conoscere meglio lei, la sua storia, le sue necessità e quindi accompagnarla passo passo verso il suo obiettivo, una volta chiarito insieme. Auguri e saluti
Direi che il suo comportamento è frutto di paura a lasciarsi andare dentro una relazione. Chiede se questo di cui parla poteva essere un rapporto temporaneo forse sì, forse incompatibilità tra voi, forse non abbastanza acceso il sentimento, è impossibile offrire risposte definitive senza conoscerla. Mi sento di dirle però che il rischio è che - anche difronte a un rapporto di più forte coinvolgimento per lei, queste paure potrebbero affacciarsi più forti che mai, proprio perché sono temute, pur se piacevoli.
Consiglio di parlarne in modo diretto con uno psicoterapeuta che potrà conoscere meglio lei, la sua storia, le sue necessità e quindi accompagnarla passo passo verso il suo obiettivo, una volta chiarito insieme. Auguri e saluti
Dr.ssa Fulvia Tramontano
[#2]
Utente
Intanto grazie mille che mi ha risposto è stata gentilissima e mi ha fatto riflettere su quello che ha scritto. So di avere delle problematiche a livello emotivo, che mi blocco, non capisco bene le mie emozioni anche quelle primarie ( figuriamoci quelle complesse ).
Si ho delle paure nelle relazioni, all'inizio no però dopo comincio a farmi delle convenzioni su nessuna base. Ho fatto terapia, cambiamento anche tanti terapisti, un po'mi hanno aiutato ma ero piccola avevo 20 anni non capivo effettivamente quali erano i miei problemi e lavorarci su. Poi da sola, dopo un periodo orribile non uscivo di casa, amicizie anche sbagliate ho cominciato a autoanalizarmi e piano piano ho ritirato la serenità, a capire cosa mi piace fare e cosa no, a capire i miei limiti. Però questa cosa delle emozioni mi è difficile, accolgo il suo consiglio e mi farò seguire da uno psicologo....che fa' sempre bene
Fra ancora :)
Si ho delle paure nelle relazioni, all'inizio no però dopo comincio a farmi delle convenzioni su nessuna base. Ho fatto terapia, cambiamento anche tanti terapisti, un po'mi hanno aiutato ma ero piccola avevo 20 anni non capivo effettivamente quali erano i miei problemi e lavorarci su. Poi da sola, dopo un periodo orribile non uscivo di casa, amicizie anche sbagliate ho cominciato a autoanalizarmi e piano piano ho ritirato la serenità, a capire cosa mi piace fare e cosa no, a capire i miei limiti. Però questa cosa delle emozioni mi è difficile, accolgo il suo consiglio e mi farò seguire da uno psicologo....che fa' sempre bene
Fra ancora :)
[#3]
Sarà un bene per lei, vedrà, ora è più grande e coglierà elementi diversi. mi viene in mente dirle che anche con lo psicoterapeuta si instaurerà una relazione- di tipo professionale e terapeutico- che sarà un'ottima occasione per lei di comprendere meglio cosa lei sente quando una relazione le diventa più significativa. saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 16/06/2020.
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